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La lettera della contessa Adelasia di Sicilia: è a Palermo il documento più antico d'Europa

Adelaide del Vasto, nota anche come Adelasia Incisa del Vasto fu la terza moglie di Ruggero I di Sicilia e la madre di Ruggero II: la missiva è una richiesta di protezione

Balarm
La redazione
  • 7 febbraio 2018

Costanza d'Altavilla

È datato 1109 il documento di straordinaria importanza che è conservato a Palermo: si tratta di una lettera scritta a mano dalla contessa Adelasia (o Adelaide) del Vasto degli Aleramici (1074-1118) moglie di Ruggero I, conte di Sicilia e di Calabria che ha fondato la dinastia normanna in Sicilia, e quindi madre di Ruggero II.

Oltre a essere il documento cartaceo più antico di tutta l'Europa, la lettera è bilingue: è scritta in greco e arabo, e venne scritta per ordinare ai vicecomiti della terra di Castrogiovanni (oggi Enna) di proteggere il monastero di San Filippo di Demenna, sito nella valle di San Marco, che rientrava nel suo patrimonio personale.

Adelasia usò la carta perché non si trattava di un documento solenne, per i quali veniva ancora usata la pergamena. I restauri hanno mostrato che la carta è di provenienza araba: all’analisi microscopica si nota come l'impasto sia composto da cellulosa di lino in fibre poco raffinate e frammentate.
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Una provenienza confermata dalla materia prima, dalla scarsa raffinazione, dall’assenza di filigrana e dalla grande quantità di amido di frumento ritrovata nella fibra.

Questo "primo pezzo di carta" è detto anche Mandato di Adelasia ed è naturalmente malridotto, anche all'indomani del restauro messo in opera dal Centro di Restauro di Roma, oggi è comunque conservato all’Archivio di Palermo in via Maqueda.

Il documento importantissimo è per la storia della Sicilia e testimonia i forti legami dell'isola con il mondo arabo anche dopo il cambio di egemonia, oltre al vissuto della contessa Adelaide del Vasto.

Era figlia dell'aleramico Manfredi Del Vasto, fratello di Bonifacio del Vasto, marchese di Savona e della Liguria Occidentale, dopo la morte del marito divenne reggente del regno fino alla maggiore età del figlio Ruggero II (nel 1112).

L'anno dopo sposò in seconde nozze Baldovino I di Gerusalemme e divenne Regina di Gerusalemme ma fu ripudiata per motivi politici nel 1117.

Allora tornò in Sicilia e si ritirò nella cittadina di Patti, a Messina, dove morì il 16 aprile dell'anno seguente. Le sue spoglie sono sepolte nella cattedrale di Patti in un mausoleo rinascimentale.

Ruggero I di Sicilia è citato spesso come il Gran Conte Ruggero, stabilì la propria corte a Mileto, in Calabria. Lì sposò la normanna Giuditta d’Évreux e insieme al fratello Roberto, pianificò la conquista della Sicilia, allora in mano ai musulmani.
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