"Gibellina Photoroad": fotografia open air e scatti d'arte

Museo open air e simbolo di rinascita dopo il terremoto del 1968, la cittadina di Gibellina si apre ai linguaggi visivi per la prima edizione del "Gibellina Photoroad-Festival internazionale di fotografia open air", in programma dal 29 luglio al 31 agosto.

Il Festival (visualizza programma completo), organizzato dalla Galleria X3 di Palermo e dalla Fondazione Orestiadi di Gibellina per la direzione artistica di Arianna Catania, rientra tra le attività del progetto Obiettivo Creativo, volto alla promozione e valorizzazione tra le giovani generazioni del patrimonio della città trapanese attraverso la fotografia.

Realizzata con il contributo di fotografi storici e la partecipazione di photo editor, giornalisti e curatori, la rassegna prevede numerosi appuntamenti a ingresso gratuito: trentadue mostre di autori affermati e di fotografi emergenti, i quali potranno partecipare a cicli di letture portfolio con esperti del settore, durante le giornate d'apertura di venerdì 29, sabato 30 e domenica 31 luglio.

Tema della rassegna, il disordine, il "caos immaginifico" l'euforia creativa di un'arte che si oppone all’ordine statico, producendo connessioni inedite tese all'innovazione di un territorio, quello di Gibellina, ri-nata dal caos di un terremoto.

Grand opening venerdì 29 luglio alle 18, con le mostre al Baglio Di Stefano e i talk "Gibellina, l'utopia concreta. Quando la fotografia fa storia" e "Corpi e architetture nello spazio urbano". Durante le giornate di apertura è, inoltre, possibile assistere agli spettacoli in programma per la 35esima edizione delle “Orestiadi”, il festival di teatro contemporaneo, in programma dal 16 luglio al 6 agosto.

In programma all'interno del Festival, cinque workshop tematici a pagamento e non, rivolti a studenti, bambini e fotografi professionisti, con possibilità d'iscrizione online entro i termini previsti dai rispettivi corsi.

I linguaggi della fotografia, tra sperimentazione e documentazione, per raccontare, emozionare e riflettere in un territorio storicamente in movimento, oggi rivolto al progresso e alla rinascita.