SPORT

HomeNewsAttualitàSport

Sicilia da record nel padel: la classifica delle regioni per club e campi, ecco perché piace

Da semplice gioco a sport vero e proprio. Il presidente della federazione: "Cresce il numero dei praticanti e dei giovani di talento". Chi sono le 4 promesse siciliane

Luca La Mantia
Giornalista professionista
  • 15 giugno 2025

Per alcuni è uno sport a tutti gli effetti, per altri semplicemente un gioco. Etichette a parte, il padel ha conquistato più di una generazione, è un hobby sempre più diffuso e in Sicilia sforna numeri su cui in pochi avrebbero scommesso fino a pochi anni fa.

L'Isola infatti è al terzo posto in Italia per numero di club e campi. Il dato arriva dal centro studi della International Padel Federation, secondo cui in Italia ci sono 10.017 strutture. Fa meglio soltanto la Spagna che ne ha 17mila.

Nella crescita generale brilla la stella della Sicilia. «È un boom che registriamo da alcuni anni - commenta Giorgio Giordano, presidente del comitato regionale Fitp, la federazione tennis e padel -. La Sicilia cresce, non solo nel numero di impianti ma anche in quello degli atleti praticanti».

La regione con i numeri più alti è il Lazio con 605 club e 2014 campi. Sul podio anche la Lombardia con 441 e 1409 campi e appunto la Sicilia con 337 club e 822 campi.

I dati, dunque, parlano chiaro. «Nel 2020 - continua Giordano - in Sicilia avevamo 220 società affiliate, ora 337. Molte di queste sono esclusivamente di padel. Il successo riguarda anche i più giovani, basti pensare che le scuole sono tutte sold out».

Le ragioni della crescita? Secondo Giordano il segreto sta soprattutto nella «facilità del gioco. Iniziare a giocare a padel è molto più semplice che approcciarsi al tennis. La racchetta è più piccola, la pallina ha una pressione interna inferiore».

Poi scherza: «I principianti del tennis possono aspettare mesi prima di riuscire a colpire una palla. Nel padel, invece, non c'è nemmeno la battuta, che è un colpo difficile da imparare».

E i costi per chi vuole cominciare? «Non sono alti come una volta - continua Giordano -. E vale anche per il tennis, che ultimamente sta vivendo un momento di rinascita grazie all'effetto Sinner e agli ottimi risultati degli altri giocatori e delle giocatrici italiani».

E spiega: «In passato il tennis era considerato sport elitario per i suoi costi, oggi accedere ad una scuola di tennis è come iscriversi ad una scuola calcio. La federazione e i circoli affiliati cercano comunque di agevolare soprattutto le famiglie meno abbienti. Ci sono voucher e altre iniziative per le famiglie».

Stessa cosa per il padel. Che da semplice gioco sta crescendo anche in campo agonistico. «Dal punto di vista qualitativo la Sicilia ha fatto passi da gigante e oggi è molto presente in ogni rappresentativa».

Su chi puntare? Giordano fa i nomi. «Le nostre promesse in campo maschile sono Flavio Abbate di Siracusa, che ha vinto già diversi titoli internazionali ed è nei primi 100 della classifica mondiale, e Matteo Platania di Agrigento che si allena a Roma.

«Ma oltre a loro ci sono tanti ragazzini di altissimo livello, almeno 15, convocati spesso nei raduni». In campo femminile Giordano scommette su Giorgia Di Paola di Agrigento e Aurora Buscaino di Trapani.
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÚ LETTI