ITINERARI E LUOGHI
Rinasce Villa Alliata di Pietratagliata: nove suite di lusso e un giardino aperto alla città
Sono terminati i lavori di restauro di una delle ville storiche più belle di Palermo che, dall'1 marzo viene restituita alla città come albergo di lusso (e non solo)
Villa Alliata di Pietratagliata (foto di Salvo Caruso)
Parliamo di Villa Alliata di Pietratagliata, la meravigliosa dimora neogotica di fine Ottocento che si affaccia su via Serradifalco e in cui visse fino al 1979 il famoso "principe mago" o "mago nero" - Raniero Alliata di Pietratagliata - di cui vi abbiamo raccontato la vera storia.
I lavori di restauro, iniziati nell'ottobre del 2020, si sono conclusi e adesso la prestigiosa villa (o almeno una sua parte) diventa una residenza alberghiera di lusso, aperta alla città così come voluto dal proprietario: l'imprenditore Giovanni Sammaritano che l'ha acquistata all'asta nel 2018 per un importo complessivo di 590 mila euro.
La data da segnare è quella dell'1 marzo - giorno in cui il servizio alberghiero e la SPA aprono ufficialmente le loro porte a tutti coloro che desiderano trascorrere un soggiorno di lusso in uno degli edifici di maggior pregio della città: un vero e proprio castello neogotico simbolo della Palermo di un tempo.
A salvare la villa dal degrado è stato l'intervento del Fai che agli inizi del Duemila l'ha inserita tra i "Luoghi del Cuore" affidandola alla cura dei palermitani che volevano salvarla dandole la nuova vita che merita.
Come accennato prima, la parte fruibile e aperta ai cittadini saranno un'ala del palazzo - dove prima c'era la serra, che sarà destinata a sala da tè - e il giardino, dove sono stati piantati nuovi alberi e dove è stato ripristinato anche l'antico laghetto.
Le visite guidate all'interno della villa saranno organizzate una volta al mese, a partire da marzo (il calendario è in via di definizione), sempre sotto l'alta sorveglianza della Soprintendenza ai Beni culturali di Palermo
I lavori di restauro sono stati commissionati dalla Rafim srl e affidati all'architetto Filippo Dattolo e all'ingegnere Antonio Piccione, sotto l'alta sorveglianza della Soprintendenza ai Beni culturali di Palermo e con il supporto della dirigente Angiolina Ganazzoli.
A guidare i lavori sono le imprese Progeco di Marineo e la Kermes di Ragusa che, passo dopo passo, hanno lavorato per recuperare l'antico splendore di questi spazi dimenticati.
Sono stati ripristinati entrambi gli ingressi alla villa: si entra quindi sia da via Serradifalco, che in origine era in realtà il retro, e l'ingresso di via Sirtori, alle sue spalle.
Il restauro di tipo filologico e in parte conservativo ha riguardato l'intera villa, di quasi duemila metri quadrati, incluso il giardino.
«Tutto ciò che potevamo recuperare è stato recuperato - spiega l'architetto Dattolo che ha seguito i lavori di restauro -: dai tetti affrescati alle porzioni di pavimenti che abbiamo integrato con il parquet».
Il piano terra, di circa 600 metri quadrati, è stato suddiviso in 4 ambienti: l'area di ingresso comune con due sale principali centrali; un'area bar con una saletta conferenze e un ufficio di gestione, un'area dedicata al ristorante e alle cucine.
E persino una chiesa che è stata mantenuta nella posizione originaria, con ingresso diretto dalla corte centrale.
Oltre l’ingresso della cappella privata (spogliata di tutto), nella corte interna spiccano il bow-window al primo piano, risultato della trasformazione del ballatoio dello scalone barocco eliminato dall’architetto e sul quale poggia il balcone del secondo piano e con lo splendido portale sormontato dallo stemma degli Alliata.
Il primo piano è destinato esclusivamente all'attività alberghiera per un totale di 9 camere da letto e un'area comune con due sale principali centrali.
Al secondo piano troviamo una terrezzo di circa 90 metri quadrai e sarà destinato esclusivamente al ricevimento per gli eventi, per un totale di 120 posti a sedere.
Al terzo piano, composto da circa 190 metri quadrati di terrazzo, si accede sia tramite le scale che tramite l'ascensore ed è stato abbellito da piante in vasi ornamentali ed elementi di elegante arredo da esterno quali comode sedute e panchine».
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