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Bagheria riapre al teatro e alla musica

  • 30 ottobre 2006

Il tormento della memoria narcisistica. Donne private della loro essenza. Emozioni di una vita affidate a semplici note. Il coraggio di osare. Il potere che nasce dallo stare insieme. Visioni che conducono oltre le mere apparenze. Realtà diverse ma identiche allo stesso tempo. La tenerezza di fiabe che portano con sé messaggi ben più profondi. Tutto questo ed altro è “Scenacontroscena”, quarta rassegna di teatro e musica organizzato da “Officine Culturali Controscena” con il sostegno dell’assessorato alla Cultura della città di Bagheria, dell’assessorato allo Spettacolo della Provincia di Palermo e dell’assessorato ai Beni Culturali e Pubblica Istruzione della Regione Sicilia.

Dal 21 dicembre fino al 9 giugno al Teatro Branciforti di Bagheria (provincia di Palermo, in vicolo Teatro, 2) a partire dalle 21 (ingresso dalle 20.15 in poi), maestri e professionisti del teatro e della musica si esibiranno sul palco per raccontare, far riflettere e soprattutto emozionare. Si parte il 21 dicembre con replica il 22 ed il 23 con la rappresentazione di una tra le più intense opere di Jean-Paul Sartre “Porta chiusa” dell’Officina Culturale Controscena. Che il male della nostra società sia l’individualismo è un dato di fatto perché preclude ogni possibilità di interagire con gli altri e quindi aliena dal contatto umano, ma che questo possa torcersi contro l’individuo stesso, annidandosi nella memoria e diventando un tormento è una conseguenza che si ignora. A raccontarcelo è il maestro francese che, in un luogo misterioso, fa incontrare un uomo e due donne colpevoli di essere narcisisti. Si osservano, si attraggono e poi si respingono ma soprattutto si raccontano lo strazio della memoria legata agli istanti fuggevoli ed effimeri nei quali hanno sempre vissuto.

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Il 26, 27 e 28 gennaio 2007, una prima nazionale, “I destini di Antigone – commemorazione per il giorno della memoria” di Rosamaria Spena tratto da Dacia Maraini che racconta un altro tipo di dolore. Quello che solo una donna può provare quando le viene strappata di dosso la sua dignità di donna e di essere umano. E’ il ritratto e la voce di tutte quelle donne deportate nei lager. Tributo in occasione del giorno della memoria. Per non scordare mai la pagina più triste della storia umana. Il 10 febbraio saranno protagoniste, invece, le note melodiose del pianoforte di Ranieri Schicchi in “Yourney to Ireland”. Attraverso il jazz, il blues, il new age ed altro, Schicchi racconterà e svelerà i nostri pensieri, le nostre riflessioni e il nostro continuo e quasi disperato bisogno di conferme. Un percorso musicale senza limiti temporali che ritrae la vita fatta, appunto, di pensieri, riflessioni e conferme.

Il 24 ed il 25 febbraio la Compagnia Vicolo Corto metterà in scena “Pro Loco”, storia di coraggio ma disperazione quale può essere quella di Francesco, giovane imprenditore che, perdendo tutto, si ritrova a fare ciò che non avrebbe mai immaginato di poter fare, rapinare una banca. E’ la sua mente che va in corto circuito mentre tenta una fuga disperata tra boschi, campagne e strettoie che lo porta ad imbattersi in altri personaggi in corto circuito. Mediocrità di una provincia popolata da personaggi altrettanto mediocri ma che hanno pur sempre qualcosa da raccontare.

Il 10 e 11 marzo andrà in scena “Pesci fuor d’acqua” della compagnia "Naufragarm’è dolce". Chi non si sente un pesce fuor d’acqua? Un po’ tutti. Anche Grattacapo e Vallelapesca, intellettuale disilluso il primo e cantastorie il secondo. Tra i due nasce una profonda amicizia che li spinge ad agire insieme contro un mondo che fa fatica a stare in piedi e trovano nell’acqua la radice di ogni male. Ripulire il fiume su cui vivono è il loro obiettivo che però fallisce ma i due non si abbattono e decidono di cercare altri pesci fuor d’acqua con i quali crescere insieme e soprattutto iniziare a respirare. Ancora musica il 24 e 25 marzo con “Visioni” di Francesco di Fiore. Osservazioni che non catturano la superficie ma colgono il profondo che c’è in ogni cosa.

Il 14 e 15 aprile la Compagnia del Tratto porta in scena lo spettacolo di Luigi Bernardi e Rosario Palazzolo “I tempi stanno per cambiare”, storia di normalità e di distruzione. Sono due i mondi rappresentati. Uno lacerato dalla guerra in cui una ragazza perde tutto ciò che aveva ma non la volontà di raccontare. L’altro, invece, chiuso in sé, sordo ad ogni richiamo proveniente dall’esterno in cui si cerca invano di mantenere la normalità. Il 29 aprile un viaggio in mondi lontani con “ …Parigi, Dehli e Buenos Aires…”, il concerto proposto da Massimo Mercelli (flauto), concertista e direttore artistico e fondatore dell’Emilia Romagna Festival e Giampaolo Bandini, uno tra i migliori chitarristi della sua generazione.

Continua il 6 maggio l’appuntamento con la musica. Saranno Carlos Lama e Sofia Cabruja con il loro “Omaggio alla Musica Spagnola” ad affascinare il pubblico con il repertorio a quattro mani in cui sincronia e soprattutto armonia, caratteristiche del duo, trasformano in poesia ogni nota emanata dal piano. Il 19 maggio sarà la volta della poesia d’autore con “Van gli effluvi delle rose? – ricordi, emozioni, sogni in un salotto di fine ottocento” in cui Paolo Di Modica, Severino Zannerini, Eugenio Leggiadri Gallani, l’Officine Culturali Controscena reciteranno i versi di Gabriele D’Annunzio, Serao ed altri poeti che hanno fatto dell’arte un rifugio, accompagnati dall’ensemble strumentale di Gabriella Orlando. Poesia e musica s’incontrano, s’intrecciano e insieme rievocano gli ambienti aristocratici di fine Ottocento.

Appuntamento con le fiabe a partire dal 2 e 3 giugno con “Il lupo e gli insozzi” rielaborazione di Rosamaria Spena per gli attori dell’Officine Culturali Controscena della favola musicale “Pierino e il lupo” di Prokof'ev. La musica sarà, invece, rielaborata da Francesco Di Fiore per i solisti dell’Ensemble Belliniano. A chiudere il 9 giugno la rassegna sarà “Favole” di Paolo Poli e Antonio Ballista che ripropongono le favole e le musiche legate alla nostra infanzia. Il biglietto per l’ingresso ad un singolo spettacolo è 7 euro, l’abbonamento a tutta la rassegna è invece 70 euro. Per informazioni e abbonamenti telefonare allo 091909020 o via mail agli indirizzi info@controscena.com e scenacontroscena@libero.it.


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