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Comune: oltre quattro milioni annui per l'Infanzia

L'Amministrazione comunale di Palermo ha presentato il suo "Piano per l'infanzia e l'adolescenza", dedicato alla tutela dei minori e delle loro famiglie

  • 18 settembre 2012

Garantire diritti, costruire relazioni, animare i territori: l'Amministrazione comunale di Palermo ha presentato, martedì 18 settembre, il suo "Piano per l'Infanzia e l'Adolescenza", ex legge 285/96, per il biennio 2013-2015, contenente una serie di interventi programmatici dedicati alla tutela dei minori.

La stesura del documento ha visto la partecipazione congiunta di Comune, Prefettura, Centro di Giustizia Minorile, Asp, CSA e Terzo Settore: «L’idea è quella di costruire un percorso forte di condivisione interistituzionale - ha dichiarato Agnese Ciulla, assessore alla Cittadinanza Sociale - che sia animato da una logica indipendente dai singoli progetti che scadono, ma da una programmazione che ne garantisca la continuità».

Circa quattro milioni e mezzo di euro annui: questo l'ammontare dei fondi stanziati, in grado di dare vita anche ad una serie di interventi innovativi, come i servizi a sostegno della prima infanzia o quelli di contrasto alla violenza sessuale e di genere.

Nello specifico, il Piano risulta molto articolato e, dopo un excursus sulle azioni precedentemente intraprese e sulle necessità emergenti delle differenti circoscrizioni della città di Palermo, individua le tematiche più rilevanti: consolidamento della rete dei servizi, rafforzamento del sistema di tutele dei diritti dei minori, promozione dell'integrazione delle persone immigrate e dei soggetti disabili, attuazione di interventi di supporto alle famiglie e contrasto della devianza minorile.

Le linee di intervento partono proprio da queste aree tematiche, lungo un percorso che si propone di seguire le esigenze dei più piccoli, a partire dal nucleo familiare, fino alle strutture esterne, scolastiche e ricreative: si comincia con i servizi educativi e gli spazi gioco, dedicati ai bimbi da 0 a 6 anni, per passare alle biblioteche, ai centri culturali e ai servizi domiciliari. Grande importanza è dedicata alle politiche di mediazione e affidamento familiare e alla giustizia riparativa, senza dimenticare i minori nomadi e immigrati, e quelli che vivono in condizioni di disagio, siano essi disabili o affetti da disturbi della personalità. Sicuramente importante risulta essere il concetto di integrazione, per combattere l'isolamento e per mettere in atto un percorso virtuoso di collaborazione tra la società e le istituzioni.

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