SPORT
Ogni favola è un gioco
PALERMO-MESSINA 1 - 0 (primo tempo 1 - 0)
Marcatori: 33’ pt D. Godeas.
PALERMO (4-3-3): F. Agliardi, C. Zaccardo, G. Biava, L. Rinaudo, P. Accardi, S. Barone (9' st Tedesco), E. Corini, M. Mutarelli, D. Di Michele (21' st Gonzalez), D. Godeas (37' st Caracciolo), M. Santana. A disp.: M. Andujar, G. Tedesco, M. Gonzalez, P. Codrea, S. Makinwa, A. Caracciolo, L. Conean. All: Giuseppe Papadopulo.
MESSINA (4-4-2): N. Caglioni (34' st Pansera), K. Zoro, R. Rezaei, S. Aronica, D. Bombara (36' st Nanni), S. Sullo (44' st Tummiolo), A. Nocerino, M. Donati, G. Sculli, S. Floccari, A. Di Napoli. A disp.: A. Pansera, R. Nanni, R. Bondi, F. Girillo, A. Tummiolo, A. Cucinotta, S. Ghosheh. All: Giampiero Ventura.
Ammoniti: D. Di Michele (P), D. Bombara.
Arbitro: Oberdan Pantana (Macerata).
Ogni favola è un gioco, è una storia inventata ed è vera soltanto a metà. E l’altra metà della favola del calcio è un incubo, l’incubo che i risultati degli ultimi due campionati siano stati ampiamente falsificati a tavolino, da un’organizzazione potente e ben strutturata. Questo è quello che via via sta emergendo dalle indagini sulle intercettazioni telefoniche che stanno coinvolgendo, oltre alla Juventus, altri club di serie A e che potrebbero portare ad una vera e propria rivoluzione. Purtroppo da qualche anno alcuni verdetti maturati sul campo sono stati poi riveduti e corretti nelle aule di tribunale, a causa di illeciti come falso in bilancio e partite “comprate”, ma stavolta si è andato ben oltre a tutto ciò che fino ad ora si era immaginato o sospettato.
Se il primo tempo è stato soporifero, la ripresa lo è ancora di più. Nei primi minuti è il Messina a sfiorare il pareggi, con un tiro dalla lunga distanza di Floccari che si infrange sull’incrocio dei pali. Sulla ribattuta si avventa Donati che sempre dalla distanza spedisce a lato di poco. Poi il nulla, eccezion fatta per qualche tiro poco pericoloso che non impensierisce più di tanto i due portieri. Finisce così 1-0 ed il Palermo conquista l’ottavo posto, utile per disputare la prossima Coppa Intertoto e giocarsi la possibilità di approdare in Europa. Una stagione positiva, conclusa con un solo punto in meno rispetto allo scorso campionato e con la soddisfazione di essere arrivati in semifinale in Coppa Italia e di aver ben figurato in Coppa Uefa.
Ma questo campionato è destinato a rimanere aperto per molto tempo ancora. Che cosa accadrà esattamente è difficile da stabilire. Molti verdetti potrebbero essere ribaltati, molte società rischiano grosso e molte verità devono ancora venire a galla. Di sicuro più nulla sarà come prima e provvedimenti, anche di un certo peso, dovranno essere presi. Quello che resterà, al di là di tutto, è l’impegno dei nostri ragazzi che sempre hanno ben figurato, lottando fino alla fine su ogni pallone. Ed è per questo che ci sentiamo di concludere questa avventura con un sentito e sincero “grazie ragazzi”.
Marcatori: 33’ pt D. Godeas.
PALERMO (4-3-3): F. Agliardi, C. Zaccardo, G. Biava, L. Rinaudo, P. Accardi, S. Barone (9' st Tedesco), E. Corini, M. Mutarelli, D. Di Michele (21' st Gonzalez), D. Godeas (37' st Caracciolo), M. Santana. A disp.: M. Andujar, G. Tedesco, M. Gonzalez, P. Codrea, S. Makinwa, A. Caracciolo, L. Conean. All: Giuseppe Papadopulo.
