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Palermo: 4 punti in due partite e ritorna il sorriso

Undicesima e dodicesima giornata, 11/14 novembre 2004, Messina-Palermo 0-0 e Palermo-Sampdoria 2-0

  • 15 novembre 2004

Il Palermo e i suoi tifosi possono tornare a sorridere; in 4 giorni si sono giocate due partite importantissime nelle quali la formazione rosanero ha dimostrato che la crisi attraversata era solo legata ai risultati e non al gioco, quasi sempre convincente e brillante. Lo scorso giovedì, nel posticipo dell’undicesima giornata, si è giocato il derby di Sicilia contro il Messina mentre ieri, allo stadio Barbera, è arrivata la Sampdoria di Novellino. I quattro punti guadagnati in questi 180 minuti hanno dato una boccata d’ossigeno alla classifica dei rosanero. MESSINA-PALERMO: Nel nuovo stadio della città dello stretto, il San Filippo, una festa di colori e di cori ha accolto le due formazioni, scese in campo per ottenere punti utili alle proprie situazioni di classifica: il campo, totalmente inzuppato dopo le abbondanti piogge della giornata, non ha certamente contribuito a rendere spettacolare l’incontro che, però, si è rivelato intenso e combattuto, come si conviene ad una sfida tra due società passionali e, sportivamente parlando, rivali. I tantissimi impegni ravvicinati hanno suggerito a Guidolin di applicare un po’ di turn over nello schieramento iniziale del Palermo: oltre al rientrante Zauli a fare da rifinitore alle spalle di Toni, il tecnico veneto ha mandato in campo Morrone e Conteh al posto degli stanchi Barone e Grosso, subentrati poi nella parte finale della gara. Sulle fasce il duo argentino Santana-Gonzalez.

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Il Messina, seppur con alcune assenze importanti, ha cominciato il match in avanti, anche se a creare la prima occasione, dopo pochi minuti, è il Palermo: Zauli arriva sul fondo e crossa per Toni il cui colpo di testa viene smorzato e deviato dal braccio teso di Zanchi; sembrerebbe rigore netto, ma l’arbitro Dondarini opta per l’involontarietà. Dalla parte opposta il giallorosso Iliev è in giornata di grazia e, sulla fascia sinistra, fa soffrire la difesa rosanero per tutto il primo tempo. Ma la supremazia del Messina è abbastanza sterile e gli eventi più importanti da segnalare nei primi 45 minuti riguardano ancora un paio di interventi dubbi del direttore di gara che giudica irrilevanti gli interventi di Biava su Amoruso prima, e di Zoro su Gonzalez poi. Nella ripresa è la formazione di Guidolin a scendere in campo più convinta: il pallino del gioco, dunque, passa al Palermo che comincia a pressare e a spingere alla ricerca di una vittoria importante: l’arbitro si rende ancora protagonista su un sospetto fallo di mano in area di Ametrano ma i rosanero sono in crescita e Guidolin decide di far uscire il positivo Zauli (impossibile per lui tenere il campo per tutti i 90 minuti) e mettere dentro Farias; ed è proprio l’attaccante argentino a far scattare l’azione più pericolosa di tutto l’incontro, verticalizzando in modo perfetto un pallone per Toni che punta verso l’area di rigore avversaria e lascia partire un tiro incrociato sul quale il portiere giallorosso può solo guardare il pallone mentre va inesorabilmente a stamparsi sul palo interno alla sua destra. Ancora una volta non si può dire che la fortuna stia dalla parte del bomber rosanero.

Ma la dea bendata decide, pochi minuti dopo, di restituire il favore dalla parte opposta: al termine di un azione di rimessa del Messina, Aronica effettua un cross dalla sinistra che il neo entrato Yanagisawa colpisce di testa mandando il pallone sulla traversa. E’ parità anche nel numero di legni colpiti e così, dopo un tentativo di Barone da fuori area sventato da Eleftheropoulos, il match si chiude con un pareggio tutto sommato giusto. PALERMO-SAMPDORIA: Dopo appena due giorni di “riposo” e di allenamento, il Palermo si è ritrovato a dover disputare un importantissimo “match verità” contro la Sampdoria di Novellino, giunta al Barbera con un ruolino di marcia esterno di tutto rispetto. Seppur priva di Bazzani e Flachi, la formazione ligure, infatti, è una delle squadre meglio messe in campo del nostro campionato e per i ragazzi di Guidolin volevano e dovevano tornare ad assaporare il gusto della vittoria. Per farlo, il tecnico Guidolin ha cambiato, ancora una volta, le carte in tavola: dimostrando grande elasticità ed esperienza, l’allenatore del Palermo ha deciso di schierare una difesa a 3 con l’innesto di Terlizzi, spostando Grosso a centrocampo e inserendo Brienza accanto a Zauli come supporto del bomber Toni. Un cambiamento che ha portato dei benefici indiscutibili: la partita è stata bella, anche per merito degli avversari che hanno giocato a viso aperto senza costruire barricate. E nonostante la stanchezza, i rosanero sono riusciti quasi subito a prendere in mano le redini del gioco e dopo appena 18 minuti di gioco, una bella apertura di Zauli consente a Mutarelli di effettuare un cross dalla destra sul quale Luca Toni si avventa con tempismo perfetto anticipando Pavan e il portiere Antonioli: è gol, e il pubblico può tornare ad esultare per la rete del suo beniamino.

Sugli spalti i cori di incitamento alla squadra sono incessanti e la partita continua ad essere appassionante: la Samp non ci sta e Guardalben sfodera un paio di interventi prodigiosi su Kutuzov. Nel Palermo, Corini e Barone mostrano tanta corsa e idee mentre Zauli regala sprazzi di autentica arte calcistica riuscendo a far impazzire da solo mezza formazione avversaria. Il primo tempo si chiude con il Palermo in vantaggio e la ripresa si riapre nel migliore dei modi: al 2° minuto, infatti, Corini va in pressing sul portatore di palle, serve Brienza che salta Falcone e, dal limite dell’area, lascia partire uno splendido sinistro che lascia basito il portiere blucerchiato. 2-0 e festa grande al Barbera. Il Palermo continua a spingere e sarebbe anche potuta arrivare la terza rete se l’arbitro non negasse l’ennesimo rigore netto per un fallo su Brienza arrivato solo davanti ad Antonioli. Ma, alla fine, va bene così: è tornata la vittoria e, insieme ai 3 punti, ha portato una nuova ventata di ottimismo e serenità in tutto l’ambiente. Esattamente quello che ci voleva per ripartire alla grande subito dopo la pausa. Intanto, la nazionale azzurra di calcio si tinge di rosanero; Lippi ha convocato Zaccardo, Barzagli, Barone e Toni e con 4 giocatori, il Palermo è la squadra maggiormente rappresentata. Meglio di così…

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