Più grande, innovativo e green: il primo bus elettrico (da 12 metri) in giro per Palermo
Nel video di "Palermo InProgress" vi mostriamo come saranno i nuovi autobus elettrici di Amat che entreranno in servizio in città. I dettagli
Le immagini sono state pubblicate in anteprima da "Palermo in Progress", blog specializzato in tema di mobilità e trasporti.
Il bus che si vede nel video non è ancora in funzione e le immagini lo riprendono durante la fase di collaudo eseguito in giro per la città prima di tornare in deposito.
Si tratta di uno dei veicoli della nuova flotta elettrica di Amat, 125 mezzi in tutto, finanziati con fondi del Pnrr (88 milioni), di cui 35 sono stati già consegnati e immatricolati, mentre gli altri saranno consegnati nel corso del 2025 e comunque entro tempo massimo 2026.
I primi ad arrivare, come vi abbiamo raccontato in un precedente articolo, sono stati i mini-bus, mezzi più piccoli (tra i 7 e gli 8 metri di lunghezza). La restante parte in arrivo è invece di dimensioni maggiori, lunghi 12 metri, proprio come quello che vi mostriamo nel video.
Più capienti, hanno anche colori diversi rispetto a quelli tradizionali degli autobus Amat che siamo abituati a vedere circolare in città. Come si vede dalle immagini, al posto dell'arancione e blu, i nuovi veicoli sono perlopiù bianchi e neri.
«La prossima settimana è previsto l'arrivo di un altro lotto di autobus elettici - spiega il presidente di Amat Giuseppe Mistretta -. Al momento sono 11 i mini-bus elettrici in circolazione a Palermo. Per fare circolare anche gli altri fermi in deposito, più quelli che sono in arrivo nei prossimi giorni, aspettiamo l'attivazione delle altre colonnine di ricarica. Al momento quelle attive sono sufficienti per una decina di mezzi».
A occuparsi della realizzazione delle stazioni di ricarica è una società esterna, vincitrice di un avviso pubblico del Comune. «Spero che i lavori siano completati il prima possibile - sottolinea Mistretta - così da aumentare il numero di autobus su strada. La città ha bisogno di più bus, soprattutto a energia pulita».
Al momento sono 7 le colonnine di ricarica realizzate, 3 delle quali sono attive per le altre si attende l'allacciamento alla cabina primaria che consentirà di avere il necessario aumento di potenza da parte di Enel.
Come vi abbiamo spiegato in un nostro approfondimento, solo nel deposito Amat di via Roccazzo il progetto prevede 44 stazioni di ricarica (di cui 7 appunto realizzate).
Saranno realizzati due tipi di impianti: uno di ricarica lenta "overnight", ossia notturni, dove i bus possono ricaricarsi per sei ore a fine turno (solitamente appunto la notte). In via Roccazzo saranno 43 le colonnine di questo tipo. Ogni colonnina può caricare due mezzi, per un totale di 86 stalli di ricarica.
Il secondo impianto, tecnicamente chiamato "pantografo", invece è di ricarica veloce, sostanzialmente serve nei casi in cui un mezzo ha necessità di ricaricare durante le ore di servizio.
Altre due stazioni di ricarica saranno realizzate nei capolinea di piazzale John Lennon e piazzale Salerno (in zona stadio), dove sono previsiti due impianti di ricarica veloce e una stazione di ricarica alimentata in bassa tensione, con due prese di ricarica, a corrente continua.
A occuparsi della progettazione definitiva dell'opera è la Simpraxis. L’appalto integrato dei lavori è stato vinto e affidato, per l'esecuzione dei lavori, al Consorzio Stabile F2B; mentre la progettazione esecutiva è stata eseguita da un raggruppamento temporaneo di professionisti (composto dagli ingegneri Marco Trapanese e Giuseppe Bileddo, dagli architetti Massimiliano Pilato e Antonella Aiello, da Incico spa e Ingegna srl). Infine, il coordinamento esecutivo è affidato al geometra Salvo Pecoraro.
«I lavori procedono secondo cronoprogramma - fa sapere il geometra Salvo Pecoraro -. A giugno comiciano i lavori per le due stazioni in piazza Lennon e piazzale Salerno. Entro il 30 settembre tutte le colonnine di ricarica saranno pronte e funzionanti, comprese quelle del deposito di via Roccazzo».
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