MESSINA (4-4-2): N. Caglioni (34' st Pansera), K. Zoro, R. Rezaei, S. Aronica, D. Bombara (36' st Nanni), S. Sullo (44' st Tummiolo), A. Nocerino, M. Donati, G. Sculli, S. Floccari, A. Di Napoli. A disp.: A. Pansera, R. Nanni, R. Bondi, F. Girillo, A. Tummiolo, A. Cucinotta, S. Ghosheh. All: Giampiero Ventura.
Ammoniti: D. Di Michele (P), D. Bombara.
Arbitro: Oberdan Pantana (Macerata).
Ogni favola è un gioco, è una storia inventata ed è vera soltanto a metà. E l’altra metà della favola del calcio è un incubo, l’incubo che i risultati degli ultimi due campionati siano stati ampiamente falsificati a tavolino, da un’organizzazione potente e ben strutturata. Questo è quello che via via sta emergendo dalle indagini sulle intercettazioni telefoniche che stanno coinvolgendo, oltre alla Juventus, altri club di serie A e che potrebbero portare ad una vera e propria rivoluzione. Purtroppo da qualche anno alcuni verdetti maturati sul campo sono stati poi riveduti e corretti nelle aule di tribunale, a causa di illeciti come falso in bilancio e partite “comprate”, ma stavolta si è andato ben oltre a tutto ciò che fino ad ora si era immaginato o sospettato.
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In questo clima di totale sgomento ed incredulità si gioca l’ultima giornata di questo campionato 2005/2006, che vede opporsi al Barbera Palermo e Messina, in quello che può essere definito il più amaro dei derby. Da una parte i rosanero, reduci da una stagione più che soddisfacente, giocata su più fronti ma con l’Europa sfuggita per un soffio; dall’altra i cugini giallorossi, retrocessi due settimane fa al termine di una stagione molto deludente. Alla poca voglia ed alle scarse motivazioni si aggiunge un caldo molto estivo, ed è per questo che il ritmo della partita è stato piuttosto lento, privo di particolari emozioni. Il Messina nei primi minuti sembra più brillante, spinto forse più dall’orgoglio e dalla forza di chi non ha niente da perdere e niente da chiedere. Dopo appena 14 secondi Floccari da ottima posizione manda fuori la sfera. Tra i rosanero il più pericoloso è Santana che ci prova più volte, sbagliando però sempre la mira. L’emozione più grande la fa vivere Agliardi quando al 26’ vola per bloccare con un tuffo spettacolare un tiro dai 20 metri di Nocerino. Il pubblico sottolinea con un fragoroso applauso l’intervento del portiere rosanero. Poi al 33’ arriva il gol della partita: tiro da 30 metri di Accardi, potente e preciso; Caglioni ci arriva e respinge ma la sfera arriva dalle parti di Godeas che in tuffo, di testa, insacca il più classico dei gol dell’ex. Rinvigorito dal gol il Palermo cerca il gol del 2-0 ma sia Zaccardo che Santana sono imprecisi e la palla finisce fuori di poco.Se il primo tempo è stato soporifero, la ripresa lo è ancora di più. Nei primi minuti è il Messina a sfiorare il pareggi, con un tiro dalla lunga distanza di Floccari che si infrange sull’incrocio dei pali. Sulla ribattuta si avventa Donati che sempre dalla distanza spedisce a lato di poco. Poi il nulla, eccezion fatta per qualche tiro poco pericoloso che non impensierisce più di tanto i due portieri. Finisce così 1-0 ed il Palermo conquista l’ottavo posto, utile per disputare la prossima Coppa Intertoto e giocarsi la possibilità di approdare in Europa. Una stagione positiva, conclusa con un solo punto in meno rispetto allo scorso campionato e con la soddisfazione di essere arrivati in semifinale in Coppa Italia e di aver ben figurato in Coppa Uefa.
Ma questo campionato è destinato a rimanere aperto per molto tempo ancora. Che cosa accadrà esattamente è difficile da stabilire. Molti verdetti potrebbero essere ribaltati, molte società rischiano grosso e molte verità devono ancora venire a galla. Di sicuro più nulla sarà come prima e provvedimenti, anche di un certo peso, dovranno essere presi. Quello che resterà, al di là di tutto, è l’impegno dei nostri ragazzi che sempre hanno ben figurato, lottando fino alla fine su ogni pallone. Ed è per questo che ci sentiamo di concludere questa avventura con un sentito e sincero “grazie ragazzi”.
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