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Gaetano Basile: intervista impossibile alla Santuzza

Tratta da Balarm magazine di luglio/agosto ecco "L'intervista impossibile" dello scrittore e giornalista Gaetano Basile realizzata a Santa Rosalia

  • 20 luglio 2011

BUONGIORNO, COME STA?
… come sto? Non si vede?... piena di dolori a forza di stare in questa grotta umida, dove un raggio di sole non è mai entrato. Mi tocca starmene sdraiata.
E poi, dammi pure del tu, come quando mi scrivi quelle lettere impertinenti.

CHIEDO SCUSA, MA CI SONO COSE CHE NON SOPPORTO, E VISTO CHE NESSUNO SI SMUOVE NON MI RESTA CHE SEGNALARTELE PER UN MIRACOLO. TI RICORDI LA BAMBINA CON IL CANCRO? ZA CUNCITTINA CON 412 EURO DI PENSIONE, KARIMA E IL SUO PERMESSO DI SOGGIORNO, TOTUCCIO DISOCCUPATO A CINQUANTANNI?…
M’avessi scambiata per “Striscia la notizia”?...faccio quello che posso. E già il fatto che tu ne abbia scritto e parlato in giro mi sembra una buona cosa.

A VOLTE MI SEMBRI LONTANISSIMA DAI PROBLEMI CHE AFFLIGGONO PALERMO, LA TUA CITTÀ…

Ti pare a te… hai presente i dossi di via Libertà?
Avete deturpato una bella strada, distrutto gli autobus dell’Amat, le auto dei privati, e spesi tanti soldi pubblici. Non erano meglio le telecamere multando quelli che superavano i limiti di velocità? Il Comune ne avrebbe tratto profitti. O no? E poi, a proposito, perché un gettone di presenza a quei lagnusi pagati apposta per andare alle sedute del Comune? Palermitani, svegliatevi e cacciateli via perché pure io mi sono stufata.

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SONO SENZA PAROLE. PIUTTOSTO, COME SEI FINITA EREMITA?... VENIVI DA UNA BUONA FAMIGLIA, TI STAVANO PURE MARITANDO…
Sì, vabbè. Andavo per i trenta e tutti dicevano “fimmina trintìna jettala a la marina”, e poi il picciotto non mi piaceva. Neppure i palermitani dell’epoca, se è per questo. E così ho scelto di guardarli dall’alto di Monte Pellegrino.

OGNI TESTA È TRIBUNALE… MA NOTO CHE NON SEI BIONDA.
…sempre stata castano scuro. Solo che quando mi santificarono mi volevano biedda e per i palermitani biddizza vuol dire capelli biondi, occhi azzurri…

… E CI VUOLE PURE L’ALTEZZA, SE MI PERMETTI.
…e qua successe il fatto: secondo te, potevo avere due teste? E una tibia che fa pensare a un metro e ottanta di cristiano? Insomma, sapiddu di chi erano quelle ossa fossilizzate che quell’imbecille di Bonello, il saponaro-cacciatore - te lo ricordi? - fece passare per mie con le sue dichiarazioni. Ma chi l’ha mai visto a quello?... Fu giusto per dispiacere a Giannettino Doria, arcivescovo galantuomo, che era genovese e non palermitano.

I PALERMITANI VOLEVANO UNA SANTA FATTA IN CASA CHE FACESSE IL MIRACOLO…
I palermitani, caro Gaetano, cercano sempre qualcuno che li tiri fuori dai guai in cui si cacciano da soli. Allora fu la peste, oggi sono i politici corrotti e i mafiosi. Ma loro che fanno? ...niente, il resto di niente. Dovrebbero invocare San Bertrando: è lui che si occupa di comunità in genere. Ti ricordo che per le urgenze c’è sant’Espedito, per corna in famiglia santa Rita, per utenti Amat esasperati san Raffaele; per i casi disperati restano sant’Olimpio e san Stanislao Kostka… io cerco di intercedere, ma che ci mettano pure del loro, benedetto Iddio. Il Padreterno non sempre è pacinziusu.

HAI RAGIONE: MA GUARDA QUANT’È BELLA PALERMO VISTA DA QUASSÙ. UN PRESEPE.
Il presepe è bello, sono i pastori che lasciano a desiderare… Munnizza, disoccupazione, droga, mafia, corruttela, sono prodotti umani. O no? Ci vogliono uomini e donne di buona volontà che, a quanto pare, scarseggiano. Ci sono, però, quelli che ancora mi rispettano e sono i tanti “turchi” devoti che acchianano fin quassù. Mi fanno tenerezza con regalini ingenui e richieste scritte per la salute dei figli. Cerco di accontentarli, ma tu, per favore, non ricominciare a scrivermi e soprattutto non parlarmi più di Festino. Se le cose a Palermo non vanno sono cavoli vostri! E con questo ti saluto…Prima di andartene dammi una mano a sdraiarmi che non ce la faccio.

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