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Eva Riccobono: «Oggi vorrei rinascere uomo...»

Eva Riccobono racconta di un'infanzia malinconica in cui avrebbe voluto sentirsi "donna oggetto". Oggi, se potesse rinascere, vorrebbe essere un uomo

  • 3 febbraio 2013

Modella bionda come una svedese, occhi verdi e bellezza un po’ algida. Oggi fa l’attrice, forse fortuna, forse talento, di certo il suo fascino austero unito a quello sguardo determinato glielo hanno consentito. Dalla descrizione sembrerebbe una modella nordica, invece, si tratta di Eva Riccobono. A riprova della sua “sicilianità” forse il fatto di essere anche un’ottima cuoca, d’altronde da bambina ha respirato nella sua casa gli odori tipici della cucina di questa terra.

Attitudini, o magari proprio naturali inclinazioni. Non molti sanno che ha fatto anche la cantante e che durante la sua vita newyorkese sparava al poligono per hobby. Una passione “divertente” come ama lei stessa definire che utilizza come scudo protettivo nei confronti dell’altro sesso: «Attenti a non farmi arrabbiare. Ho un’ottima mira - sorride ironica durante un’intervista rilasciata al Corriere -». E chissà come immaginava quell’universo maschile quando era bambina.

Non nasconde affatto la sua insoddisfazione infantile. Era alta, bionda, eterea, con un visetto proprio da Barbie. Non una forma. Certo, molto comica e buffa, un “esserino strano come un elfo” per via delle sue orecchie un po’ appuntite, ma di sicuro una che non passa inosservata a Palermo. Non aveva forme sinuose e sexy, era proprio un maschiaccio. Ma poco importa. Guardava con un pizzico di invidia le sue coetanee. «Loro avevano il seno, io ero piatta. Forse ingenuamente credevo che le amiche venivano corteggiate per questo e di fatto comunque lo erano».

Una confidenza molto personale che rievoca alla memoria della giovane palermitana ricordi a tratti malinconici. «Sono sempre stata impegnata, i miei fidanzatini si innamoravano di me. Ero la tipica ragazza da “storia seria”. Non ero una di quelle che faceva sesso, anche se avrei tanto voluto essere una “donna oggetto” - ride -». Certo, parole forti se a pronunciarle è proprio la Riccobono. Anche se sorge spontanea una domanda. Ma la Eva delle passerelle del prêt-à-porter è mai stata rifiutata? Moltissime volte a quanto pare, da ragazzina s’intende, adesso chi avrebbe mai il coraggio di dire “no” alla signorina Riccobono?

Ma questo rapporto di amore e odio con il genere cosiddetto “forte”, in realtà nasconde in sé il germe della più profonda ammirazione. Ha girato il mondo e, una volta atterrata nelle passerelle di Milano, non si è mai sentita fuori luogo. Lì mai nessuno le ha detto di dover ingrassare. Lì nessuno l’avrebbe voluta vedere sinuosa, con un seno prosperoso, mora e con gli occhi scuri. Chissà se Eva crede nella reincarnazione, in ogni caso, un piccolo desiderio lo ha espresso: «Vorrei rinascere uomo. Maschio. Sì, vorrei avere il pene». A voi fan della Riccobono... State tranquilli. Almeno per questa vita resterà un piccolo concentrato di femminilità.

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