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La più bella terrazza sul golfo di Palermo: da Montagna Grande puoi vedere perfino l'Etna

Tra i monti palermitani c'è una roccaforte naturalistica unica. Dai suoi molteplici punti panoramici è possibile ammirare un paesaggio sorprendente: come arrivarci

Marco Giammona
Docente, ricercatore e saggista
  • 1 gennaio 2024

Montagna Grande

Ci sono luoghi che permettono di connettersi profondamente con la bellezza del paesaggio, spazi e scorci in cui la mente, ma soprattutto la vista, possono offrire sensazioni di totale immersione nella natura e distacco dalla città che potremmo quasi definire di “Leopardiana” poetica.

Tutto questo è rintracciabile all'ombra dell'imponente mole di Montagna Grande, la roccaforte naturale, facente parte dei monti di Palermo dove, nonostante secoli di antropizzazione, la natura riserva ancora alcuni sorprendenti aspetti naturalistici.

I primi insediamenti della località, sono probabilmente ascrivibili al VI secolo e cioè quando una serie di padri basiliani di rito orientale si insediarono in loco e vi costruirono un luogo di culto (successivamente divenuto il Santuario della Madonna di Gibilrossa).

Il nome ad ogni modo sembra sia stato mutato due secoli più tardi con l'arrivo degli arabi che chiamarono la Montagna Grande Gebel-Ras, che significa appunto "Montagna-Capo", ovvero monte principale, da dove si origina la catena dei monti che circonda la Conca d'Oro di Palermo.
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Il massiccio calcareo raggiunge i 652 m sopra il livello del mare e cade tra i territori di Misilmeri e Villabate.

La sua peculiare posizione, lo pone quale miglior terrazza naturale capace di regalare non solo una delle più belle viste dall’alto sulla città di Palermo ma anche delle altre famose vette del circondario come Monte Pellegrino, Capo Gallo, la Conca d’Oro, Monte Catalfano, la Busambra, Monte Cane e il sistema montuoso delle Madonie.

Inoltre durante le giornate di cielo sereno è possibile intravedere anche le isole Eolie, Ustica e l’Etna.

Non a caso, le pendici del Monte furono utilizzate come "punto di appoggio" strategico dalle truppe garibaldine guidate da Nino Bixio la sera precedente la presa di Palermo, quando Giuseppe La Masa raccolse per l'occasione 4000 volontari a supporto dell'esercito di Garibaldi.

Per raggiungere Montagna Grande, occorre percorrere da Misilmeri la via Pantaleo, dove superato il cancello d’ingresso, che indica l’accesso all’area del demanio forestale, inizia il lungo sentiero in lieve salita che rappresenta un’esperienza incredibile per tutti coloro che amano la natura e il paesaggio.

Durante il percorso, si respira l’aria fresca e pulita permettendo di godere di un’esperienza naturalistica e rigenerante, potendo approfittare anche di molteplici punti panoramici da cui è possibile scattare foto e ammirare tutto il meraviglioso paesaggio che la natura circostante offre. Percorsi circa 1500 metri si giungerà al pianoro, dove sarà anche possibile avere a disposizione un’area attrezzata di sosta.

Dopo una breve discesa si è sopraggiunti invece al punto più caratteristico e panoramico del Monte, riconoscibile da una croce in metallo che sembra volere abbracciare tutta Palermo. Infatti di fronte al mare si apre l’incantevole veduta dell’interno golfo, che specialmente al lento calare del sole, può regalare con le luci della città una suggestione senza fine.

Per chi volesse continuare il cammino, si potrebbe anche raggiungere la casetta rurale di “Fra Luigi", posta alle pendici della Montagna Grande. L’escursione non richiede un alto livello di preparazione fisica, ma un minimo di attenzione alle variazioni di temperatura e di umidità ambientale è consigliabile.

Durante la stagione estiva è fondamentale portare con sé una scorta d’acqua e crema solare. È consigliabile inoltre portare sempre un buon paio di scarpe da trekking, una giacca a vento, ma soprattutto come in tutti gli ambienti naturali è buona norma rispettare la natura, evitando di raccogliere fiori, accendere fuochi e lasciare rifiuti abbandonati.
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