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Moli panoramici e parchi: il progetto (vincitore) stravolge la Palermo "lato mare"

Il parco lineare al Foro Italico, piste ciclabili e aree pedonali: ecco il progetto che ha vinto il concorso per riqualificare il waterfront. L'intervista all'architetto Cicala

Ferdinando Lo Monaco
Studente di Scienze della Comunicazione
  • 17 luglio 2025

Il waterfront di Palermo si appresta ad essere completamente rinnovato. Sono diverse le opere previste che ripenseranno completamente l’area dal porto al Foro Italico, tutte accomunate da un grande e ambizioso obiettivo comune: restituire il mare alla città.

Un concorso di idee progettuali per la sua riqualificazione era stato bandito nel settembre 2024 dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale, in collaborazione con il Comune di Palermo. Dopo diversi mesi è finalmente giunta l’approvazione della graduatoria definitiva, che ha visto spiccare al primo posto la “Cicala Associati”.

«La proposta vincitrice - riporta la nota della giuria - si stacca nettamente dalle altre per la capacità e chiarezza di risposta ai criteri di valutazione richiesti dal bando. È l'unica proposta che riesce a coniugare qualità progettuale e l'inserimento di nuovi servizi nel paesaggio, valorizzando la realtà storica dei luoghi e creando uno spazio collettivo di grande interesse».

Per comprendere al meglio come questo progetto rivoluzionerà il waterfront di Palermo abbiamo intervistato l’architetto Edoardo Cicala, leader del progetto e alla guida dello studio Cicala Associati.

L’architetto ha sottolineato che «il progetto nasce dalla consapevolezza che Palermo ha costruito col tempo un forte legame con l’acqua e il territorio costiero. Un legame che risale dall’epoca fenicia che poi è stato tristemente compromesso da quello che tutti noi conosciamo come il Sacco di Palermo. Ciò ha portato le spiagge e i porticcioli, un tempo vitali, oggetto di abbandono».

«A parer nostro – continua l’architetto Cicala – il litorale palermitano rappresenta una straordinaria opportunità di rinascita. Abbiamo visto altri esempi virtuosi che si stanno concretizzando sulla costa, e il nostro lavoro vuole anch’esso contribuire a risanare questa frattura storica ricreando un’interfaccia viva, accessibile e sostenibile tra la città e la costa».

Ma cosa si intende per restituire il mare ai cittadini? Secondo l’architetto «significa intervenire con una visione sistemica, capace di rigenerare il paesaggio, le infrastrutture, gli spazi pubblici e la memoria collettiva».

Andando nel dettaglio rispetto alla proposta progettuale, Cicala spiega come la proposta dello studio «si articola intorno a due concetti principali: il primo è la creazione di un continuum paesaggistico lungo tutto il waterfront e l’altro è l’adozione di condizioni progettuali e strategie ambientali avanzate».

Il progetto prevede la realizzazione di percorsi ciclopedonali, nuovi spazi urbani, parchi attrezzati e pontili panoramici. Il tutto, chiaramente, rendendo protagonista l’acqua.

«L’idea di protendersi verso il mare – sottolinea Cicala – nasce dalla volontà di regalare delle viste inedite alla città. I palermitani non hanno a oggi un rapporto con il proprio mare. Quindi, la scia che segue il nostro progetto verte molto sulla riappropriazione di questo legame. Vorremmo far sì che i palermitani, vedendo il proprio mare, provino la stessa sensazione di scoperta che proverebbe un turista che per la prima volta si approccia alla città di Palermo».

Seguendo la scia della serie di progetti portati avanti dall’Autorità Portuale, che Cicala definisce virtuosi, «abbiamo pensato con il nostro progetto di creare un continuum con questi progetti, legando perfettamente la zona che va dal Porto fino al Molo Trapezoidale, e che poi in futuro si amplierà alla costa Sud».

All’interno di questo spazio, sono numerose le aree attrezzate, i playground, gli spazi per eventi culturali, hub polifunzionali, luoghi di ristoro e spazi per bike sharing previsti. L’idea non è dunque di avere una distesa di verde fine a sé stessa, ma quella di farcire questa fascia di costa di servizi utili alla cittadinanza.

Un altro aspetto fondamentale è stato l’impiego delle analisi ambientali avanzate «che ha orientato le nostre scelte progettuali rispetto all’ombreggiamento e ai materiali utilizzati. Questo perché l’area, nonostante presenti già del verde, pecca nella presenza di zone di confort e di servizi. Dunque, l’idea non è di stravolgere ciò che è già presente, ma di integrare nuovi servizi».

Determinante anche la realizzazione del parco lineare lungo tutto il Foro Italico, che interrerà la strada ampliando l’area pedonale e andando ad eliminare la massiccia presenza di veicoli nella zona, che cederanno il passo invece alla linea tram in fase di progettazione (la futura linea F) che attraverserà il porto salendo fino a salire verso la stazione centrale.

Riguardo all’avvio del progetto invece, si dovrà ancora aspettare un po’. L’avvenuta pubblicazione della graduatoria segna certamente uno sviluppo significativo per il futuro del progetto.

Ancora però lo studio attende di avere un confronto con gli enti promotori del bando, ovvero l’Autorità portuale e il Comune di Palermo, per definire il cronoprogramma delle fasi successive. È auspicabile da parte nostra – conclude Cicala – di interfacciarci quanto prima con i vari enti in modo da restituire il prima possibile questo tratto di costa ai palermitani».

Al progetto hanno lavorato Edoardo Cicala, architetto fondatore di Cicala Associati, l'architetto Gioacchino Spallina, le designer Natalia Di Gangi e Laura Castelluccio, Daniel Mantilla (computational design expert) e Maurizio Sindona (architect visualizer).
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