ATTUALITÀ

HomeNewsAttualità

Palermo, l'inossidabile allergia allo scontrino fiscale

Blitz della Guardia di Finanza in provincia: il 60% dei commercianti non rilascia scontrino. Boom di irregolarità e sequestri nei mercatini rionali

  • 26 giugno 2012

La notizia non è di quelle da lasciare a bocca aperta, e del resto basta guardarsi attorno con un pizzico di attenzione in più per sperimentarlo direttamente sulla propria pelle: che si tratti del fruttivendolo o del negozio di abbigliamento, lo scontrino è quasi una rarità.

A non rilasciarlo, infatti, stando ai dati della Guardia di Finanza di Palermo, è circa il 60% dei commercianti della provincia. E' quanto emerge dai recenti controlli effettuati dalle fiamme gialle: su oltre 200 attività commerciali ispezionate tra Partinico, Bagheria, Termini Imerese, Terrasini e Cefalù, 145 sono stati i casi accertati di mancato rilascio dello scontrino o della ricevuta fiscale. E talvolta nei negozi non era stato neanche installato il misuratore fiscale. Insomma, 6 commercianti su 10 non erano in regola. Un dato in linea con quelli relativi a tutto il primo semestre del 2012: dai controlli eseguiti in tutta la provincia risultano irregolarità nel 47% dei casi, che salgono però all'82% nella sola Palermo.

Un fenomeno che si concentra in gran parte nei mercatini rionali molto diffusi in provincia e molto frequentati: è proprio nei mercati, infatti, che i finanzieri hanno registrato il picco più alto delle irregolarità, l'85%. Numeri che si commentano da soli.

I mercatini sono poi fortemente interessati anche da un altro fenomeno, quello della vendita di prodotti contraffatti: a Bagheria e Partinico, in particolare, le fiamme gialle hanno sequestrato circa 500 tra cd musicali e dvd di film riprodotti illecitamente, ma anche borse, cinture e accessori di abbigliamento di famose griffes internazionali. Da Guess ad Alviero Martini, da Gucci a Burberry: tutto chiaramente falso. Per tre persone è scattata la denuncia.

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI