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Teatro delle Balate, la Stagione: “Provocazioni”

Testi da Ben Jelloun, Shakespeare, Santanelli, Collodi, Ruccello, Celine, Dostoevskij; in scena Peppe Lanzetta, Enzo Moscato, Giovanni Lindo Ferretti

Balarm
La redazione
  • 30 ottobre 2009

Senza dubbio ricca e originale la terza stagione proposta quest’anno dal Teatro delle Balate, che si inaugura venerdì 13 novembre e prosegue, con 17 spettacoli, fino a domenica 16 maggio. Agli spettacoli degli artisti provenienti da tutta Italia si aggiungono anche le nuove produzioni di Nina Lombardino e Dario Ferrari, attori e direttori artistici del Teatro delle Balate, che lanciano la nuova scuola/laboratorio gratuita. Diversi i protagonisti della nuova stagione teatrale alle Balate: attori e registi quali Peppe Lanzetta, Enzo Moscato, Giovanni Lindo Ferretti. Testi importanti tratti da grandi autori del passato e del presente quali Tahar Ben Jelloun, Shakespeare, Collodi, Celine, Dostoevskij e Freud. Vari concerti proporranno nuove sonorità.

Si inizia tra venerdì 13 e domenica 15 novembre con "Tradimenti" di e con Dario Ferrari e Nina Lombardino. Primo atto della trilogia sui “tradimenti” da cui prende il nome, riscrittura di “Anima e Corpo” effettuata in occasione della XXX ed. del Festival “Benevento Città Spettacolo”. Da venerdì 20 a domenica 22 novembre ecco "Barbarella ed altre lontananze" di Peppe Lanzetta con Beatrice Baino, regia di Peppe Lanzetta e Beatrice Baino. Lo spettacolo racconta ed interpreta storie di periferia, quella di Napoli, quella di un qualsiasi ghetto di metropoli moderna. Da venerdì 27 a domenica 29 novembre è in scena "Se non accade nulla" di Giacomo Fanfani con Rafael Porras. La vicenda, ambientata in Spagna all’inizio del 1900, ha come protagonista un uomo che cucina marmellata di arance nel retrobottega del suo negozio. Si parla di colori, di denaro, di solitudine, di ricerca di un riscatto impossibile.

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Venerdì 11 e sabato 12 dicembre è la volta di "Ritornanti" di Enzo Moscato con Enzo Moscato e Giuseppe Affinito junor. Ri-tornare, ri-percorrere, ri-sentire, ri-pronunciare. Del resto, nessuna parola gia’ detta andrebbe abbandonata mai, in teatro. Tra venerdì 15 e domenica 17 gennaio spazio alla musica con "Il deserto e la neve" eseguito da Elias Nardi Quartet. Il gruppo propone mescolanze popolari della vecchia europa con quelle del medio oriente, con l’insolito suono del Oud e della NikelHarpa, strumento quasi scomparso. Ancora musica tra venerdì 29 e domenica 31 gennaio "Scarafaggi/Beatles" di Giuseppe Moschella, con Giuseppe Moschella, Emanuela Mulè e la Cammelli Band (Diego Spitaleri, piano e arrangiamenti e Valeria Milazzo, voce). Stand-up comedy al vetriolo dove si ride del malessere di vivere, ironizzando sugli stereotipi e sui pregiudizi sociali che ruotano attorno alla sottocultura mafiosa, al consumismo dilagante, allo spreco e alle ingiustizie.

La mamma, presentata come ossessione, mania, comicità: da venerdì 19 a domenica 21 febbraio ecco "Mamma, piccole tragedie minimali" di Annibale Ruccello con Gianluca Cesale regia di Roberto Bonaventura. I quattro atti unici rappresentano uno dei vertici dell’opera drammatica di Ruccello. Sabato 27 febbraio data unica per "Lettere, ricordi, poesie... e pazzia" di e con Mario Galici & Kuccecce. Un percorso di vita, a ritroso nel tempo... dove l'espressione musicale incontra la recitazione. Domenica 28 febbraio: "Qui si vince o si perde" di e con Giana Guaiana: II guerra mondiale, dal deserto libico alla Valle del Belice. Un carteggio di lettere inedite alternate a canti del mediterraneo introduce all’intima microstoria di Giacomina e Giovanni, presi a modello del dramma affettivo che la guerra provoca in ogni dove.

