La nuova Stagione del Teatro Biondo
Dal 6 al 17 febbraio sarà ospite del Teatro Biondo il regista lituano Eimuntas Nekrošius che opererà una trasposizione scenica del romanzo di Lev Tolstoj "Anna Karenina", coproduzione tra Emilia Romagna Teatro Fondazione e Teatro Biondo Stabile di Palermo. Di un altro grande scrittore quale Albert Camus il regista Pietro Carriglio porterà in scena l'esordio teatrale, "Il malinteso", essenziale dramma con protagoniste una madre e una figlia locandiere che uccidono i clienti di passaggio (al Teatro Bellini dal 12 febbraio al 2 marzo); e Pietro Carriglio sarà il regista anche di "A piedi nudi", tre monologhi di Dacia Maraini tutti al femminile (una siciliana semianalfabeta madre di una pentito; una borghese argentina rinchiusa in una clinica per malati di mente per aver tentato di seppellire il fratello ribelle alla dittatura dei generali; una madre italiana che parla con la figlia incinta mentre prepara il pane in cucina) interpretati da Liliana Paganini dal 7 febbraio al 2 aprile (e nella Sala Giorgio Strehler dal 29 aprile all’8 giugno). Dalla collaborazione tra il Teatro Sunil di Lugano e il circo acrobatico canadese Cirque Eloize nasce "Nebbia", coinvolgente rappresentazione che coniuga teatro, ritmo, abilità acrobatiche, numeri da circo e poesia (dal 19 al 24 febbraio); mentre dal 26 febbraio al 2 marzo Rossella Falk e Maddalena Crippa interpreteranno "Sinfonia d'autunno", complesso rapporto di amore e conflitto tra madre e figlia opera del grande regista svedese Ingmar Bergman (da lui trasposta in film nel 1978) per la regia di Maurizio Panici. Al Teatro Bellini dal 4 al 16 marzo sarà ospite Davide Enia con il suo "I capitoli dell’infanzia", primo tassello di un ciclo di storie più ampio dedicato alla vita di tre fratelli; e ancora dal 19 al 22 marzo Giancarlo Condè in "La città risorta" di Blaise Cendrars. Al Teatro Biondo Luca Ronconi dirigerà Elisabetta Pozzi, Alessandro Benvenuti e Fausto Russo Alesi per far rivivere le visioni futuristiche del Ray Bradbury di "Fahrenheit 451", monito alla necessità della memoria già portato sul grande schermo da François Truffaut; e dal 25 al 30 marzo sarà la volta di un'altra celebre opera shakespeariana, la tragedia della gelosia "Otello" per la regia di Roberto Guicciardini e l'interpretazione di Sebastiano Lo Monaco. Ancora al Teatro Bellini due spettacoli diretti da Walter Le Moli: "Antigone" di Sofocle nella traduzione di Massimo Cacciari che rilegge in chiave filosofica la tragedia greca rendendone in pieno la valenza politica (dal 26 al 30 marzo); e "The Changeling" (Gli incostanti) di Thomas Middleton e William Rowley nella traduzione di Luca Fontana, affascinante classico del teatro inglese del Seicento (già noto in Italia come "I lunatici") che racconta della follia d’amore, uno dei grandi temi del Rinascimento poi esaltato dal barocco (dal 1 al 6 aprile).
Al Teatro Biondo dal 2 al 6 aprile arriverà il clown russo Slava Polunin con il suo "Slava’s Snowshow", spettacolo ispirato a grandi classici come Charlie Chaplin, Marcel Marceau, Engibarov ed ambientato in un magico scenario di ghiaccio e neve; e dall'8 al 13 aprile per la regia di Antonio Calende andrà in scena "La rigenerazione", ultimo dei tredici testi teatrali scritti da Italo Svevo che racconta la storia, ricca di implicazioni psicologiche e culturali, di un uomo che dopo essersi sottosto ad una operazione per ringiovanire deve fare i conti con la propria storia e le responsabilità che ne conseguono. Dal 9 al 27 aprile nella Sala Giorgio Stehler ancora Antonio Calenda dirigerà Daniela Giovanetti nel monologo di Claudio Magris "Lei dunque capirà", originale rivisitazione del mito greco di Euridice; dal 15 al 20 aprile al Teatro Bellini "L’odore assordante del bianco" di Stefano Massini proporrà attraverso le vicende del pittore Vincent Van Gogh chiuso in manicomio «una riflessione sul senso della nostra presunta lucidità, ovvero 'normalità'»; mentre dal 22 al 27 aprile al Teatro Biondo la spietata introspezione del drammaturgo tedesco Botho Stauss vivrà nella messa in scena del suo "L’una e l’altra" per la regia di Cesare Lievi, storia di due donne che il destino si diverte a fare incontrare, dividere e poi fare incontrare di nuovo per fare i conti con il passato ma soprattutto con se stesse. Al Teatro Bellini dal 2 al 6 maggio Pietro Carriglio porterà in scena "Il re muore", dramma di Eugène Ionesco che l'autore definiva «apprendistato della morte» ed interpretato come una grande metafora del teatro, scenario privilegiato per descrivere la crisi della modernità innestata sulle macerie del teatro stesso; e a seguire dal 9 maggio al 4 giugno un'altra trasposizione da un grande scrittore, Victor Hugo e il suo "L’ultimo giorno di un condannato a morte", per l'adattamento e la regia di Vincenzo Pirrotta, angosciosa e dolorosissima attesa di un uomo che sta per essere privato del suo unico bene, la sua stessa vita. Il 31 maggio e 1 giugno saranno presentati al pubblico gli "Esercizi di stile" degli allievi della Compagnia della Scuola di Recitazione del Teatro Biondo, «pagine diverse di un vasto repertorio teatrale per una nuova generazione di attori che si confronta con pratiche e linguaggi in divenire». L'abbonamento al cartellone è valido per 16 spettacoli, 8 fissi e 8 a scelta tra due gruppi, e costano dai 75 ai 105 euro (galleria) e dai 100 ai 230 euro (poltrone), mentre i biglietti per i singoli spettacoli vanno dai 15 ai 30 euro. Per informazioni chiamare il centralino del teatro ai numeri 0917434395, 0917434300 e 0917434311.
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|