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La chiesa del Carmine è uno scrigno: all'interno una chiesetta dell'anno mille

Entrare tra le sue mura apre le porte della storia di Palermo: dalla presenza dei carmelitani, alla devozione verso la Madonna del Carmelo e le connessioni col mercato

  • 3 maggio 2019

Cupola della chiesa del Carmine a Ballarò (foto di Vincenzo Russo della cooperativa Terradamare)

Una delle chiese più rappresentative di Palermo è in realtà uno scrigno e contiene all'interno un'altra chiesetta più antica e misteriosa. Stiamo parlando della chiesa del Carmine Maggiore che si trova nell'omonima piazza Del Carmine cuore pulsante dello storico mercato di Ballarò. È stata presentata la primitiva "Cappella della Pietà", risalente all'anno mille, e facente parte del primo corpo di fabbrica della chiesa carmelitana.

La chiesa permette di narrare diversi aspetti: dalla presenza dei carmelitani a Palermo, alla devozione verso la Madonna del Carmelo, fino alle evidenze artistiche, tra le più importanti in città e le sfumature antropologiche connesse con il quartiere e lo storico Mercato.

La chiesa, più volte riformulata, dall'XI secolo in poi, svela la teatralità delle colonne del Serpotta, l'eleganza e l'armonia delle opere del Gagini e la dolcezza delle fisionomie realizzate dal Novelli. Opera nell'opera è la cupola del 1680, curata in ogni suo elemento decorativo e simbolo essa stessa del quartiere, il suo impatto, tra i vicoli di Ballarò ci narra la forte connessione tra i telamoni e le maioliche e Palermo.
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La gestione delle visite, curata dalla cooperativa turistica Terradamare, che ha annunciato che da sabato 4 maggio sarà ripristinato l'ingresso principale da piazza del Carmine, tra le bancarelle del mercato storico, divenuto negli ultimi anni simbolo di rinascita multiculturale e sociale, meta turistica in crescente aumento. Orari di apertura: tutti i martedì, venerdì e sabato dalle 11:30 alle 15:50, ticket euro 2,50.

Per Terradamare rappresenta il collante definitivo di un racconto che, a partire dal Complesso Monumentale di Santa Chiara, proseguendo con la Torre medievale di San Nicolò fino ad arrivare alla Chiesa del Carmine Maggiore, permette un itinerario socio-culturale importante per la narrazione di Palermo tra monumenti e città.

Inoltre, proprio dal 4 maggio, data di partenza delle visite alla Chiesa del Carmine, sarà definitivamente commercializzato il biglietto unico di Terradamare che include i monumenti aperti al pubblico di gestione diretta della cooperativa: Torre medievale di San Nicolò, Chiesa del Carmine Maggiore e Real Teatro Bellini al costo di € 5 che sarà possibile ammirare durante le nuove visite, in attesa di un prossimo restauro.
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