Sabato 6 marzo spettacolo pomeridiano, ovvero alle ore 17 e ore 21.30 "Bella Gente d’Appennino" di e con Giovanni Lindo Ferretti. Uno spettacolo intenso, il seguito ideale di "Reduce", libro prima e spettacolo poi, ispirato dal ritorno a casa e dall'inevitabile riscoperta di se stesso; reduce come gli antenati andati in guerra anni prima e attesi per anni dalle loro donne; reduce come chi, dopo anni, si trova a fare i conti con il proprio rinnovato pensiero. Venerdì 12 domenica 14 marzo "Sogni da Tahar Ben Jelloun e da Freud" con Dario Ferrari e Nina Lombardino. Secondo atto della trilogia sui “tradimenti”. Il tradimento nei sogni ci mette di fronte all'estrema insicurezza che abita in noi, alla paura che quanto vediamo nelle immagini oniriche si realizzi, nutre i nostri mostri interiori: ansia, voglia di possesso, mancanza di autostima.

Da venerdì 26 a domenica 28 marzo ecco "Uscita di emergenza" di Manlio Santanelli con Francesco Fimiani e Carmine Califano, regia Carmine Califano. Due personalità opposte, un ex suggeritore di teatro ed un ex sacrestano, in un quartiere degradato e decadente, vivono la loro esistenza tra ricordi, illusioni e perversi giochi di un “massacro” necessario a sopravvivere in una sorta di autoreclusione. Tra venerdì 9 e domenica 11 aprile "O bu' osteria del Canale" da “Il viaggio al termine della notte” di Celine di e con Alessandro Cavoli. Un uomo è stato ucciso poche ore prima dalla sua amante. Bardamù, un dottore suo amico, racconta la storia della loro amicizia. Da venerdì 16 a domenica 18 aprile "Re Lear" di Shakespeare con Piero Sammataro regia di Elio Gimbo. Un’edizione "beckettiana" del capolavoro shakesperiano che terrà conto della lezione di Jan Kott e dei quaderni di regia di Peter Brook. In scena Piero Sammataro, storico attore Streheleriano a “giocare” uno dei ruoli più complessi del teatro di tutti i tempi.

Da venerdì 7 a domenica 9 maggio "Pinocchio Ready Made" di Collodi con Antonello Cassinotti. Una rilettura sintetica e musicale del testo collodiano, dal carattere fortemente teatrale in cui viene data voce a tutti i personaggi caratterizzandoli con sfumature timbriche e attitudine. Da venerdì a 14 domenica 16 maggio, terzo atto della trilogia sui tradimenti: "La mite di Fedor Dostoevskij". L'amore e l'impossibilità di rivelare i propri sentimenti, l'orgoglio, l'egoismo, il coraggio e l'umiltà... Uno straordinario esempio di introspezione psicologica, ma anche una radicale esposizione degli aspetti più profondi ed essenziali della vita stessa. Ancora in data da destinare: "Il viaggiatore work’n progress" da Johann Gottfried Seume, testi di Dario Ferrari e Volker Stegmann, Musiche di Mozart e Stegmann. In coproduzione con il Goethe Institut di Palermo.

I biglietti singoli costano 10 euro quello intero e 8 euro il ridotto (under 25 - residenti in provincia - over 60) mentre gli abbonamenti tra i 60 e i 90 a seconda dei turni. Tutti gli spettacoli iniziano alle ore 21, tranne “Bella gente d'Appennino” che prevede una doppia replica alle ore 17 e alle ore 21.30 (e che costa 20 euro in prevendita o 24 euro il giorno stesso dello spettacolo). Per informazioni e prenotazioni telefonare al numero 091.5071263 oppure al 320.9456937.

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