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L'avanzata del Covid in autunno, il patologo Guido Silvestri: 5 regole per frenare il virus

Il patologo di fama mondiale, ordinario di Patologia alla Emory University di Atlanta, spiega le regole alle quali attenersi per evitare l'avanzata dei contagi

Balarm
La redazione
  • 25 settembre 2020

Guido Silvestri, ordinario ordinario e capo dipartimento di Patologia alla Emory University di Atlanta

I numeri ce lo stanno dicendo, giorno per giorno. Lo sapevamo, in un certo senso, ma siamo ancora in tempo perché la pandemia di Covid-19 non arrivi ai livelli che hanno costretto l'Italia al lockdown.

Se da un lato alcuni paesi europei come Francia, Spagna e Regno Unito sono già alle prese con il ritorno massiccio dei contagi, l'Italia è riuscita a contenere l'ondata. Per far sì, però, che i numeri non crescano in maniera esponenziale è bene che si rispettino certe regole e soprattutto che ciascuno di noi faccia la sua parte perché il fine è comune.

Sul tema entra in gioco anche Guido Silvestri, il patologo di fama mondiale diventato uno dei punti di riferimento dell'informazione durante la prima ondata pandemica, anche grazie all'elenco di cose per cui c'era da essere ottimisti davanti al virus.

Ora l'esperto, ordinario e capo dipartimento di Patologia alla Emory University di Atlanta, è tornato a parlare sui social con cinque "precetti" da tenere a mente per far sì che il virus non avanzi pericolosamente.
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«Possiamo archiviare l'estate del 2020 come un periodo dalla morbilità e mortalità molto basse (come peraltro ampiamente previsto). - scrive sul suo profilo Facebook -. Ora con l'autunno e poi soprattutto l'inverno, quello che contiamo essere l'ultimo inverno con COVID-19, avremo il momento decisivo di questa partita».

Ecco allora le cose da fare per contenere contenere il virus:

1. Continuare con un aggressiva opera di 3T (testare, tracciare e trattare).

2. Uso della mascherina al chiuso ed ovunque quando non è possibile mantenere un certo "social distancing", oltre alla cura dell'igiene personale.

3. Preparazione a livello di sanità del territorio, ospedali e soprattutto RSA.

4. Vaccinazione anti-influenzale per ridurre al massimo i carichi ospedalieri.

5. Stiamo pronti a salire sul treno di Brenno, Dodi e co. (gli anticorpi monoclonali che neutralizzano SARS-CoV-2).

«Il tutto - scrive per rassicurare - mentre si comincia a sentire, da lontano, il rumore degli zoccoli al galoppo della grande "cavalleria dei vaccini", con i risultati dei trail clinici di fase III attesi per novembre.

Con calma, con ottimismo, usando il cervello, pensando ai più fragili, ma facendo la nostra vita, senza mai soccombere alla paura».
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