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La Kalsa, le diverse realtà sociali, i conflitti: come diventare "comunità" grazie allo sport

Fasce culturali e sociali diverse che abitano lo stesso quartiere e convivere, soprattutto in alcune zone, diventa difficile. Per questo nasce il progetto "Sport Popolare in Spazio Pubblico"

Balarm
La redazione
  • 14 dicembre 2021

Bambini alla Kalsa di Palermo

Tutto pronto per l’avvio del progetto "Sport Popolare in Spazio Pubblico", un calendario di attività lungo 30 mesi con l’obiettivo di costruire comunità e creare relazioni nel quartiere della Kalsa di Palermo attraverso lo sport, motore d’inclusione e strumento per l'integrazione sociale.

L’iniziativa ha ricevuto il sostegno di Fondazione con il Sud nell’ambito del bando “Sport dopo la paura – l’importante è partecipare”, che finanzierà il progetto con 280 mila euro (costo complessivo è di 350mila euro), con una parte di cofinanziamento da parte delle associazioni coinvolte.

Le attività, suddivise in cinque azioni, inizieranno tra dicembre 2021 e gennaio 2022 e saranno svolte dai diversi partner quali: Comitato Addiopizzo, booq, SEND, Comune di Palermo, VIVI Sano Onlus, Uisp Palermo, Asd Baskin Palermo e Istituto Comprensivo Rita Borsellino, tutte realtà che insistono in quel territorio da diversi anni.
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“Sport Popolare”, “Spazio pubblico”, “Sport e comunità”, “Lavorare nello sport” e “Investimento collettivo” sono le cinque azioni del progetto che puntano alla rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune, alla diffusione di valori educativi e culturali, alla promozione del benessere psicofisico attraverso stili di vita sani e attivi, alle relazioni basate sulla gratuità e sul dono.

Le multidiscipline si svolgeranno nell’area verde e nel campetto di piazza Magione, nei locali di booq, nel Parco della Salute del Foro Italico e nella palestra San Basilio della scuola Ferrara.

«Il territorio della Kalsa è complesso - ha spiegato Lara Salamone, dell'associazione Handala, coordinatrice del progetto - è abitato da diverse fasce culturali e sociali che spesso entrano in conflitto per le diverse modalità di vivere il quartiere.

Questo progetto attraverso l'attenzione allo sport si pone come obiettivo quello di creare relazioni e rafforzare il senso di comunità, per creare un quartiere solidale in grado di prendersi cura dello spazio pubblico e di chi lo vive. È un progetto che mette a sistema il lavoro che la rete dei partner porta già avanti da diversi anni e che ha portato alla riqualifica del campetto e all'area giochi di piazza Magione».

La prima azione "Sport Popolare" è quella che comprende tutte le attività sportive lungo i trenta mesi di progetto: basket, baskin, football, kickboxing, volley ma anche danza, atletica leggera, ginnastica dolce e canottaggio, e ancora Summer camp e olimpiadi popolari, le mattine della salute per le scuole del territorio, sono solo alcune delle attività che si svolgeranno nel quartiere, aperte a tutti e a tutte di qualsiasi fascia di età e provenienza.

La seconda azione è "Spazio Pubblico", che prevede la mappatura di tutti i luoghi del quartiere con una vocazione ludico-sportiva, nei quali saranno installati dei pannelli e, grazie a dei QRcode, si avranno informazioni utili sull'utilizzo degli spazi e sulla storia di quel luogo. In alcuni spazi sarà possibile svolgere delle attività con attrezzature e giochi che potranno essere presi in prestito alla "Biblioteca delle cose" di booq.

Durante i mesi del progetto saranno individuate delle aree che, grazie ad un percorso di progettualità partecipata con i residenti, saranno trasformate in palestre a cielo aperto con nuove attrezzature ludico-sportive, che verranno acquistate grazie alla campagna di raccolta fondi messa in atto dall'azione "Investimento collettivo".

Per individuare i luoghi dove nasceranno le nuove palestre a cielo aperto, saranno avviati dei laboratori di progettazione con i bambini e le bambine delle scuole, ma anche con tutti i residenti della Kalsa. L’obiettivo è quello di realizzare tre nuove aree attrezzate a disposizione di tutti: il ”Percorso Kalsa Mare” che unirà simbolicamente il quartiere con il mare.

Altra azione prevista dal progetto è "Sport e comunità", che consiste in una serie di eventi sportivi: "Sport per tutti" sono le feste inaugurali e conclusive del progetto aperte a tutta la città; "Mediterraneo Antirazzista" che prevede una serie di tornei sportivi nell'arco di tre mesi; "Dal parco alla piazza, corri con noi", e ancora la festa autunnale che promuoverà l'inclusione sociale con "Run with the Autism". Inoltre grazie alla manifestazione "L'importante è partecipare... in sicurezza".

Una volta all'anno saranno effettuati screening medici per monitorare lo stato di salute di chi prenderà parte a tutte le attività sportive.

Ultima azione prevista dal progetto è "Lavorare nello sport", che prevede di aumentare l'occupabilità dei ragazzi tra i 18 e i 30 anni del quartiere rafforzando le loro competenze in ambito sportivo. Questo sarà reso possibile grazie all'attivazione di dieci percorsi di tirocinio presso delle imprese come palestre o negozi sportivi.

«Ripartire dallo sport è stata la chiave del bando con cui è stato finanziato questo progetto - ha commentato Carlo Borgomeo, Presidente della Fondazione con il Sud.

Abbiamo pensato allo sport perché ha tutti gli ingredienti per favorire un ritorno alla normalità, per quanto possibile e sempre nel rispetto delle regole a cui ci ha purtroppo abituati l’emergenza sanitaria.

Lo sport è desiderio di stare insieme, è uno strumento potente di coesione sociale e di sensibilizzazione al rispetto delle regole e all’importanza della cura del benessere psicofisico. Aspetti su cui è indispensabile investire in un momento così, dopo un lungo periodo che sta mettendo a durissima prova non solo la sfera economica ma anche, e soprattutto, quella sociale, con ricadute che sono quotidianamente sotto i nostri occhi soprattutto tra le nuove generazioni».
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