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Massimo: in scena il "Faust" di Terry Gilliam

Dall'omonima originaria di Goethe, la storia del Faust e del suo famoso patto con il diavolo in persona su libretto e musica del compositore Hector Belioz

  • 20 gennaio 2012

Arriva al Teatro Massimo la storia del Faust e del suo famoso patto con il diavolo. Stiamo parlando dell'opera del francese Hector Berlioz, "La Damnation de Faust" in scena da domenica 22 gennaio alle ore 20.30, le cui repliche si succederanno sino a domenica 29 preceduta a Palermo da una serie di iniziative collaterali dedicate al cinema di Gilliam. Questa è la volta di un allestimento definito dalla critica inglese come indiscusso capolavoro, e realizzato in collaborazione con la Eno English National Opera di Londra e la Vlaamse Opera di Anversa, a firma del regista Terry Gilliam, per la prima volta impegnato nella realizzazione di un'opera musicale e che propone la "magica bacchetta" di Roberto Abbado, nipote di Claudio Abbado.

Gli interpreti vocali sono: il tenore Gianluca Terranova nelle vesti del Faust, il mezzosoprano Anke Vondung nel ruolo di Marguerite e il baritono Lucio Gallo in quello di Mèphistophèlès. Un'opera nata per caso quella di Berlioz, che nel 1828, dopo aver letto l'omonima originaria di Goethe e restandone affascinato, decide di mettere in musica otto scene del Faust, con la traduzione dei testi in francese. La storia narra che il compositore, una volta pubblicato a sue spese il lavoro, decide di inviarlo a Goethe. il quale dopo attenta analisi dell'allora suo consulente musicale di fiducia Carl Fredrich Zelter, boccia subito l'idea, non fornendogli alcuna risposta. Ma il testardo Berlioz non si arrende e rielabora le otto scene dal Faust, dando vita a quella che lui stesso definì legènde dramatique: "La damnation de Faust" in scena per la prima volta a Parigi nel 1846.

Oggi l'opera giunge al teatro Massimo sotto le vesti di uno spettacolo pirotecnico, nel quale Gilliam, simbolicamente, percorre insieme a Faust i momenti più significativi della storia tedesca, come un rincorrersi di immagini attraverso una serie di rimandi storici e artistici, dal romanticismo al nazismo, dall'idillio campeste del primo atto, ad una pungente satira contro la politica imperialistica di fine Ottocento. Nella partitura di Berlioz, le immagini dell'opera di Faust si susseguono senza sosta, come se si trattasse di una proiezione cinematografica. I biglietti hanno un costo che va dai 15 ai 125 euro, per informazioni e prenotazioni al numero 091.6053580 o consultare il sito www.teatromassimo.it.

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