"Prima volta" in Sicilia per Aurora: la comicità scomoda dell'attrice dei The Jackal
Unica tappa nell'Isola "Tutto scontato" è definito dalla stessa Leone «un monologo scomodo come un sedile Ryanair nelle file centrali». Ce ne parla in un'intervista
Aurora Leone
Sarà una «prima volta» in Sicilia per Aurora Leone, la comica, attrice e membro del gruppo comico (fondato a Napoli) The Jackal che arriva a Palermo venerdì 12 dicembre, al Cinema De Seta dei Cantieri Culturali alla Zisa, con il suo nuovo spettacolo, dal titolo “Tutto scontato”. «Sta andando bene – dice – , sono appena rientrata da Cagliari, prima volta in Sardegna, prima della mia prima volta in Sicilia. In queste tappe della tournée sto vedendo un pubblico nuovo e devo dire che è sempre bello perché è sempre un esperimento, sono tutti diversi ed è bello vedere come reagiscono allo spettacolo. Sono molto soddisfatta di come sta andando sinora e poi io chiaramente nel frattempo prendo coraggio e confidenza, spero vada sempre meglio».
"Tutto scontato" è definito dalla stessa Leone «un monologo scomodo come un sedile Ryanair nelle file centrali», a metà fra «il linguaggio di Ricky Gervais e quello di Sergio Mattarella», nato da una considerazione molto diffusa nel mondo della creatività e dello spettacolo, che cioè sia già stato tutto detto, tutto fatto, tutto raccontato. «È da questa premessa – dice la comica – che nasce anche il titolo dello spettacolo, cioè il punto è che sembra tutto già detto e quindi risulta già “tutto scontato”, oltre a un’importante manovra di marketing che fa sembrare lo spettacolo scontato anche economicamente parlando (ride, ndr)».
La prima volta su un palcoscenico Aurora Leone salì a 17 anni, e proprio con un monologo comico, «è stata la prima cosa che ho fatto nella mia vita, a Caserta, perché avevo tanta voglia di esprimermi parlando alle persone, una necessità che è nata un po’ dal mio percorso scolastico, in cui sono stata rappresentante d’istituto e mi piaceva parlare ai ragazzi, e un po’ dalla mia famiglia. Mio padre faceva spettacoli al teatro, monologhi, e quindi ho sempre pensato che fosse quella la maniera più incline a me per esprimermi. Non risultare banali è difficile, però secondo me l’obiettivo è risultare sinceri, cioè nel momento in cui io parlo di cose che conosco, cose della mia vista, oppure racconto storie che in primis piacciono a me, credo che quella sia la chiave per arrivare al pubblico senza sembrare l’imitazione di qualcos’altro».
Sul palco del Cinema De Seta sarà la sua prima volta in Sicilia con uno spettacolo, ma nell’Isola l’attrice e comica è già stata diverse volte: «L’ho fatta quasi tutta, però manco da un po’. L’ultima volta ci sono stata – racconta – che ero un po’ più piccola, però mi ricordo che fu una vacanza che mi folgorò, cioè, ci sono dei disegni risalenti a quand’ero piccola, dove ho disegnato l’acquario di Ortigia, sono stata a Palermo da turista, adesso è bello, è proprio una grande soddisfazione tornarci con il mio spettacolo, è proprio quello che sognavo, che mi auspicavo, cioè di poter ritrovare quei posti però parlando alle persone».
Classe ’99, originaria di Caserta, si sente comunque unita al capoluogo siciliano «da un Sud che ci collega. Forse su alcune parti dello spettacolo, in cui parlo anche di Napoli, di problematiche napoletane che poi diventano opportunità, forse su questo ci potremmo ritrovare. Diciamo che ovviamente, così come Napoli, anche Palermo e la Sicilia hanno una grande tradizione di comicità, quindi chiaramente in me c’è sempre un po’ di paura, però mi aspetto un pubblico caloroso».
Ma com’è fare monologhi dal taglio comico per una ragazza di 25 anni, in Italia, un Paese in cui esiste un divario tra uomo e donna in quasi tutti gli ambiti lavorativi? «Nel mio caso specifico – racconta la comica – il percorso è stato abbastanza naturale, se dovessi dirti se ho avuto difficoltà a farmi strada, no, non le ho avute, però è evidente che spesso mi imbatto in domande che mi vengono poste quando faccio uno spettacolo, quasi come se dovessi “giustificare” la mia attività comica, perché magari è più raro che lo faccia una donna. Mi imbatto in delle domande in cui degli uomini non s’imbatterebbero.
Ne parlo anche nello spettacolo. Poi credo che la cosa più giusta per me e per noi che facciamo un lavoro del genere è trasformare sempre queste cose in una risorsa, e quindi proprio nella parte iniziale del monologo, in cui lo presento, parlo di quelle strane domande che mi vengono poste, ad esempio: “Sarà uno spettacolo al femminile?”. Una domanda a cui non so trovare una risposta, no? Se posso spoilerarti una battuta dello spettacolo, dico “A volte vorrei rispondere come quel macellaio di quel famoso video… Ma io che c***o ne so, scusi?”. È proprio la premessa di questo spettacolo, e a quel punto dico “Sì, io farò uno spettacolo tutto al femminile, ma dico proprio le parole al femminile, cioè che io faccio la spettacola”».
