La vita dopo il Coronavirus ha una data: ecco quando potremo uscire (pian piano) da casa
La data ipotizzata da scienziati e Governo per una prima "libertà" e l'apertura delle attività produttive proietta la Sicilia in una dimensione positiva non distante
Foto Michoff da Pixbay
C'è una data, ed è quella che un po' tutti aspettiamo. È quella in cui, pian piano, la vita potrebbe tornare alla normalità. Se non altro sul fronte della possibilità di poter uscire da casa senza rischi e riprendendo alcune delle cose che eravamo abituati a fare prima del Coronavirus.
La data, è solo una ipotesi al momento, proietta in realtà la Sicilia fra quelle regioni italiane in cui ci potrebbero essere più libertà. I dati elaborati dagli statistici dell'Università di Palermo, che avevano realizzato un portale apposito, sono infatti ragionevolmente positivi.
Entro il 15 di aprile - secondo i calcoli - i nuovi casi in Sicilia dovrebbero poter scendere a 10 al giorno e in Italia potrebbero essere intorno a 500 entro fine mese (la data indicata è il 25 aprile).
È per questo motivo che scienziati e Governo lavorano ad una possibile data: il momento "X" potrebbe essere fra il 2 e il 4 maggio. Un tempo ancora utile, probabilmente, per far ripartire con le dovute sicurezze la stagione balneare che al momento è stata sospesa.
Un'attesa lunga ma non troppo, per il bene, di tutti, che potrebbe farci ripartire a vivere senza la pesante costrizione a casa. Si potrà fare di tutto e di più?
Certo che no. Il messaggio è arrivato chiaro e sin da subito dal Governo: tornare alla normalità sarà un processo lento e graduale. Ciò per consentire al virus di essere frenato e soprattutto di evitare l'insorgenza di possibili nuovi focolai.
Si ipotizza una ripresa graduale delle attività sportive all'aria aperta e con mascherina, ad esempio. Ma l'obiettivo primario è certamente la ripresa delle attività produttive, che sono il motore del nostro Paese.
In campo ci sono finanziamenti e prestiti garantiti, che si uniscono anche alle misure dei bonus da 600 euro per i lavoratori. Tutti tasselli di una nuova primavera che tutti noi possiamo contribuire a far sbocciare nel miglior modo possibile.
La data, è solo una ipotesi al momento, proietta in realtà la Sicilia fra quelle regioni italiane in cui ci potrebbero essere più libertà. I dati elaborati dagli statistici dell'Università di Palermo, che avevano realizzato un portale apposito, sono infatti ragionevolmente positivi.
Entro il 15 di aprile - secondo i calcoli - i nuovi casi in Sicilia dovrebbero poter scendere a 10 al giorno e in Italia potrebbero essere intorno a 500 entro fine mese (la data indicata è il 25 aprile).
È per questo motivo che scienziati e Governo lavorano ad una possibile data: il momento "X" potrebbe essere fra il 2 e il 4 maggio. Un tempo ancora utile, probabilmente, per far ripartire con le dovute sicurezze la stagione balneare che al momento è stata sospesa.
Un'attesa lunga ma non troppo, per il bene, di tutti, che potrebbe farci ripartire a vivere senza la pesante costrizione a casa. Si potrà fare di tutto e di più?
Certo che no. Il messaggio è arrivato chiaro e sin da subito dal Governo: tornare alla normalità sarà un processo lento e graduale. Ciò per consentire al virus di essere frenato e soprattutto di evitare l'insorgenza di possibili nuovi focolai.
Si ipotizza una ripresa graduale delle attività sportive all'aria aperta e con mascherina, ad esempio. Ma l'obiettivo primario è certamente la ripresa delle attività produttive, che sono il motore del nostro Paese.
In campo ci sono finanziamenti e prestiti garantiti, che si uniscono anche alle misure dei bonus da 600 euro per i lavoratori. Tutti tasselli di una nuova primavera che tutti noi possiamo contribuire a far sbocciare nel miglior modo possibile.
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