Teatro Biondo, il bilancio è positivo: "Cambiare? Si può"

Sembra strano in un periodo di crisi nera riuscire a dare delle notizie positive, eppure ogni tanto capita. Così si accoglie piacevolmente la notizia della buona riuscita della stagione 2013/2014 del Teatro Biondo Stabile di Palermo, che si è chiusa con un bilancio davvero favorevole.

Le precedenti vicende del teatro sono note a tutti: la lenta agonia dello scorso anno aveva straziato i palermitani e fatto pensare che il Biondo fosse ormai ad un passo dalla chiusura. Invece, nel giro di un anno, le cose sono cambiate.

Il presidente Giovanni Puglisi, il direttore Roberto Alajmo e l'artista residente Emma Dante hanno stilato una lista delle attività e hanno fatto una comparazione con i risultati dello scorso anno, comparando i dati (visualizza la tabella) e le migliorie sono evidenti.

Nonostante il numero di messe in scena sia diminuito, il teatro Biondo ha visto il numero dei suoi abbonati triplicarsi e il numero complessivo dei suoi spettatori aumentare di oltre il 70%, grazie anche alle collaborazioni con altri enti - AddioPizzo, Medici Senza Frontiere - e ai laboratori per ragazzi.

Il Teatro ha attivato convenzioni con diversi soggetti che operano nel territorio, tra cui l'Accademia di Belle Arti di Palermo, l'Università degli Studi di Palermo, "Salvare Palermo", Anisa, Avis, Federalberghi, Centro Amazzone, Confcommercio, Confindustria e altre ancora.

Grazie a questa apertura alla città e al territorio, sul palco del Biondo si sono alternate decine di artisti, soprattutto palermitani, mentre in platea prendevano posto diverse migliaia di spettatori di tutte le età.

Per il futuro l'orizzonte sembra sgombro: per alcune produzioni già realizzate e per quelle in cantiere nei prossimi mesi del 2014, sono già via di definizione le tournèe, ed è previsto l'avvio, nel mese di settambre, del primo corso per attori della “Scuola dei mestieri dello spettacolo” diretta da Emma Dante.

«Cambiare si può, davvero! - ha dichiarato il presidente Giovanni Puglisi - Il Biondo l’ha dimostrato: in un anno ha riaperto le porte alla Città e al pluralismo artistico, ha triplicato le entrate dal suo pubblico, ha ospitato personalità eccellenti ed è ritornato in giro per l’Italia richiesto e applaudito».

«Difficilmente – dichiara inoltre il direttore Roberto Alajmo – si poteva immaginare di fare tanto, in così poco tempo, con risorse tanto risicate. Il Biondo e le persone che ci lavorano possono dire di essere orgogliosi di se stessi e del lavoro fatto finora. Sul domani non esistono certezze: ma i risultati di questa Stagione non possono essere cancellati ed entrano di diritto nella storia di questo teatro e della città di Palermo».