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Palermo in click: il concorso "Save the beach"

Anche per Palermo il concorso "Save the beach" è l'occasione per ribadire la necessità di piani spiaggia per difenderle dall'abusivismo edilizio

  • 7 giugno 2010

Ripulire una spiaggia europea l’anno: questo, l’obiettivo della nuova campagna pubblicitaria proposta dall’azienda di birra Corona "Save the beach". Un sondaggio proposto dalla stessa azienda, lo scorso anno, ha rilevato che non sono diminuiti i rifiuti abbandonati in mare, anzi questi rappresentano la maggiore fonte d’inquinamento per i nostri litorali. Così è nato un nuovo progetto nato per sensibilizzare sul problema dell’inquinamento delle spiagge, con l’obiettivo di ripulire una spiaggia l’anno. Per Palermo, in un periodo caldo sulla questione rifiuti, è l’occasione per prendere la macchina fotografica, fotografare i litorali e proporre al concorso una spiaggia da ripulire. Basti pensare alle coste di Mondello, di Sferracavallo, di Barcarello, e cogliere al balzo l’opportunità per ribadire la necessità di piani spiaggia al fine di difenderle dall'abusivismo edilizio e valorizzarle.

Infatti, la Corona ha bandito un concorso on line, (sul sito www.coronasavethebeach.org) in cui chiunque può segnalare e proporre la prossima spiaggia da salvare, tramite una foto o un video. La più segnalata e votata sarà ripulita dalla Corona Extra. Grazie al concorso, lo scorso anno, la spiaggia di Capocotta (vicino Roma) è stata salvata. In un’epoca dove produciamo tonnellate di spazzatura, durante la settimana della Giornata internazionale della Terra (dallo scorso 28 maggio fino al 5 giugno), a Roma, è stato realizzato il “Corona Save the beach Hotel” , costruito e ideato da Ha Schult, artista sensibile alle campagne contro gli squilibri ambientali.

L’agglomerato è costruito attraverso i rifiuti raccolti sulle spiagge europee, passando dalle coste della Spagna, a quelle della Francia e dell’Inghilterra per poi giungere fino in Italia. È possibile seguire l’itinerario dei volontari, e tutte le iniziative tramite la pagina di facebook www.facebook.com/savethebeach. Partecipano a questo progetto inoltre, la Foundation for Environmental Education (FEE), insieme con il Programma Bandiera Blu per la protezione e il miglioramento dei mari e delle coste.

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