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Libera Terra: presentato il calendario 2009

Accanto alle immagini dei terreni confiscati in Sicilia, Calabria e Puglia, eroi come Falcone, Borsellino, La Torre, Rizzotto sono ricordati con frasi celebri

Fabio Vento
Web developer e giornalista
  • 27 dicembre 2008

«Abbiamo bisogno di sporcarci le mani di terra per tenere i piedi per terra. Abbiamo bisogno di quella fatica per sentire la ricchezza del seme che genera il frutto. Dove l'avidità e la violenza delle mafie hanno reso le terre sterili, il lavoro delle cooperative le fa di nuovo fertili, coltivando un futuro di speranza, di libertà, di diritti, di dignità».

Queste parole di Don Luigi Ciotti aprono il calendario Libera Terra 2009, come a volerne svelare il senso: testimoniare un impegno antimafia che vuole ridare fertilità a ciò che la violenza ha fatto arido e incolto. La fatica del lavoro nei campi come metafora dell'impegno sulle coscienze individuali.

Il calendario Libera Terra 2009 ritrae immagini di lavoro nei campi siciliani, calabresi, pugliesi appartenenti alle cooperative Libera Terra. Questo progetto, voluto dall'associazione antimafia Libera, muove a “riscattare” i terreni che un tempo appartenevano alla mafia, coltivandoli in biologico, dunque nel massimo rispetto della natura e dell'ecosistema.

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Con l'aiuto dei soci di Libera e dei volontari provenienti da ogni parte del mondo, si producono, infatti, già da anni olio, vino, pasta, taralli, legumi, conserve alimentari. Le foto del calendario, realizzate dall'associazione Terzotropico di Bologna e dai soci di Libera Veneto, sono accompagnate da frasi celebri di eroi come Falcone, Borsellino, La Torre, Rizzotto.

La produzione del calendario è inserita nel più vasto progetto di raccolta fondi per la ristrutturazione della "Bottega dei Sapori e dei Saperi della legalità" in piazza Castelnuovo. «Avere un locale da 180 metri quadrati a disposizione da maggio a piazza Castelnuovo, e in condizioni disastrose, è stato come uno sbarco sulla luna: servono 60 mila euro per ristrutturare il negozio, abbandonato dal 1994 e vandalizzato dai precedenti proprietari, i mafiosi per cui "né mio né di nessuno"»: dice Umberto Di Maggio, presidente di Libera Palermo.

«Sarà un locale su due livelli, per la maggior parte dedicato ai Saperi, uno spazio dedicato a presentazioni culturali, reading, attività sulla legalità per le scuole e i turisti, mentre al piano superiore ci sarà la vendita dei prodotti Libera Terra». Sul web www.liberaterra.it.

Il calendario Libera Terra 2009, in quadricromia, dimensioni 24x36, carta 200 grammi patinata opaca, costa 10 euro ed è acquistabile presso la sede palermitana di Libera (via Alfonso Borrelli 3). Per maggiori informazioni chiamare il numero 091.300852.

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