CORSI E FORMAZIONE
Palermo si candida "capitale del turismo linguistico"
L'importante incontro tra i delegati dell'International House apre a Palermo scenari internazionali e grandi possibilità per il turismo linguistico d'alta qualità
Ai Quattro canti di Palermo c'è una lapide che cita: non potrai o Palermo essere racchiusa in una più augusta Palermo, perché sei suddivisa in molte vie, e piacevolmente tu che sei una sola città comprenderai quattro città. Maggiore di te stessa, ti sei fatta generatrice di te stessa. Una frase che spiega da sola quanto il cuore di questa città non sia mai stato e mai sarà uno solo. Palermo è in costante evoluzione, e guarda ai suoi molteplici cuori.
E ciò si è voluto ribadire anche lo scorso 7 marzo, durante un'importante serata svoltasi a Palermo, all'ex Charleston di Mondello, in onore delle delegazioni dell'International House Language Centre, scuola prestigiose di lingue con sede nelle più importanti città in Italia e all'estero, tra cui anche a Palermo.
E per l'appunto Palermo è stata teatro di un evento di grande prestigio. Ogni anno, l'International House sceglie una delle sue sedi mondiali per tenere una convention finalizzata al turismo linguistico dove importanti delegati provenienti da tutto il mondo si incontrano, con lo scopo di vendere o comprare corsi di lingue. «Si tratta di uno scambio di contatti di business fra chi offre corsi di lingue e chi li richiede» spiega Marco Faldetta, IT Manager dell'International House - Language Centre Palermo, che ha continuato precisando che «La possibilità di ospitare questo importante evento è stata vinta dopo una votazione tra 150 scuole del mondo: lavoriamo da tre anni per garantirne la riuscita».
Una serata di profonda rilevanza soprattutto sotto l'aspetto turistico. La scelta della sede di Palermo attrarrà infatti un turismo di alta qualità: studenti che si stabiliranno a lungo termine per imparare una lingua. Per l'occasione era presente anche il sindaco Leoluca Orlando, il quale ha tenuto un discorso in inglese e tedesco, intrattenendo le delegazioni e spiegando il valore artistico e culturale della nostra terra.
«Io sono siciliano» ha detto il sindaco, «ed essere siciliani vuol dire essere parte di tutte le identità del mondo. Palermo è una città eccitante e sicura seppur piena di contraddizioni, che deve essere inserita in un contesto internazionale: cosa che avviene anche grazie all'impegno dell'International House.» Un progetto che non può essere attuato, però, se non si mettono da parte i pregiudizi sui siciliani, come lo stesso Orlando ha tenuto a precisare parlando della lotta alla mafia, e chiudendo il discorso affermando con ironia: «Ho parlato tanto per sfatare il luogo comune dei siciliani silenziosi, chiusi dentro l'omertà. Sarà bello sapere che potrete dire, un giorno: abbiamo visto il sindaco di Palermo, e ha parlato troppo.»
La serata è proseguita con l'intrattenimento della Buba's Band e la bravura di Simona Ferrigno, che si è esibita in danze e canti locali. I delegati hanno danzato la tarantella, e sono rimasti affascinati dal calore siciliano. Richard Bradford, direttore marketing della sede londinese dell'International House si è dichiarato entusiasta della bellezza palermitana, e così anche la coordinatrice di IHWorld. I delegati lavorano e lavoreranno per promuovere i corsi di italiano a Palermo e portare nuovi studenti a conoscere la nostra terra. L'incontro si è concluso con una torta per festeggiare i sessant'anni dell'International House World.
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