Quella al Cinema De Seta è l’unica tappa in Sicilia per questa tournée per Aurora Leone, ma presto la comica dei The Jackal potrebbe ritornare nell’isola con nuove date: «Ho capito dai miei direct di Instagram che non basta fare Palermo, perché tutti quanti hanno scritto “Ma come solo a Palermo in Sicilia?”. Hanno ragione, la Sicilia è immensa, quindi diciamo che consideriamo questo un punto di partenza per poi, spero, un domani poter girare tutto il triangolo».
"Tutto scontato" è definito dalla stessa Leone «un monologo scomodo come un sedile Ryanair nelle file centrali», a metà fra «il linguaggio di Ricky Gervais e quello di Sergio Mattarella», nato da una considerazione molto diffusa nel mondo della creatività e dello spettacolo, che cioè sia già stato tutto detto, tutto fatto, tutto raccontato. «È da questa premessa – dice la comica – che nasce anche il titolo dello spettacolo, cioè il punto è che sembra tutto già detto e quindi risulta già “tutto scontato”, oltre a un’importante manovra di marketing che fa sembrare lo spettacolo scontato anche economicamente parlando (ride, ndr)».
La prima volta su un palcoscenico Aurora Leone salì a 17 anni, e proprio con un monologo comico, «è stata la prima cosa che ho fatto nella mia vita, a Caserta, perché avevo tanta voglia di esprimermi parlando alle persone, una necessità che è nata un po’ dal mio percorso scolastico, in cui sono stata rappresentante d’istituto e mi piaceva parlare ai ragazzi, e un po’ dalla mia famiglia. Mio padre faceva spettacoli al teatro, monologhi, e quindi ho sempre pensato che fosse quella la maniera più incline a me per esprimermi. Non risultare banali è difficile, però secondo me l’obiettivo è risultare sinceri, cioè nel momento in cui io parlo di cose che conosco, cose della mia vista, oppure racconto storie che in primis piacciono a me, credo che quella sia la chiave per arrivare al pubblico senza sembrare l’imitazione di qualcos’altro».
Sul palco del Cinema De Seta sarà la sua prima volta in Sicilia con uno spettacolo, ma nell’Isola l’attrice e comica è già stata diverse volte: «L’ho fatta quasi tutta, però manco da un po’. L’ultima volta ci sono stata – racconta – che ero un po’ più piccola, però mi ricordo che fu una vacanza che mi folgorò, cioè, ci sono dei disegni risalenti a quand’ero piccola, dove ho disegnato l’acquario di Ortigia, sono stata a Palermo da turista, adesso è bello, è proprio una grande soddisfazione tornarci con il mio spettacolo, è proprio quello che sognavo, che mi auspicavo, cioè di poter ritrovare quei posti però parlando alle persone».
Classe ’99, originaria di Caserta, si sente comunque unita al capoluogo siciliano «da un Sud che ci collega. Forse su alcune parti dello spettacolo, in cui parlo anche di Napoli, di problematiche napoletane che poi diventano opportunità, forse su questo ci potremmo ritrovare. Diciamo che ovviamente, così come Napoli, anche Palermo e la Sicilia hanno una grande tradizione di comicità, quindi chiaramente in me c’è sempre un po’ di paura, però mi aspetto un pubblico caloroso».
Ma com’è fare monologhi dal taglio comico per una ragazza di 25 anni, in Italia, un Paese in cui esiste un divario tra uomo e donna in quasi tutti gli ambiti lavorativi? «Nel mio caso specifico – racconta la comica – il percorso è stato abbastanza naturale, se dovessi dirti se ho avuto difficoltà a farmi strada, no, non le ho avute, però è evidente che spesso mi imbatto in domande che mi vengono poste quando faccio uno spettacolo, quasi come se dovessi “giustificare” la mia attività comica, perché magari è più raro che lo faccia una donna. Mi imbatto in delle domande in cui degli uomini non s’imbatterebbero.
Ne parlo anche nello spettacolo. Poi credo che la cosa più giusta per me e per noi che facciamo un lavoro del genere è trasformare sempre queste cose in una risorsa, e quindi proprio nella parte iniziale del monologo, in cui lo presento, parlo di quelle strane domande che mi vengono poste, ad esempio: “Sarà uno spettacolo al femminile?”. Una domanda a cui non so trovare una risposta, no? Se posso spoilerarti una battuta dello spettacolo, dico “A volte vorrei rispondere come quel macellaio di quel famoso video… Ma io che c***o ne so, scusi?”. È proprio la premessa di questo spettacolo, e a quel punto dico “Sì, io farò uno spettacolo tutto al femminile, ma dico proprio le parole al femminile, cioè che io faccio la spettacola”».
Quella al Cinema De Seta è l’unica tappa in Sicilia per questa tournée per Aurora Leone, ma presto la comica dei The Jackal potrebbe ritornare nell’isola con nuove date: «Ho capito dai miei direct di Instagram che non basta fare Palermo, perché tutti quanti hanno scritto “Ma come solo a Palermo in Sicilia?”. Hanno ragione, la Sicilia è immensa, quindi diciamo che consideriamo questo un punto di partenza per poi, spero, un domani poter girare tutto il triangolo».
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