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Al teatro Libero “L’ultimo sogno di Balloi Caria”

  • 27 novembre 2006

Una festa popolare, una processione, personaggi emblematici che si perdono dietro sogni evasivi, erotismo e religione e l’amore nella sua dimensione tragica. Una storia di emozioni, così viene definita l’opera “L’ultimo sogno di Balloi Caria” della compagnia Akròama, scritto e diretto da Lelio Lecis, in scena dal 3 al 5 dicembre al teatro Libero di Palermo (piazza Marina, salita Partanna 4). Non è una storia d’amore. Balloi ha un trasporto passionale per Paska mentre lei sogna una fuga con l’amica. Al centro, tra questi due protagonisti-antagonisti, “Balloi–Cristo” e “Paska–Madonna”, si svolge una festa popolare con i suoi canti ed i suoi balli e s’inscena una processione.

Intento dell’autore non è quello di dar voce ad una storia ma quello di raccontare, svelare e smascherare emozioni, sentimenti, immagini ed impressioni della sua infanzia. A fare da cornice sono i suoni che diventano anch’essi protagonisti e che rievocano i rumori della vita quotidiana, le voci e le grida della festa che si trasformano in suoni melodici e conducono ai temi tradizionali della cultura sarda. Scritto nel 1983, l’opera fu presentata dal gruppo teatrale cagliaritano Akròama guidato da Lecis al “Festival Dei Due Mondi” di Spoleto riscuotendo un notevole successo. Uno spettacolo che unisce la cultura sarda e mediterranea con le tecniche del teatro sperimentale creando una sorta di rappresentazione sacra tra la tragedia e l’opera lirica. Akròama viene fondata nel 1977 da Lelio Lecis insieme ad un gruppo di giovani attori con l’intento di ricercare un nuovo linguaggio, espressione della contemporaneità, per un teatro totale in cui canto, parola e danza diventano un unico corpo.

Il primo spettacolo con il quale la giovane compagnia esordisce è “La notte delle danze” del 1979 e con il quale riscuotono consensi persino dalla critica americana Bonnie Marranca. Nel 1981 al Festival di Santarcangelo, viene presentato il secondo lavoro del gruppo “Mariedda” che viene invitato al Festival di Edimburgo nel 1982, al Festival di Vienna, Londra e altre città Italiane ed Europee con più di seicento repliche. Nel 1983, infine, al Festival di Spoleto Lecis e la sua compagnia presentano “L’ultimo sogno di Balloi Caria” e chiudono così la trilogia dedicata alla ricerca sul dramma popolare.

Riadattata nel 1995, la compagnia viene invitata, con quest’ultimo lavoro, a Potsdam e Lecis ottiene il primo premio di Drammaturgia Contemporanea. Ad interpretare i protagonisti, Elisabetta Podda nel ruolo di Paska. Fondatrice assieme a Lecis della compagnia, grazie alla sua voce calda e al suo corpo teso in movimenti nervosi e scattanti, crea una Madonna emblematica, spirituale ed erotica allo stesso tempo. L’amica con la quale Paska sogna lontane fughe evasive è interpretata da Rosalba Piras. Anche lei presente nel gruppo sin dalla sua prima apparizione, oggi è Presidente del Teatro Akròama.

A dare il volto a Balloi cieco è Marcello Enardu mentre Raffaele Chessa interpreta, invece, Balloi Caria. Tra gli altri interpreti, Franco Saba nel ruolo del prete, Gianni Loi nelle vesti del sacrestano e Raffaela Perra in quelle di una donna. Le musiche sono affidate a Franco Saba e Gianni Loi mentre costumi e scenografie sono curate da Lecis. Per informazioni e prenotazioni telefonare allo 0916174040.

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