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"Sfratta" i suoi fantasmi e apre alle visite: così la villa di Mondello non è più stregata

Per anni oggetto di leggende e dicerie, adesso villa Di Fazio rinasce e, dopo il restauro, è pronta a ospitare piccoli eventi culturali, come mostre e visite guidate

Balarm
La redazione
  • 30 agosto 2022

Villa Di Fazio a Mondello

Per anni è stata oggetto di leggende, racconti e dicerie. Per i ragazzini degli anni Novanta passare con lo scooter davanti al suo ingresso era un gesto di coraggio e spavalderia. Chi raccontava di sentire rumori strani, urla o aver visto delle strane ombre. Sulla famosa villa stregata di Mondello, a Palermo, di storie ne sono state raccontate (e inventate) tante. Qualcuna di queste è anche riuscita a guadagnarsi una certa credibilità (ma mai dimostrata da prove concrete) e passando di bocca in bocca è diventata leggenda.

Come il caso dell'aggressione subita da un gruppo di operai che stavano lavorando alla ristrutturazione della villa, che sarebbero rotolati giù per le scale mentre lavoravano o quella riportata da due carabinieri che sarebbero stati bastonati da forze invisibili. Ma c'è anche chi avrebbe visto un'anziana signora sorridente che invita i passanti a entrare.

Non c'è leggenda che non nasca da una storia d'amore finita male. Così, c'è chi sostiene che le strane presenze sarebbero le anime di una coppia di amanti, ostacolati dal padre di lei, e morti suicidi all'interno. Di quanto raccontato finora, però, non c'è prova. Quello che è certo invece è che per anni la villa ha subìto le conseguenze di queste dicerie dovendo fare i conti con una fama infausta. Adesso, però, è in atto un'operazione di restyling (non solo strutturale) per ridare giusta dignità a un immobile che è un gioiellino architettonico.
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Così la proprietaria, l'architetto Rosa Maria Di Benedetto, che l'ha ereditato da uno zio, l'ha completamente restaurata e ha deciso di renderla fruibile al pubblico per piccoli eventi culturali. Insomma, un modo per sfatare certe (brutte) leggende. «È ora di finirla con queste storie - dice in un'intervista a Repubblica Palermo -. Ne ho sentite di tutti i colori, ma posso garantire che qui gli unici abitanti siamo noi».

Altro falso mito da sfatare: non è vero che la villa, fatta costruire dai fratelli Di Fazio negli anni Quaranta del secolo scorso, è stata sempre disabitata. «Per un periodo è stata affittata alla Olivetti che la utilizzò come circolo ricreativo - racconta ancora al quotidiano -, poi abitata da due sorelle tedesche e successivamente acquistata da mio zio negli anni Settanta, in realtà non è mai stata disabitata, tranne nel periodo in cui sono iniziati i lavori di restauro».

Adesso però sembra che il suo destino stia per cambiare e così spera l'architetto che ha avviato un'importante opera di restauro che riporta la villa al suo originario splendore.
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