TRADIZIONI
Sono buoni da fare paura: le "ossa di morto", i biscotti spaventosi della festa siciliana
La preparazione per questa bontà della tradizione siciliana, è lunga, dura circa tre giorni, ma ne vale la pena. Sono una gioia per il palato e per il cuore in quel giorno in cui ricordiamo i nostri morti
I biscotti ossa di morto (foto Fb di Colazione siciliana)
La festa dei morti in Sicilia non ha niente a che vedere con stregoneria, mascheramenti e scherzetti, ma da sempre ha accompagnato i bambini affinché ricordassero serenamente e con gioia chi non c'è più.
La commemorazione dei morti, ricorrenza celebrata dalla chiesa il 2 novembre, in Sicilia è una festa. È una festa perché si dice che, nella notte tra l'uno e il due di novembre, i defunti portino doni ai bambini. La tradizione oggi è meno sentita, ma chi l'ha vissuta davvero si ricorderà della trepidante attesa di quella notte in cui si aspettava il giocattolo desiderato o i dolci tipici del periodo, come pupi di zucchero o ''pupaccena'', ''frutta martorana'', frutta secca, melograni, fichi secchi, castagne,
cioccolatini, caramelle e ''ossa di morto''.
Ancor di più si aspettava di rivedere il caro nonno, che era come un altro papà, quello più disponibile, o la nonna, la mamma che cucinava meglio e che non diceva mai di no. Oppure la zia con cui andavamo alle giostre e che ci regalava chili e chili di caramelle che un giorno avremmo pagato con i brufoli adolescenziali, ma ancora eravamo ignari di tutto, quindi ingurgitavamo allegramente quintali di zucchero.
Quant'è bella l'infanzia! A parte i ricordi apocalittici legati ai dolcetti donati da nonni e zii, la festa dei morti è piena di
significato e sentimento, come poche altre feste. Solitamente il dono veniva nascosto e il bambino doveva anche fare una sorta di caccia al tesoro per trovarlo. La mattina del 2 ci si svegliava presto e la caccia era aperta. Insomma, tra catacombe sparse ovunque per l'isola e defunti che portano doni, in Sicilia si vive in modo originale persino l'incontro con la Signora Morte.
E adesso parliamo – per rimanere in tema di dolciumi - dei biscotti ''ossa di morto''. I biscotti sono diffusi in tutta la Sicilia e, a seconda del luogo in cui vengono fatti, assumono nomi differenti ma la forma uguale. In alcuni posti sono chiamati ''mustazzoli'', in altri luoghi ''scardellini'' o ''paste di Garofano'' e infine ''ossa di morto'', proprio in riferimento alla forma e alla consistenza croccante.
Sono biscotti costituiti da una base più scura e morbida sormontata da una parte più croccante e chiara. Anche se non sembrerebbe, si ottengono con un unico impasto a base di acqua, farina,zucchero e spezie varie, solitamente cannella e chiodi di garofano. Le componenti dell'impasto si separano durante la cottura.
Il procedimento di preparazione è lungo: l'impasto si lascia seccare per almeno tre giorni (quindi dovete pensarci per tempo!) finché la superficie non sia completamente asciutta. Questa è la parte più chiara che rimane croccante durante la cottura in forno, invece la parte interna, umida, si scioglie e diventa più morbida e caramellata.
I biscotti hanno un sapore molto particolare, che viene dato dall'incontro tra la cannella e i chiodi di garofano e dalla consistenza croccante ma al tempo stesso friabile. La preparazione a base di farina, zucchero e chiodi di garofano è chiamata anche ''pasta garofanata''.
Dopo questa immersione nella tradizione siciliana, che abbraccia la gastronomia e la religione, non ci resta che provare a realizzare i biscotti o aspettare, come si faceva da bambini, che i nostri cari defunti ce li regalino.
La ricetta
Ingredienti:
800 gr di zucchero
460 gr di farina 00
200 ml di acqua
2 cucchiai di chiodi di garofano
1 cucchiaio e mezzo di cannella
Preparazione
Iniziate la preparazione delle vostre ossa di morto versando l'acqua, lo zucchero, i chiodi di garofano all'interno di una pentola. Mettete sul fuoco fino a quando lo zucchero di scioglierà del tutto.
All'interno di una ciotola versate la farina e la cannella e, con l'aiuto di un colino, filtrate lo sciroppo che avrete appena tolto dal gas. Iniziate a mescolare il tutto e lasciate raffreddare per circa 5 minuti.
Passato il tempo necessario, prendete il composto e iniziatelo a lavorare con le mani su una spianatoia leggermente infarinata. Formate dei cilindretti grossi circa 3 cm e ricavate da quest'ultimi dei bastoncini di circa 3/4 cm.
Appiattite ogni bastoncino con una forchetta e posizionateli su una teglia rivestita da carta forno.
