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Inchiesta Grandi Eventi: spuntano anche le escort

L'iter era sempre lo stesso: gli imprenditori si aggiudicavano le gare bandite dalla Regione grazie all'intermediazione di Fausto Giacchetto

Balarm
La redazione
  • 6 luglio 2012

Dalla visita di Papa Benedetto XVI a Palermo ai mondiali di Scherma a Catania, passando da rassegne gastronomiche a kermesse di moda a Taormina e Messina. Tutte manifestazioni finanziate con una pioggia di milioni fra il 2010 e il 2011. L’iter era sempre lo stesso: la Regione bandiva le gare che gli imprenditori si aggiudicavano grazie all'intermediazione di Fausto Giacchetto titolare della Media Partners & Consulting srl di via Ruggero Settimo.

Attorno a lui un mondo fatto di corruzione, appartamenti ed escort messe a disposizione di una decina di parlamentari per ottenere favori, oltre al gran circuito di mazzette per aggiudicarsi le forniture. Coinvolti all’interno dell’inchiesta sui Grandi Eventi di Palermo grossi personaggi della politica - quattro esponenti del Pdl, tre di Futuro e Libertà, due del Mpa, uno dell'Udc - che avrebbero usufruito anche di appartamenti in pieno centro messi a disposizione da Giacchetto, uno in via Sammartino e l'altro in via Principe di Belmonte. Sono tanti i favori concessi all'imprenditore venuti alla luce grazie all'inchiesta della Procura di Palermo.

Le indagini si muovono attorno ad una serie di presunte turbative d'asta e corruzioni in cui Giacchetto è coinvolto assieme ad altre sette persone tra cui due suoi dipendenti, una parente, un funzionario dell'assessorato regionale al turismo, e altri imprenditori. I nomi di dieci esponenti politici siciliani sono finiti nelle informative della Guardia di finanza che indaga sul presunto giro di tangenti attorno all'organizzazione dei Grandi eventi in Sicilia, tuttavia i presunti collusi che avrebbero goduto di case e prostituite non sono indagati:non è stato provato, infatti, che, in cambio, Giacchetto abbia ricevuto da loro favori. Il primo compito delle Fiamme Gialle sarà adesso quello di analizzare le procedure per l'organizzazione di una dozzina di grandi eventi per poi verificare l'esistenza della giustificazione contabile dei circa seicento mila euro in contanti trovati in una cassetta di sicurezza.

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