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Se lo trovi è un buon segno: chi è il Fratino, che ci dice come stanno le spiagge siciliane

È famoso per il fatto che depone le uova direttamente sulla sabbia, senza alcuna copertura. Avvistare un suo nido significa che ci troviamo in un ambiente in salute

Aurelio Sanguinetti
Esperto di scienze naturali
  • 4 giugno 2023

Un esemplare di uccello Fratino

Con l’arrivo della bella stagione, sono molte le persone che decidono di passare le giornate all’aperto o di dirigersi verso la spiaggia più vicina, per godersi il bel tempo e il tepore del Sole.

Fra tutti gli ombrelli però che presto verranno montati fra le dune di sabbia della nostra isola, bisogna stare attenti a non disturbare la fauna che proprio in queste settimane sta raggiungendo le varie spiagge, con l’obiettivo di riprodursi, deporre ed eventualmente covare le uova.

Un fenomeno ciclico che per quanto meraviglioso è molto vulnerabile ed è per questo se molte associazioni ambientaliste, come Legambiente e la Lipu, proprio in questo periodo stanno perpetrando le loro campagne a sostegno della cosiddetta fauna dunale.

Tra le specie più riconoscibili che è possibile osservare sulle nostre spiagge abbiamo per esempio il Fratino (Charadrius alexandrinus), un uccello limicolo che fra la fine della Primavera e l’inizio dell’Estate colonizza particolarmente gli ambienti umidi, per nutrirsi di insetti e covare le uova.
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Un tempo il fratino era uno degli uccelli marini più comuni dell’intero bacino del Mediterraneo, ma a causa proprio dell’esplosione turistica che ha coinvolto buona parte delle comunità marinare, la sua popolazione ha subito un crollo vertiginoso, che ha spinto diversi esperti internazionali a richiedere alle autorità locali nell’incrementare il numero di riserve nei pressi delle grandi spiagge e di tutelare la specie, con ogni mezzo possibile.

Per rendere infatti le spiagge "attrezzate", molti imprenditori hanno voluto cambiare la fisionomia stessa di buona parte delle spiagge mediterranee e la Sicilia non fa eccezione.

Dove un tempo si trovavano folte popolazioni di fratini, come nella spiaggia che percorre la costa fra Isola delle femmine e Capaci, oggi la spiaggia è stata "riadattata" per garantire il turismo locale e le grandi dune che un tempo permettevano agli uccelli di nidificare oggi sono scomparse. Questo però non esclude che non sia possibile osservare un fratino in una delle spiagge trafficate della Sicilia.

Anzi. Il contrario.

Per quanto infatti questi uccelli siano particolarmente timidi e sono famosi per deporre le loro uova letteralmente sulla sabbia, senza alcuna tipologia di copertura, i fratini non disdegnano gli snack che gli esseri umani si lasciano dietro, una volta allontanatisi dalla spiaggia.

Ed è per questo che sempre più frequentemente è possibile trovarli nei pressi delle cabine, nel tentativo di razzolare qualche prelibatezza e in generale del cibo abbandonato, magari dopo una delle classiche serate di festa che contraddistinguono le lunghe notti dell’estate.

Quando perciò siete intenzionati ad avvicinarvi ad una spiaggia, in particolar modo se non è gestita e presenta un po' di vegetazione attorno, come nei pressi di Torre salsa o della foce del Fiume Platani, state bene attenti a dove poggiate i piedi.

Proteste infatti inavvertitamente schiacciare un nido di Fratino, la cui specie vi ricordo è protetta ed è sintomo della buona qualità della natura che vi circonda.

Proprio per questa difficoltà logistica, di potersi ritrovare molteplici nidi di fratino fra i piedi, non a caso diverse spiagge inserite in contesti di protezione ambientale hanno cominciato a vietare l’uso di sedie a sdraio e di ombrelli, proprio per ridurre il rischio di impattare sulla specie ed alterare direttamente la condizione naturale del luogo che ci sta ospitando.

I turisti non sono tuttavia le uniche persone che devono stare attenti, quando attraversano le spiagge siciliane.

Anche gli stessi volontari e gli ambientalisti devono stare particolarmente guardinghi quando compiono per esempio attività di riqualificazione ambientale.

Un caso esemplare è la raccolta del beach litter, ovvero dell’immondizia e della plastica spiaggiata che giace inerte sulle sabbie di molteplici coste italiane. In questo caso infatti i volontari che ripuliscono la sabbia dai detriti devono fare particolare attenzione che sotto alcuni cumuli di immondizia non ci siano proprio i nidi dei fratini.

Essi talvolta per proteggersi dal vento nidificano proprio nei pressi dei detriti più grossi, anche solo per nascondersi ulteriormente dagli eventuali predatori.

La situazione è talmente complicata in determinate spiagge, per via del grosso numero di nidi e per l’accumulo dei detriti, che tal volta gli esperti sconsigliano addirittura di effettuare le raccolte di beach litter durante la primavera e l’estate, se non tramite il contributo di personale specializzato che ha appreso un modo specifico per muoversi in un contesto così ricco di vita, in cui ad ogni dieci metri ci potrebbe essere almeno un nido di fratino nascosto.

Se avete dunque in mente di effettuare una raccolta del beach litter durante queste settimane, ma non sapete come fare, non preoccupatevi.

Basta individuare l’associazione ambientalista più vicina a voi per organizzare l’incontro. L’associazione infatti vi dovrebbe in teoria fornire di tutte le informazioni più importanti e aiutarvi nella vostra raccolta, inviandovi degli esperti nell’identificazione dei vari rifiuti.

Gli stessi inoltre possono insegnarvi anche come muoversi in contesti dove è possibile incrociare della fauna. Ricordatevi inoltre che in teoria è sempre meglio effettuare la raccolta del beach litter prima del periodo di nidificazione delle specie e che bisogna limitare le attività di pulizia delle spiagge all’area più vicina al mare.

Spingervi oltre infatti potrebbe essere pericoloso, oltre che dannoso, ed è meglio che lasciate in quel caso il lavoro agli esperti naturalisti.

Quando invece siete sul posto, ricordatevi di non spostarvi in gruppo e di guardare con attenzione la spiaggia: le uova degli uccelli marini sono infatti di solito deposte in una piccola buca, senza nido, e hanno una colorazione mimetica. È davvero difficile riuscire ad individuarli in tempo. Tenete infine i cani al guinzaglio, anche se sarebbe meglio limitare la loro presenza in spiaggia, legandoli temporaneamente vicino a voi, in un punto all’ombra dove possiate vederli.

I cani infatti, attratti dalle uova, potrebbero devastare molti più nidi di quanto possiate realmente rendervi conto e qualora vedeste delle uova o dei fratini (adulti o pulcini) allontanatevi subito per non arrecare disturbo e segnalate agli esperti la loro presenza.

Per quanto riguarda invece la biologia del fratino, la ricerca ha ormai confermato che a partire dalla fine di aprile la specie depone da 1 a circa 4 uova e che le uova si schiudono dopo 30 giorni.

Qualora il primo nido non vada a buon fine, una coppia può spingersi anche a compiere un secondo tentativo, a partire dal mese di luglio, ed è per questo motivo se spesso possiamo visitare delle spiagge in estate inoltrata in cui è possibile notare sia nidi colmi di pulcini batuffolosi che nidi ancora con delle uova.

La convivenza di molteplici coppie di fratino non reca invece nessun disturbo per lo sviluppo dei pulcini e anzi è visto come un fattore positivo, visto il decremento demografica che ha coinvolto la specie in questi ultimi anni.
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