Mafia e politica: binomio letterario in un solo progetto
Altro merito, sollevato durante l’incontro di presentazione, è stato il clima di fermento culturale respirato presso quella libreria - nuova presenza - dove le copie palermitane della rivista andavano letteralmente a ruba, una volta distribuite. Gli articoli venivano in buona parte firmati da Fava, che molto spesso compariva anche con pseudonimi, per esaltare il valore dello strumento mediatico e dare l’impressione di una redazione ben più nutrita. Il figlio, che raccoglie questi scritti, nell’illustrare la raccolta parla anche del secondo titolo: “L’Istruttoria”, ovvero uno studio drammaturgico tratto dagli atti processuali inerenti il delitto del padre. «La doppia uscita – sostiene – ha l’obiettivo di favorire la trasformazione della cultura orale, in merito al malcostume e alle connivenze politico-mafiose. Quella, cioè, maturata sotto forma di monito, aneddoto, leggenda, e tramandata da padre in figlio negli ultimi trent'anni in memoria scritta, ovvero saggio o rappresentazione teatrale e cinematografica, per favorire sempre più il diffondersi una seria cultura della legalità». Tra le presenze di spicco, alla libreria Broadway, dov'è avvenuto l'incontro, Rita Borsellino.
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