SANITÀ
Sciopero dei laboratori di analisi in Sicilia, quali sono i nuovi orari in ospedali e Asp
L'assessorato alla Salute ha chiesto alle strutture pubbliche che venga disposta «con immediatezza, una rimodulazione delle attività di laboratorio»
Un laboratorio d'analisi (foto Pixbay)
Protesta, rivolta alla Regione, per la rimodulazione del budget destinato ai rimborsi delle prestazioni eseguite dai privati convenzionati.
Si prospettano difficoltà e disagi, quindi, per chi in questi giorni deve effettuare analisi ed esami in strutture private. In vista dello sciopero, la Regione è corsa ai ripari potenziando le prestazioni pubbliche con l'intento di limitare i disagi ai cittadini.
In particolare, l'assessorato alla Salute ha chiesto a ospedali e strutture pubbliche che venga disposta «con immediatezza, una rimodulazione delle attività di laboratorio, ampliando le agende e garantendo dalle 8.00 alle 20.00, le attività di accettazione, pagamento, prelievo, analisi e refertazione». Inoltre, ha invitato le strutture a massimizzare gli spazi destinati all’accoglienza dei cittadini «per far fronte all’inevitabile incremento di afflusso che interesserà tutte le strutture pubbliche».
Infine, la Regione prevede di lavorare concretamente con gli enti e le aziende del servizio sanitario regionale a «un piano di potenziamento dell'offerta specialistica pubblica, attraverso la riorganizzazione delle risorse presenti e la rimodulazione dei percorsi e degli orari di fruizione del servizio».
I toni fra Regione e laboratori privati si fanno accesi. A poco è valso l'incontro tra le parti, convocato dall'assessore regionale Giovanna Volo, per avviare un tavolo tecnico e tentate di evitare lo sciopero, che invece alla fine c'è stato.
«Senza una vera programmazione del fabbisogno sanitario non può esserci alcun dietrofront sullo sciopero», aveva detto dopo l'incontro Pietro Miraglia, presidente dell'Ordine dei biologi della Sicilia e leader regionale di Federbiologi SnaBilp, l'organizzazione sindacale dei biologi titolari di laboratori di analisi cliniche.
«Non abbiamo avuto alcuna risposta concreta - prosegue - circa le richieste da noi avanzate di finanziare tutte le prestazioni erogate, ormai da anni, in extra budget e senza alcuna remunerazione, dai nostri centri».
Ma c'è anche chi a poche ore dallo sciopero decide di non aderire. È il caso di Cidec Federazione Sanità e Federlab Italia. «Le circa 100 strutture ambulatoriali nostre associate hanno deciso di sospendere lo stato di agitazione» hanno annunciato, in una nota congiunta, Elisa Interlandi e Gennaro Lamberti, rispettivamente presidenti di Cidec Federazione Sanità e Federlab Italia (di cui Cidec è parte attiva e integrante).
«Nei giorni scorsi - spiegano- le associazioni sono state ricevute dall’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo alla quale è stato ribadito quanto sia difficile continuare a mandare avanti le nostre strutture operando in extra budget e senza alcuna remunerazione. Il che, anche a fronte di tariffe bloccate da 27 anni, significa doverci rimettere ogni mese, di sana pianta».
«Pur ribadendo, all’esponente del governo isolano, le enormi criticità in cui si dibatte il settore (al momento ancora irrisolte), in segno di disponibilità nei suoi confronti ma anche per consentire, da parte della Regione siciliana, l’auspicata formulazione di una proposta concreta che superi lo stallo attuale- concludono- abbiamo deciso di sospendere lo stato di agitazione e di non partecipare allo sciopero indetto dalle altre sigle dal 21 al 24 febbraio prossimi».
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