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Ordine dei Giornalisti diffida Crocetta per i Comunicati

L'Ordine dei Giornalisti di Sicilia ha notificato al presidente della Regione Rosario Crocetta una diffida per la divulgazione di comunicati stampa senza firma

  • 5 aprile 2013

Di chi sono i comunicati stampa divulgati dalla Regione siciliana? Chi sono i reali “amanuensi” - meglio redattori - che si celano dietro parole scritte nero su bianco? L'Ordine dei Giornalisti di Sicilia ha notificato al presidente Rosario Crocetta, insieme agli assessori della sua giunta, una diffida.

Come si legge dalla lettera, inviata anche alla Procura della Repubblica di Palermo, questa formale diffida viene notificata per la continua divulgazione di comunicati stampa privi di firma o firmati da persone non iscritte all’Albo dei giornalisti, fra i quali ci sono gli stessi esponenti politici, burocrati regionali e impiegati, che curano in prima persona i rapporti con gli organi di informazione, ignorando del tutto le funzioni e le specificità degli uffici stampa, previsti per legge.

Da qui una serie di interrogativi si impongono come necessari: chi scrive questi comunicati stampa? Sono giornalisti - viene subito da chiedersi - ? Chi li ha nominati, perché e secondo quali “criteri”? Meritocrazia a parte l'Ordine è subito chiaro: le norme vigenti riservano l’esercizio dell’attività giornalistica, svolta in forma sistematica, professionale e continuativa, agli iscritti all’albo e che la violazione di questo principio può integrare gli estremi del reato di esercizio abusivo della professione.

Nessun giornalista improvvisato, così intimano dall'ODG. E si vuole vedere chiaro. Nelle motivazioni si legge a chiare lettere che sarà necessario sapere chi e quanti saranno i nuovi referenti dell'informazione istituzionale per la Sicilia. Sarà fondamentale una trasparenza che permetta di sapere come siano stati reclutati, quale tipo di contratto e di retribuzione sarà prevista per il loro lavoro e a quali codici deontologici risponderanno. Un’iniziativa analoga sarà avviata, annuncia l’Ordine, nei prossimi giorni anche nei confronti di altri enti pubblici territoriali che si comportano allo stesso modo.

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