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Palermo: grande conferma all’Olimpico

Settima giornata, 24 ottobre 2004, Roma-Palermo 1-1

  • 25 ottobre 2004

Domenica 24 ottobre si sono disputate le partite relative alla settima giornata del campionato di Serie A e uno dei campi che ha attirato maggiormente l’attenzione degli addetti ai lavori è stato lo Stadio Olimpico di Roma: in programma, alle ore 15, c’era Roma-Palermo. Altra trasferta prestigiosa, dunque, e altro esodo di massa degli appassionatissimi tifosi rosanero che hanno invaso pacificamente la capitale riempiendo una grossa parte degli spalti con il solito calore (e colore) che, da sempre, “ci” contraddistingue. La partita si preannunciava ostica per la squadra di Guidolin; nonostante qualche cessione importante, infatti, la Roma rimane una delle grandi di questo campionato e l’arrivo di Gigi Del Neri in panchina ha cominciato a dare i suoi frutti: l’assenza più importante per i giallorossi è, senza dubbio, quella di Cassano, mentre il Palermo deve ancora rinunciare alla classe di Lamberto Zauli.

Totti-Montella da una parte, dunque, e Toni appoggiato da Brienza dall’altra: il match comincia e i giallorossi partono forte. E’ stato, però, un fuoco di paglia perché ancora una volta il Palermo è riuscito a prendere subito le misure all’avversario schierandosi in modo perfetto e dimostrando una personalità non comune per una “matricola”: il gioco, così, è in mano ai rosanero che cominciano a costruire azioni di rilievo sfruttando la grande capacità di Toni di fare reparto da solo con le sue sponde e la sua prestanza fisica: Gonzalez e Mutarelli, dal canto loro, ci mettono la corsa e la Roma comincia a soffrire nel reparto difensivo. La prima parata importante la fa, comunque, Guardalben, bravissimo a togliere da sotto la traversa un bel colpo di testa di Perrotta. Ma Zaccardo pareggia i conti dopo pochi minuti: l’ex difensore del Bologna, infatti, lascia partire un bolide dai 30 metri che il portiere della Roma, Zotti, deve sventare in angolo con un tuffo plastico. Ma è alla mezz’ora che arriva la prima svolta del match: Toni, abilissimo, si procura un calcio di punzione a pochi metri dall’area di rigore; sulla palla va Grosso che sprigiona tutta la potenza del suo sinistro bucando la barriera e ingannando il portiere avversario: è gol e il popolo rosanero in trasferta può far esplodere tutta la gioia e l’orgoglio di esserci. La replica della Roma arriva sul finire del tempo, quando l’arbitro assegna un calcio piazzato dai 20 metri; a battere, ovviamente, va Francesco Totti: uno sguardo alla porta e poi, mentre i tifosi del Palermo trattenevano il fiato, ecco che il pallone si va a stampare prima sul palo, poi sull’altro e poi tra le braccia dell’incredulo Guardalben.

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Un “po’” di fortuna, alle volte, non guasta. E così, come era successo a Torino con la Juve, i primi 45 minuti si chiudono con il Palermo in vantaggio: nella ripresa, ovviamente, la Roma prova subito a riagguantare il pareggio, ma la difesa rosanero non si lascia sorprendere: almeno fino al 10° minuto. quando Francesco Totti (sempre lui) non consente, con una delle sue giocate di prima, l’inserimento in area di Montella: l’aeroplanino è in fuorigioco, il guardalinee non se ne avvede e Grosso cerca di fermarlo franandogli addosso; Trefoloni, così, concede alla Roma il calcio di rigore. Totti dal dischetto non sbaglia, ed è parità. Dopo lo scampato pericolo ci si aspetterebbe l’arrembaggio romanista, e invece il Palermo non perde tempo a riorganizzarsi, riprendendo a giocare con grande calma e facendo girare il pallone con fluidità dimostrando di voler ancora provare a vincere la partita: Toni e Mutarelli vanno vicini alla rete del vantaggio, ma alla fine è ancora Totti con una delle sue punizioni a far venire i brividi a Barzagli e compagni. Dopo 4 minuti di recupero, il triplice fischio dell’arbitro è stato accolto con soddisfazione dalla squadra e dai tifosi: un altro punto importante e un’altra dimostrazione di forza. Mercoledì sera, finalmente si torna a giocare al Barbera: avversario di turno, il Livorno di Colomba.

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