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Ironia in tre atti al teatro Libero

Equivoci, travestimenti, l’ironia che sfocia nel paradosso, l’umorismo amaro e la tecnica del teatro nel teatro sono gli ingredienti di “Quali fantasmi”

  • 12 gennaio 2004

Tre classici di Eduardo De Filippo, racchiusi in “Quali fantasmi”, saranno in scena dal 13 al 17 gennaio al teatro Libero di Palermo (piazza Marina, salita Partanna) alle 21.15. Tre atti unici per la regia di Alfonso Santagata con Rossana Gay, Johnny Lodi, Augusto masiello, Massimiliano Poli, Anna Redi e Alfonso Santagata. Le scenografie sono di Daniele Spisa e le luci di Maurizio Viani. “Gli attori non devono servire i personaggi, ma al contrario sono i personaggi che devono servire gli attori”. Con queste parole, in una lezione di teatro, il grande Eduardo ha sintetizzato la vera essenza della recitazione. La commedia proposta al teatro Libero fa parte di un progetto triennale ideato dal regista ed interprete, Alfonso Santagata, che in questo modo vuole delineare l’amore per la vita e le sue sfaccettature del commediografo napoletano, ma anche per incontrare il gusto di un pubblico quanto più possibile vasto e differenziato.

Equivoci, travestimenti, l’ironia che sfocia nel paradosso, l’umorismo amaro e la tecnica del teatro nel teatro sono gli ingredienti di “Quali fantasmi” che racchiude al suo interno tre atti unici: “Amicizia”, “Gennareniello” e “Il cilindro”.  Il primo atto racconta l’indole difficile e impulsiva di un malato arrivato alla fine della sua vita. Gli è rimasta accanto solo la sorella, cui si aggiunge il conforto di un amico fraterno, costretto a impersonare diversi personaggi per farsi accettare dal burbero amico. “Gennareniello” è un pensionato che non ha ancora smesso di andar dietro allo svolazzare delle gonne femminili, nonostante sia sposato da tempo. Dopo anni di sopportazione, la moglie scopre di non aver più pazienza da spendere nei confronti del marito e cade in una violenta gelosia. Chiaramente la vicenda non coinvolgerà solo le mura domestiche, ma anche tutto il vicinato, curioso ed interessato di come si risolverà la bega familiare. 

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Infine, l’ultimo dei tre atti, “Il cilindro” racconta di un cappello magico che un ex custode di teatro indossa per fare quel che più gli aggrada: intimidire i creditori, raggirare i malcapitati, impressionare gli sprovveduti. Anche qui, come in una grande piazza, il vicinato e addirittura l’intero quartiere sarà spettatore delle vicende che coinvolgeranno diversi personaggi, attraverso la tecnica del “teatro nel teatro”: un finto cadavere, una prostituta per truffa, un apprendista stregone sposato con una donna violenta ed un vecchio refrattario all’illusione. “Quali fantasmi” nasce dalla collaborazione tra la produzione Katzenmacher con la Fondazione Pontedera Teatro ed il Teatro Kismet OperA e grazie al contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la regione Toscana ed il Comune di San Casciano Val di Pesa (la Banda Oreste Carlini di San Casciano Val di Pesa ha realizzato le musiche).

I biglietti costano 10 euro (7 euro per gli under 25) da martedì a giovedì, mentre venerdì e sabato passano a 12 euro per l’intero e 8 per il ridotto. Altre informazioni al botteghino, telefono 091.6174040 oppure sul sito www.teatroliberopalermo.it.

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