Miccoli-Palermo, la storia d'amore continua: ora anche Diego con la maglia rosanero
Dopo le esperienze nelle squadre giovanili della Salernitana e della Sampdoria, il centrocampista diciassettenne sarà un nuovo giocatore della formazione Under 19

Diego Miccoli, figlio dell'ex capitano del Palermo Fabrizio
Il “figlio d’arte”, centrocampista classe 2008, sarà un nuovo giocatore della formazione Under 19 del Palermo. Dopo le esperienze che lo hanno visto con le maglie delle formazioni giovanili della Salernitana e della Sampdoria, Diego ha deciso di seguire le orme del padre vestendo la maglia del Palermo.
Non vi è però alcuna volontà di caricare sulle spalle del figlio il peso di un’eredità importante da parte di “Miccoli Senior”. “Mio figlio? Lasciamolo stare tranquillo” aveva dichiarato l’ex capitano rosanero durante l’esperienza di Diego nell’Under 17 della Sampdoria.
È pur vero, però, che vestire la maglia del Palermo con sulle spalle il cognome dell’uomo che ha fatto sognare l’intero capoluogo siciliano per anni ha tutt’altro peso e responsabilità.
Fabrizio Miccoli è sempre stata un’icona indelebile per tutti i tifosi rosanero. L’ex bomber che, prima di approdare a Palermo, ha vestito maglie importanti come quella della Fiorentina e della Juventus, si è sempre distinto sul rettangolo verde per le sue indimenticabili giocate.
L’ex capitano ha portato la fascia al braccio in quelle che sono state forse le stagioni calcistiche più indimenticabili del Palermo (ai tempi U.S. Città di Palermo). Quando i tifosi sognavano “una notte di stelle”, quando piazza di Spagna era inondata dai tifosi rosanero, quando sotto l’ex presidente Zamparini al Barbera è passata una serie sconfinata di talenti, Fabrizio Miccoli si è sempre dimostrato l’indiscusso leader della squadra.
Ancora oggi i tifosi lo ricordano con enorme affetto. Lo dimostra la recente accoglienza che ha ricevuto dal popolo rosanero al suo arrivo allo stadio per l’amichevole contro il Manchester City. Miccoli, in un bagno di folla nel tragitto verso i tornelli, è stato accolto tra gli immancabili cori che urlavano “C’è solo un capitano”.
L’eredità che Diego ha sulle spalle è sicuramente rilevante, ma è sempre questo il destino dei giocatori che portano dietro la schiena lo stesso cognome di chi, per una squadra o per un'altra, ha fatto sognare migliaia di tifosi.
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
GLI ARTICOLI PIÚ LETTI
-
SOCIAL E WEB
"Rispetto a Milano, qui è un'altra cosa": perché Achille Costacurta sceglie Mondello
-
ARTE E ARCHITETTURA
A Palermo ha già fatto la storia: chi è la prima presidente dell'Ordine degli Architetti