Parchi, spiagge, bistrot e ruota panoramica: come cambia la Bandita di Palermo
L'idea è rivoluzionaria e, mettendola in pratica, abbandono e sporcizia potrebbero definitivamente lasciare spazio agli stabilimenti, allo sport e a una giusta "movida"
Un rendering del progetto per la Bandita
L'idea è "Mai più Bandita" e viene da Balàd: un'associazione culturale senza scopo di lucro, nata nel 2016, che si occupa di promozione e divulgazione della cultura architettonica.
Sono infatti architetti i promotori dell'iniziativa che sarà pubblico-privata: Sebastiano Provenzano, Marco Alesi, Cristina Calì, Alberto Cusumano e Niuta Garretto.
E a sposare il piano sono già Federalberghi e Confcommercio Palermo: il loro patrocinio potrebbe essere fondamentale perché il progetto diventi presto realtà.
Ma andiamo allora al progetto: è una proposta per rigenerare la zona della Bandita, due chilometri di costa che potrebbero essere oggetto di un fortissimo intervento che prevede una rambla, una ruota panoramica, chalet sul mare e naturalmente locali e spiagge.
Nel programma c'è anche un parco costiero con aree pubbliche e aree private attrezzate e una passeggiata con tanto di piste ciclabili e per la realizzazione degli stabilimenti balneari sarà utilizzato il dislivello già esistente tra la strada e la quota della spiaggia.
«La Costa Sud di Palermo è il paradigma del potenziale inespresso della città - spiegano gli architetti - Il Piano di utilizzo del Demanio marittimo è in corso di approvazione e può rappresentare una grande opportunità per ricondurre in questa parte di Palermo economia e investimenti».
Sono previsti anche locali con vista sul mare allestiti dentro strutture precarie removibili e una vera e propria piazza aperta anche alle piccole attività commerciali.
L'dea è rivoluzionaria e mettendola in pratica abbandono e sporcizia potrebbero definitivamente lasciare spazio agli stabilimenti, allo sport e a una giusta "movida". Per il momento è soltanto un progetto, ma l'ambizione e la volontà di far diventare tutto ciò in realtà non mancano.
Sono infatti architetti i promotori dell'iniziativa che sarà pubblico-privata: Sebastiano Provenzano, Marco Alesi, Cristina Calì, Alberto Cusumano e Niuta Garretto.
E a sposare il piano sono già Federalberghi e Confcommercio Palermo: il loro patrocinio potrebbe essere fondamentale perché il progetto diventi presto realtà.
Ma andiamo allora al progetto: è una proposta per rigenerare la zona della Bandita, due chilometri di costa che potrebbero essere oggetto di un fortissimo intervento che prevede una rambla, una ruota panoramica, chalet sul mare e naturalmente locali e spiagge.
Nel programma c'è anche un parco costiero con aree pubbliche e aree private attrezzate e una passeggiata con tanto di piste ciclabili e per la realizzazione degli stabilimenti balneari sarà utilizzato il dislivello già esistente tra la strada e la quota della spiaggia.
«La Costa Sud di Palermo è il paradigma del potenziale inespresso della città - spiegano gli architetti - Il Piano di utilizzo del Demanio marittimo è in corso di approvazione e può rappresentare una grande opportunità per ricondurre in questa parte di Palermo economia e investimenti».
Sono previsti anche locali con vista sul mare allestiti dentro strutture precarie removibili e una vera e propria piazza aperta anche alle piccole attività commerciali.
L'dea è rivoluzionaria e mettendola in pratica abbandono e sporcizia potrebbero definitivamente lasciare spazio agli stabilimenti, allo sport e a una giusta "movida". Per il momento è soltanto un progetto, ma l'ambizione e la volontà di far diventare tutto ciò in realtà non mancano.
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