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E se la Favorita diventasse un verde parco comunale?

Il Comune di Palermo ha intenzione di realizzare uno spazio verde partecipato nel Parco della Favorita con chiusura al traffico. E il Coni pensa ad un impianto sportivo

  • 30 aprile 2013

Immaginate uno spazio verde. Uno spazio che sia all'aria aperta in cui è possibile respirare a pieni polmoni, in pieno relax, magari distanti da un nauseabondo smog cittadino. Immaginate questo spazio, grande quanto basta, per fare jogging, passeggiare durante le belle giornate di sole, fare sport, rilassarsi leggendo un libro e, perché no, organizzare un pic-nic. La descrizione potrebbe immediatamente rimandare oltreoceano, al Central Park di New York. In realtà quest'idea ha, in teoria, un marchio tutto palermitano.

L'intenzione del Comune di Palermo è quella di realizzare uno spazio verde partecipato nel Parco della Favorita, con chiusura al traffico, almeno in parte. Che sia possibile? Intanto, giovedì 2 maggio, alla Real Fonderia Oretea si è tenuto un incontro pubblico in cui cittadini e amministrazione si sono confrontati sul progetto, sugli effettivi pro, sui contro, insieme ad eventuali proposte, idee e suggerimenti per il piano sulla progettazione del parco comunale. All'incontro erano presenti l'assessore al verde e la vivibilità Giuseppe Barbera, l'assessore alla partecipazione Giusto Catania, l'ingegnere Girolamo Accardio e l'architetto Ornella Amara progettista del piano d'uso del parco.

Durante l'incontro è stato presentato il blog “versolafavorita”, uno spazio web che intende accorciare la distanza tra vertici e cittadini. Ognuno, infatti, potrà seguire il processo progettuale passo passo, trovando materiale utile sul parco e, molto importante, potrà contribuire personalmente interagendo attraverso commenti e proposte, al miglioramento del progetto. Per realizzare il sogno di un parco senza auto, tuttavia, saranno necessarie le risorse. L'assessore Barbera punta sulle economie dei fondi Fas (Fondi nazionali per le aree sottoutilizzate) e conta di trasformare il volto della Favorita prima che scada il suo mandato.

Buon auspicio o severa determinazione? Se da una parte la chiusura al traffico del polmone verde in città è auspicabile, dall'altra parte evidenti presupposti ne limitano la realizzazione. E a stemperare l'entusiasmo dell'intera giunta comunale, ci pensano i consiglieri della VII Circoscrizione, Eduardo De Filippis e Antonio Barricelli. «Riteniamo che un'eventuale chiusura del Parco della Favorita alle auto nei prossimi mesi, anche se in una prospettiva augurabile, sia in realtà poco fattibile. Ad oggi vengono meno i presupposti per garantire un giusto deflusso del traffico veicolare nelle borgate limitrofe al parco. Purtroppo - proseguono - constatiamo il disagio che si verifica quotidianamente in condizioni di normalità per chi transita sia da Pallavicino che dall'Arenella per raggiungere Valdesi e Mondello».

Spazio verde, un parco secondo i crismi più all'avanguardia, ma traffico in tilt. Un assetto simile, forse, porterebbe una città come Palermo al caos più totale. O forse no. Un'ipotesi realizzabile potrebbe essere quella di una chiusura parziale per verificare l'impatto sulla viabilità del tratto che porta dalla zona balneare al centro città, lasciando libero un senso di marcia, permettendo così il transito. Intanto già dall'estate lo sport diventerà elemento centrale del giardino reale. Piste ciclabili, percorsi per trekking e postazioni per poter praticare il tiro con l'arco. Che sia mera utopia?

Il sogno nel cassetto è quello di realizzare il più grande impianto sportivo all'aperto. L'idea nasce la scorsa estate e, a poco a poco, è diventata un progetto fattuale. Persino il Coni, con il Presidente del Coni Sicilia Giovanni Caramazza, insieme al Coordinatore degli Enti di Promozione sportiva Marcello Sajeva, ha sponsorizzato in modo programmatico il progetto di un parco urbano cittadino che sia, non solo fruibile da tutti, ma anche eclettico nelle sue funzioni. Certo è che se tutto questo fosse realizzato, sarebbe un grande passo verso un futuro migliore - sportivo ed ecosostenibile? -, anche in vista della candidatura di Palermo a Capitale Europea dello Sport nel 2016.

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