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Casse regionali a secco: salta ogni provvedimento

In esame andranno solo gli emendamenti che non prevedono un aumento di spesa, salvo un intervento finanziario a sostegno del trasporto pubblico locale

Balarm
La redazione
  • 13 giugno 2012

Non ci sono più soldi nelle casse regionali e a meno che non si provveda ad interventi a costo zero, saltano quasi tutti emendamenti presentati dai deputati: si salveranno appena l'1% degli emendamenti presentati dai parlamentari siciliani, una decina in tutto. Addio dunque alla manovrina necessaria dopo l'impugnativa della Finanziaria regionale, nuove leggi possono essere approvate solo spostando fondi da altri capitoli di bilancio.

La sentenza delle casse regionali a secco arriva a conclusione del ragionamento fatto dal ragioniere generale della Regione, Biagio Bossone, alla commissione Bilancio dell'Ars: «Non ci sono più fondi in cassa» è l'avvertimento dato in seguito all'esame degli emendamenti al disegno di legge "Norme in materia di entrata. Finanziamento di leggi di spesa". Dunque, la commissione ha stabilito di esaminare solo gli emendamenti che non prevedono un aumento di spesa, salvo un intervento finanziario a sostegno del trasporto pubblico locale in modo da ridurre i tagli previsti con la manovra finanziaria.

All'allarmismo di Bossone supplisce però il tono più moderato di Riccardo Savona, presidente della commissione Bilancio dell’Ars che afferma «Siamo costretti a fare una manovra a saldi invariati. Ovvero, senza spendere un euro. Quello che ci preoccupa è, semmai, un disavanzo da 2,4 milioni di euro che bisogna ripianare. Cercheremo insomma, attraverso il recupero di somme da altre poste di bilancio, di creare un Fondo che vada a coprire quel disavanzo.» Somme che verranno ricavate per 2 milioni circa da un capitolo di bilancio riguardante la liquidazione delle partecipate, e per 400 milioni circa da spese per l’incremento turistico.

A saltare sono di certo gli emendamenti che puntavano al recupero delle somme previste per il ticket, il buono socio-sanitario, così come rischia di saltare anche la stabilizzazione dei dipendenti ex Italtel e Sirap; bloccati anche i provvedimenti per il cosiddetto "buono scuola" e tanti cari saluti anche al finanziamento da 300 mila euro per il Convitto regionale audiofonolesi di Marsala.

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