SALUTE E BENESSERE
La prova costume e quei rimedi veloci ma dannosi: ecco i consigli (giusti) dell'esperto
Arriva l'estate e si corre ai ripari. Abbiamo intervistato Cristian Scuderi, medico chirurgo esperto in nutrizione e in medicina di emergenza e urgenza di Catania
Cristian Scuderi, medico chirurgo ed esperto in Nutrizione e in medicina di emergenza e urgenza
Quando si parla di stile di vita “sano” in genere si fa riferimento ad una sana alimentazione ed al movimento.
Lo stesso Istituto Superiore di Sanità ha diramato delle linee guida per spiegare quanto sia importante un corretto stile. L’attenzione al proprio benessere, è importante sempre, non solo nel periodo estivo, ma pare che il numero degli iscritti nelle palestre aumenti proprio nella bella stagione. La scelta dell’attività fisica andrebbe fatta dopo essersi consultati con un professionista del settore, questo per scegliere quella più adatta alle proprie esigenze ed al proprio stato fisico; prima di iniziare è poi consigliabile consultare il proprio medico curante. Questo perché lo sport può avere effetti collaterali se praticato in modo non appropriato.
«Il fine dello sport – ci spiega il dottor Scuderi- è quello di stare bene, ma bisogna approcciarsi con attenzione, senza esagerare, soprattutto quando si è fermi da lunghi periodi. L’allenamento è un’attività costante, e dovrebbe cominciare prima dell’arrivo dell’estate, perché per raggiungere buoni risultati ci vuole tempo.
Durante il periodo estivo, a causa delle temperature elevate, ci potrebbero essere delle insofferenze per l’organismo, quale l’abbassamento della pressione arteriosa o un dispendio energetico con la perdita elettrolitica. Tuttavia, non bisogna guardare con occhio critico chi tende a frequentare la palestra in questo periodo, perché è comunque un provarci e un risultato si può ottenere in ogni caso. Per chi è principiante, consiglio sempre la camminata. Infatti, è un inizio di allenamento graduale e ha il vantaggio di poter essere praticato all’aria aperta. Non dimentichiamo che l’esposizione al sole aiuta la formazione della vitamina D, che nelle analisi del sangue risulta quella più carente dopo la vitamina B12.
Con la camminata, si favorisce anche la microcircolazione, soprattutto quella periferica, e l’ossigenazione della pelle, che apparirà più luminosa. Se si tratta invece di una persona che ha una preparazione sportiva media, consiglio anche gli sport di gruppo, come il padel che è molto di moda e che aiuta nella socializzazione.
È stato dimostrato infatti , che dopo il periodo di lockdown, molte persone si sono ammalate di depressione o ansia e lo sport di gruppo o il frequentare una palestra possono essere di aiuto in tal senso. In più, anche il nuoto è uno sport completo e aiuta a tutti i livelli, e noi che viviamo in Sicilia, circondati da chilometri di costa, possiamo usufruire anche del mare».
Il rischio di una vita sedentaria oggi è più evidente che mai. Per i motivi di sicurezza legati alla pandemia, si lavora più spesso a casa. Infatti, abbiamo sentito frequentemente la parola “smart working”. Inoltre si esce sempre meno, in quanto si è diffusa l’abitudine di ordinare a casa il cibo, di fare acquisti online e di trascorrere molte ore a vedere film o serie tv su internet.
Le comodità, spesso influiscono sulla motivazione per la preparazione sportiva e ci sono molte persone che, subito dopo aver cominciato un allenamento, poi lo abbandonano. «Di certo, la sedentarietà- aggiunge il dottor Scuderi- è diventata una delle cause dei problemi dell’obesità.
Colpiscono molto i dati che ci dicono che ci sono anche numerosi bambini e ragazzi in sovrappeso, che io stesso vedo durante le visite. Per questo motivo, occorre informare i pazienti dei rischi di salute legati all’obesità. Spesso oggi i ragazzi mangiano male o davanti alla tv o al pc, senza regolarsi con le quantità. Anche la staticità non aiuta. La sazietà arriva dopo 20 minuti dal pasto, per questo motivo consiglio di mettere tutti gli alimenti che servono in un piatto unico ed evitare di continuare a mangiare in continuazione. Bisogna fare attenzione poi, alle sostanze aggiunte agli ingredienti che creano dipendenza. Occorrerebbe scegliere i prodotti che presentino nell’etichetta pochi ingredienti».
Come in ogni cosa, quindi esagerare fa male. Occorre prima lavorare sul recupero di abitudini di vita sane e sulla motivazione. Per ricominciare progressivamente, non serve un'attività intensa, ma riprendere piano piano i ritmi. Di certo, di grande aiuto può essere anche la dieta o alimentazione sana, ma pure in questo settore c’è il rischio di esagerare e ci sono persone che, erroneamente, credono che digiunare aiuti a sgonfiare più rapidamente.
«La parola dieta- sottolinea il dottor Cristian Scuderi, che tra l’altro è esperto in nutrizione- non significa “digiuno”. È importante nutrirsi, sono i fattori nutrizionali che ci rendono vitali. Le schede su misura che propongo ai miei pazienti non sono mai uguali. Variano durante le stagioni e secondo il peso.
L’organismo è un sistema dinamico e quindi muta, per questo motivo occorre variare l’alimentazione. Poi, non dimentichiamo che è importante idratarsi. Nelle le visite mediche noto spesso che la gente beve pochissimo durante la giornata e ciò si vede anche dall’aspetto della pelle, che risulta secca. Ovviamente suggerisco di evitare bevande colorate, zuccherate e fredde che possono causare blocchi intestinali. Per quanto riguarda l’alimentazione è bene scegliere i prodotti stagionali, almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura.
Importante è la cottura dei cibi, per non distruggere le sostanze che contengono, porto come esempio la cucina orientale che utilizza molto la cottura a vapore. Vorrei aggiungere che i carboidrati non devono essere del tutto evitati durante la nutrizione. Ricordo una frase di un mio professore che ci tengo a riportare e cioè che «il grasso brucia sulla fiamma dei carboidrati».
L’attività anabolica del fegato subentra nel paziente che si priva di tutto.
Il fegato per farci vivere ricostruisce delle trasformazioni in assenza dei carboidrati e infatti, chi digiuna soffre spesso di chetosi, cioè alito cattivo, perché si formano degli acidi all’interno dell’organismo. Non bisogna togliere gli alimenti quindi, ma ridurre le quantità, sempre seguendo le proprie caratteristiche fisiche e di salute.
Per quanto riguarda le proteine ci sono delle alternative, come i legumi che permettono di mangiare meno carne. Purtroppo, vedo che i prodotti salutari, come la frutta e la verdura hanno un costo più elevato di quello dei prodotti che arrecano danno alla salute, come il cibo in scatola o zuccherato, e così la società globale, non aiuta chi non può permettersi di affrontare determinate spese per la nutrizione sana.
Il 90% del risultato per un’ottima forma fisica dipende dalla giusta nutrizione. Di certo, non dobbiamo far diventare l’attenzione al cibo, un fattore ossessivo che non ci permette nemmeno di socializzare con gli amici a tavola. Possiamo sempre trovare dei compromessi, che ci permettono di uscire a cena fuori, ma tuttavia l’alcool è da evitare».
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