In Ucraina per combattere contro la Russia: chi era il foreign fighter palermitano morto
Antonio Omar Dridi, 34 anni, è morto sul campo di battaglia. Nato a Palermo nel 1991, viveva all'estero da anni dove aveva lavorato come cuoco

Antonio Omar Dridi (foto da Memorial International Volunteers for Ukraine)
La notizia era emersa qualche giorno fa ma non era stata ancora ufficialmente. Secondo nota del Ministero degli Esteri, Dridi risultava «disperso dal 27 marzo scorso». Il post del Memorial invece ha dato conferma della morte: «Onore, gloria e gratitudine al nostro fratello», si legge sui social.
La famiglia lo aveva sentito l'ultima volta al telefono proprio qualche giorno prima. A fine marzo poi, un commilitone aveva informato la sorella Noah che il bunker in cui si trovava Dridi era stato bo,bardato e di lui si erano perse le tracce. Anche il suo cellulare risultava irraggiungibile.
Il 34enne palermitano è il quinto italiano ucciso in territorio ucraino dall'inizio della guerra. Come ha spiegato la sorella Noah in un'intervista rilasciata la settimana scorsa al Tg1, Antonio Omar Dridi era originario di Palermo, dove era nato il 15 febbraio 1991.
Da molti anni viveva all'estero, tra Austria e Germania, dove aveva lavorato come cuoco.
Noah, la sorella di Antonio Omar Dridi, 35 anni, in un’intervista rilasciata una settimana fa al Tg1, aveva spiegato che il fratello, nato il 15 febbraio 1991 a Palermo, viveva all’estero. Era stato in Germania e Austria, dove aveva lavorato come cuoco.
Nell'intervista in cui la sorella lanciava un appello per ritrovarlo, la donna lo descriveva come «uno spirito libero, non ha mai voluto rimanere fermo in un posto. Vorrei che ci aiutassero, noi ne abbiamo passate tante, siamo stati dei ragazzi molto sfortunati».
In un annuncio su un sito di incontri si definiva una persona «semplice e corretta».
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