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"Musica Manifesta": la Sicilia indipendente che suona

Il Teatro Garibaldi Aperto promuove "Musica Manifesta", festival di musica indipendente che unisce gli artisti di 12 etichette siciliane per concerti ed iniziative

  • 19 marzo 2013

Il cerchio di sedie che accoglie gli intervenuti alla conferenza stampa di presentazione di "Musica Manifesta", festival di musica indipendente ospitato dal Teatro Garibaldi Aperto da venerdì 22 marzo a venerdì 24 maggio, è una perfetta metafora per descrivere l'evento e il luogo in cui si tiene. Condivisione e partecipazione, infatti, sono due concetti di casa all'interno di questa struttura, che ha varcato la soglia degli 11 mesi di occupazione.

Dodici etichette discografiche siciliane indipendenti si danno appuntamento, a cadenza settimanale, con seminari, showcase, eventi speciali e, naturalmente, concerti; primissimo risultato di questa sinergia è una compilation in due cd, acquistabile al costo di 20 euro (ed ascoltabile in streaming). Inclusi nel prezzo, gli ingressi per ogni appuntamento della rassegna. Per quanti invece decidano di partecipare soltanto alle serate, l'ingresso è con sottoscrizione libera.

Ad inaugurare il festival è la serata di venerdì 22 marzo, a cura di Qanat Records, gruppo/collettivo che si occupa di arte, musica e produzioni multimediali, formato da artisti e musicisti. Tre i gruppi scelti per l'occasione,sul palco a partire dalle ore 21.30: Felis Catus (che con l'occasione presenta il nuovo disco, "Transition"), Indicative e Homunculus Rex. A selezionarli, direttamente Qanat, perché per ogni appuntamento di Musica Manifesta sono proprio le case discografiche a decidere quali band presentare, nell'ottica della co-gestione e della sperimentazione.

Le serate a seguire vedono sul palco Malintenti Records (venerdì 29 marzo), Brusio Netlabel (sabato 13 aprile), La Vigna/Doremilla (venerdì 19 aprile), Fitcarraldo Records (sabato 27 aprile), Improvvisatore Involontario (domenica 5 maggio), Viceversa Records (sabato 11 maggio), Edwood Records/ De DieuxΛSuccoAcido Records (sabato 18 maggio) e 800A Rec e Urtovox (venerdì 24 maggio).

Non si è scelto di concentrarsi su un unico genere musicale, ma di dare spazio a tanti suoni diversi: dal cantautorato, al jazz sperimentale, fino alla musica elettronica; la volontà è quella di espandere il progetto iniziale e farne conoscere i contenuti. Il festival è inoltre un'occasione per acquistare dischi e materiali che diversamente sarebbero difficili da trovare, perché al di fuori del circuito mainstream.

Alla base di tutto c'è la volontà di agire, creare una base di lancio ulteriore per una scena musicale indipendente che ha molto da dire e che, a dispetto della crisi globale, vive una primavera di idee e di ricerca. Per riassumere tutto questo, in fondo, possono bastare le parole di Luca Lo Bianco di Fitcarraldo: «L'unico modo per fare le cose è fare le cose».

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