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Quel bizzarro "torneo" del 1902 a Palermo: così si dilettavano i nobili della Belle Epoque

Un evento pittoresco che si è svolto durante l'epopea palermitana, nello sfarzoso andirivieni delle famiglie nobili e teste coronate d'Europa nel capoluogo regionale

Giovanna Gebbia
Esperta di turismo relazionale
  • 11 febbraio 2024

Il Parco della Favorita (foto di Terradamare)

Nel maggio del 1902 a Palermo si tenne un evento davvero bizzarro: un torneo storico in costume cavalleresco all'interno di quello che era il Real Parco della Favorita.

Ad organizzarlo e allestirlo fu niente di meno che la Croce Rossa Italiana con il patrocinio degli allora Sovrani d'Italia, il Re Umberto I e la regina Margherita. All'evento presenzieranno tutte le alte cariche cittadine, nonché l'alta nobiltà palermitana, la borghesia in ascesa e una folla di pubblico attratta dalla sontuosità e dalla eccezionalità di uno spettacolo così insolito e pomposo.

In realtà non era stato il primo episodio del genere: già nello stesso parco e sempre in maggio ma del 1897, ne era stato organizzato un altro per rievocare l'entrata di Pietro d'Aragona a Palermo del 1282.

Questo del 1902, appena alcuni anni successivi al primo, celebrava la visita di Don Giovanni d'Austria nella capitale siciliana, avvenuta il 10 febbraio 1572, dopo la grande battaglia di Lepanto, vinta contro la flotta turca.
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Per l'occasione la Croce Rossa Italiana allestiva il Torneo imperiale costituito da ben sessanta cavalieri, di cui molti a cavallo, divisi in tre squadre, tutt composte da militari, con al seguito cotanto di figuranti a piedi, portatori di insegne e scudieri che componevano uno scenario veramente d'effetto tanto per il numero, quanto per il dispendio in costumi d'epoca e attrezzature di scena.

Ma chi furono i baldanzosi interpreti di questo regale corteo!? Manco a farlo apposta a vestire i panni di nobili cavalieri e calarsi nella parte di valorosi combattenti in cappa e spada erano i giovani nobili rampolli della aristocratica alta società e, in qualche caso, anche i diretti discendenti degli antichi ordini cavallereschi.

Visto il rango - e la voglia di rispolverare un certo eroismo decadente del sangue blu - erano perfetti per il ruolo che interpretavano, in nome dei loro eroici antenati.

Durante l'epopea palermitana della belle époque, in una Città nella quale soggiornavano in uno sfarzoso andirivieni le più blasonate famiglie nobili e teste coronate d'Europa, questi pittoreschi eventi in costume insieme agli allegorici tableaux vivants e corsi dei fiori, formavano il carosello degli appuntamenti mondani organizzati dalla nobiltà palermitana e dalla ricca borghesia, in un gran "Can Can" festoso di opulenza.

In particolare erano di gran moda "i tableau vivant" la cui invenzione risale addirittura all'epoca greca ma è dal XV secolo che trovano spazio – sia in scene sacre che profane - ricostruendo anche in maniera maliziosa e sensuale immagini pittoriche attraverso l’immobilità corporea degli attori, a volte davvero poco vestiti o addirittura velati.

In una cronaca risalente al 1437, si racconta di un allestimento di scena che rappresentava la Passione di Cristo, messo in atto per l’accoglienza di Carlo VII a Parigi.

Tornando al torneo storico, in particolare questo evento si tenne in occasione della I Esposizione Agricola Siciliana che si tenne a Palermo dal 26 maggio 1902 fino al marzo del successivo 1903.

I Reali ed il loro seguito presenziavano il 28 maggio alla rappresentazione al parco della Favorita, restando in città fino il 30 maggio, dopo avere assistito ad un'imponente parata navale e avere partecipato ad una serata di gala, che si tenne nello scenario trionfale del Teatro Massimo.

A ricordo di questo evento rimane una splendida cartolina illustrata che ci mostra gli interpreti del corteo del Don Giovanni d'Austria e del suo seguito, mentre percorrono uno dei viali del Real Parco della Favorita, alle falde del Monte Pellegrino.

Una rara e insolita cartolina illustrata, edita nel 1902 dalla litografia G. Wenk & F. di Bologna, che riproduce un artistica e raffinata opera del pittore R. Spagnoli, e in quella occasione venne organizzata una mostra di cartoline illustrate che riscosse grande successo.
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