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Se Catania dice "no" ai Clochard: il sindaco vieta gli accampamenti in centro storico
L'idea è di "restituire decoro" alla città di Catania: il nuovo sindaco Pogliese, firma un'ordinanza contro chi bivacca, chi beve alcolici lontano dai locali e chi vandalizza
E queste aree sono: Piazza Giovanni XXII, corso Sicilia, piazza della Repubblica, l’area delimitata dalle vie Ventimiglia e Calì -Umberto - Etnea – Cardinale Dusmet, piazza Duomo, via V Aprile, via Crociferi, piazza Dante, piazza Federico di Svevia, piazza Palestro, Giardina Bellini, piazza S. Maria di Gesù, viale Regina Margherita, viale XX Settembre, piazza Giovanni Verga, corso Italia, piazza Europa, piazza S. Maria della Guardia, via Giacomo Leopardi, piazza Corsica, piazza Ludovico Ariosto e via Gabriele D‘Annunzio.
A Palazzo degli Elefanti si lavora con l'intento di contrastare il fenomeno in centro storico all'indomani di diverse segnalazioni e proteste dei cittadini che denunciano l’aumento di clochard e vagabondi accampati in città.
Il punto saliente dell’ordinanza è restituire decoro alla città, che si prepara ad accogliere i più consistenti flussi turistici dell’estate.
Un altro comma è dedicato all’estetica dei monumenti e dei luoghi pubblici: saranno sanzionati i possessori di strumenti di deturpazione o chi viene colto in flagrante mentre deturpa o vandalizza.
L’ordinanza punirà anche chi consumerà alcolici oltre gli spazi circostanti i vari locali, specialmente chi è solito radunarsi, con relativo consumo di bevande alcoliche su piazze e strade.
Il provvedimento dovrebbe estendersi fino al 31 dicembre e per garantirne l’osservanza saranno chiamate tutte le forze dell’ordine cittadine. Per i trasgressori sono previste multe tra i 50 e i 300 euro.
"La città di Catania - si legge sull'ordinanza - negli ultimi anni, ha avuto un forte aumento della presenza turistica. L'area del centro storico è quella che, più delle altre, richiama l'interesse dei visitatori, attratti dal pregio storico dei monumenti, dall'architettura barocca delle chiese e dei palazzi, patrimonio dell’Unesco, dai percorsi enogastronomici, dai mercati storici cittadini".
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