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Meglio un posto al sole che un posto fisso: come mollare Milano e vivere a Pantelleria

Le ragazze, ognuna con una carriera ben avviata, non ci hanno pensato due volte: con armi e bagagli, sono partite verso la selvaggia isola vulcanica che affaccia sulla Tunisia

  • 27 febbraio 2019

Patrizia Fusco e Alessandra Spina

La storia di Patrizia Fusco e Alessandra Spina è la storia di due ragazze che al posto fisso nella fredda Milano hanno preferito un posto al sole nella calda Sicilia, sull’isola di Pantelleria.

Da Milano a Pantelleria grazie ad una mail newsletter che pubblicizzava la possibilità dell’affidamento in gestione di un b&b sull’isola, rivolto a persone volenterose e coraggiose nel mettersi in gioco in questa attività.

Le ragazze, ognuna con una carriera ben avviata alle spalle, non ci hanno pensato su più di tanto e, con armi e bagagli, sono partite verso la selvaggia isola vulcanica che affaccia sulla Tunisia.

Patrizia Fusco, 36enne originaria della provincia di Caserta, era assistente di direzione in Mondadori, mentre Alessandra Spina, 40 anni milanese doc, lavorava come producer per Vanity Fair.

Ma la stabilità del posto fisso non le ha frenate dal prendere e partire, per ricominciare da zero puntando solo su loro stesse.
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«Nessuna delle due aveva mai preso in considerazione l’idea di trasferirsi a Pantelleria prima dell’arrivo nella casella di posta di Alessandra di quella mail - racconta Patrizia – ma è stato come respirare a pieni polmoni la libertà».

«La scelta del cambiamento non è stata dettata tanto da una nostra insoddisfazione di carriera, quanto invece dal nostro desiderio di voler impiegare, almeno per una volta nella vita, le nostre energie, le nostre risorse e le nostre competenze professionali solo a vantaggio di noi stesse e non più per gli altri».

Puntato il dito sulla cartina, Patrizia e Alessandra sono sbarcate sull’isola dopo solo un mese dall’averla visitata per la prima volta (per soli 2 giorni) e, fin da subito, si sono confrontate con una realtà radicalmente diversa rispetto a quella nella quale erano solite vivere.

«In solo mezz’ora di volo da Palermo siamo state catapultate in un luogo a metà tra la realtà e la favola - continua Patrizia - abbiamo smesso di guardare l’orologio e abbiamo totalmente perso la cognizione del tempo. Siamo arrivate in un posto in cui il vero lusso è regolare la propria giornata solo in base alle ore di sole restanti».

Dopo aver gestito un bed and breakfast a Pantelleria per due stagioni, le ragazze hanno deciso di intraprendere un viaggio per scoprire l’Italia lentamente. Hanno acquistato un camper usato e sono partite alla ricerca di nuove ideelavorando e scoprendo nuovi luoghi e tradizioni.

Per farlo si sono appoggiate al circuito del "Wwoof": World-Wide Opportunities on Organic Farms (Opportunità globali nelle fattorie biologiche) è un'organizzazione che mette in contatto le fattorie biologiche con chi voglia, viaggiando, offrire il proprio aiuto in cambio di vitto e alloggio

Ma la loro testa e il loro cuore non smettevano di pensare alla vita da isolane. Così, dopo sei mesi, sono tornate a Pantelleria, stavolta per mettere radici e, nel 2016, hanno creato il progetto Destino Pantelleria: un portale online che offre ai visitatori svariati servizi turistici che li accompagnano nel loro soggiorno pantesco, dal volo alla scelta del dammuso.

Nel progetto alle due ragazze si è aggiunta oggi un’altra amica, Claudia Mazzinghi. Insieme hanno messo su una piccola squadra imprenditoriale tutta al femminile: Patrizia si occupa della promozione e del marketing, Alessandra gestisce tutte le prenotazioni e Claudia è webmaster e addetta all’accoglienza.

«Non potevamo rinunciare a quella qualità della vita, alla qualità del buon cibo, a quel panorama mattutino e al calore siciliano - spiegano - Per noi lasciare Milano per trasferirci a Pantelleria non ha significato abbandonare o rinunciare alla possibilità di una carriera, ma al contrario creare una possibilità per noi stesse, investendo sulle nostre qualità personali e professionali».

«Che dire - conlcludono sicuramente rispetto a quando vivevamo a Milano le nostre risorse finanziarie non sono aumentate, anzi, ma oggi siamo certamente più soddisfatte».
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