Lasciate rassodare le vostre ossa di morto per 3 giorni in un luogo caldo coperti da carta forno. Passati i 3 giorni le vostra ossa di morto dovranno risultare bianche e dure.
Cuocete in forno preriscaldato per circa 15 minuti a 180°C. Una volta pronte tirate fuori.
Adesso le vostre ossa di morto saranno pronte per essere servite e mangiate. Buon appetito!
La commemorazione dei morti, ricorrenza celebrata dalla chiesa il 2 novembre, in Sicilia è una festa. È una festa perché si dice che, nella notte tra l'uno e il due di novembre, i defunti portino doni ai bambini. La tradizione oggi è meno sentita, ma chi l'ha vissuta davvero si ricorderà della trepidante attesa di quella notte in cui si aspettava il giocattolo desiderato o i dolci tipici del periodo, come pupi di zucchero o ''pupaccena'', ''frutta martorana'', frutta secca, melograni, fichi secchi, castagne,
cioccolatini, caramelle e ''ossa di morto''.
Ancor di più si aspettava di rivedere il caro nonno, che era come un altro papà, quello più disponibile, o la nonna, la mamma che cucinava meglio e che non diceva mai di no. Oppure la zia con cui andavamo alle giostre e che ci regalava chili e chili di caramelle che un giorno avremmo pagato con i brufoli adolescenziali, ma ancora eravamo ignari di tutto, quindi ingurgitavamo allegramente quintali di zucchero.
Quant'è bella l'infanzia! A parte i ricordi apocalittici legati ai dolcetti donati da nonni e zii, la festa dei morti è piena di
significato e sentimento, come poche altre feste. Solitamente il dono veniva nascosto e il bambino doveva anche fare una sorta di caccia al tesoro per trovarlo. La mattina del 2 ci si svegliava presto e la caccia era aperta. Insomma, tra catacombe sparse ovunque per l'isola e defunti che portano doni, in Sicilia si vive in modo originale persino l'incontro con la Signora Morte.
E adesso parliamo – per rimanere in tema di dolciumi - dei biscotti ''ossa di morto''. I biscotti sono diffusi in tutta la Sicilia e, a seconda del luogo in cui vengono fatti, assumono nomi differenti ma la forma uguale. In alcuni posti sono chiamati ''mustazzoli'', in altri luoghi ''scardellini'' o ''paste di Garofano'' e infine ''ossa di morto'', proprio in riferimento alla forma e alla consistenza croccante.
Sono biscotti costituiti da una base più scura e morbida sormontata da una parte più croccante e chiara. Anche se non sembrerebbe, si ottengono con un unico impasto a base di acqua, farina,zucchero e spezie varie, solitamente cannella e chiodi di garofano. Le componenti dell'impasto si separano durante la cottura.
Il procedimento di preparazione è lungo: l'impasto si lascia seccare per almeno tre giorni (quindi dovete pensarci per tempo!) finché la superficie non sia completamente asciutta. Questa è la parte più chiara che rimane croccante durante la cottura in forno, invece la parte interna, umida, si scioglie e diventa più morbida e caramellata.
I biscotti hanno un sapore molto particolare, che viene dato dall'incontro tra la cannella e i chiodi di garofano e dalla consistenza croccante ma al tempo stesso friabile. La preparazione a base di farina, zucchero e chiodi di garofano è chiamata anche ''pasta garofanata''.
Dopo questa immersione nella tradizione siciliana, che abbraccia la gastronomia e la religione, non ci resta che provare a realizzare i biscotti o aspettare, come si faceva da bambini, che i nostri cari defunti ce li regalino.
La ricetta
Ingredienti:
800 gr di zucchero
460 gr di farina 00
200 ml di acqua
2 cucchiai di chiodi di garofano
1 cucchiaio e mezzo di cannella
Preparazione
Iniziate la preparazione delle vostre ossa di morto versando l'acqua, lo zucchero, i chiodi di garofano all'interno di una pentola. Mettete sul fuoco fino a quando lo zucchero di scioglierà del tutto.
All'interno di una ciotola versate la farina e la cannella e, con l'aiuto di un colino, filtrate lo sciroppo che avrete appena tolto dal gas. Iniziate a mescolare il tutto e lasciate raffreddare per circa 5 minuti.
Passato il tempo necessario, prendete il composto e iniziatelo a lavorare con le mani su una spianatoia leggermente infarinata. Formate dei cilindretti grossi circa 3 cm e ricavate da quest'ultimi dei bastoncini di circa 3/4 cm.
Appiattite ogni bastoncino con una forchetta e posizionateli su una teglia rivestita da carta forno.
Lasciate rassodare le vostre ossa di morto per 3 giorni in un luogo caldo coperti da carta forno. Passati i 3 giorni le vostra ossa di morto dovranno risultare bianche e dure.
Cuocete in forno preriscaldato per circa 15 minuti a 180°C. Una volta pronte tirate fuori.
Adesso le vostre ossa di morto saranno pronte per essere servite e mangiate. Buon appetito!
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