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Sulle orme dei Beati Paoli e alla ricerca della "Mano nera": passeggiate dark a Palermo

Ma anche alla scoperta dei magazzini Ducrot, per gli antichi mercati e per le Porte scomparse: le passeggiate del fine settimana sono organizzate da "Le vie dei Tesori"

Balarm
La redazione
  • 2 novembre 2018

Itinerari alla scoperta della città di Palermo attraverso la sua storia e i suoi protagonisti, a volte anche quelli più oscuri come li Beati Paoli e i valorosi eroi conosciuti come "le Tredici Vittime": nel fine settimana di sabato 3 e domenica 4 novembre sono tante le passeggiate organizzate per gli utlimi giorni de "Le Vie dei Tesori" (guarda tutte le passeggiate sul sito del Festival).

Partiamo proprio con le "Tredici Vittime" protagoniste della passeggiata di domenica 4 alle 16 (partenza dall'ingresso del Castello a mare, prenota).

In passato residenza dei viceré spagnoli e sede del Tribunale dell’Inquisizione, il Castello a Mare è uno dei luoghi della città dalla storia più interessante (se vuoi leggere qualcosa ecco qui).

La passeggiata ne ripercorrerà le vicende salienti, dalle atrocità commesse per punire gli eretici fino alla folle demolizione che subì da parte dei garibaldini.
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Ci si dirigerà poi a piazza Tredici Vittime (chi sa chi siano le tredici vittime in questione?) e si visiterà dall’esterno la necropoli araba.

Infine, passando da via degli Argenti e dalle splendide chiese di San Giorgio dei Genovesi e di San Mamiliano, si giungerà al Pantheon di Palermo: la chiesa di San Domenico.

Sempre domenica ma alle 10 la passeggiata "Il destino della cala: cinque porte e una disgrazia" (partenza dalla chiesa della Catena, prenota).

Quali porte si aprivano nell’arco della Cala nel Cinquecento? C’erano ben cinque varchi, ma solo uno è rimasto finora, anche se chiuso.

Dalla Porta della Calcina alla Porta della Doganella, a caccia delle ultime testimonianze topografiche degli antichi ingressi sulla Cala. Fino al racconto di una tragedia che sconvolse la città.

Chi erano i Beati Paoli? Lo scopriamo sabato alle 10 (partenza da Porta Carini, prenota) per una passeggiata sulle orme dei personaggi eroici narrati nelle leggende palermitane.

Sono realmente esistiti o vivono grazie all’immaginazione di Luigi Natoli, alias Willian Galt, col suo romanzo pubblicato a puntate sul «Giornale di Sicilia» tra il maggio del 1909 e il gennaio del 1910?.

Partendo da un’antica leggenda, Natoli mise in scena un intrico fittissimo di relazioni tra personaggi di fantasia e personaggi realmente esistiti, sullo sfondo della Palermo dell’inizio del XVIII secolo che descrisse nei minimi particolari.

L’itinerario si svolgerà tra i vicoli del Capo, dove sono ambientate la maggior parte delle scene del romanzo. A partire dai luoghi della finzione letteraria scopriremo le ipotesi dell’origine di questa società segreta, che nasceva per vendicare gli innumerevoli soprusi subiti dalla povera gente da parte dei ricchi e dei potenti, protetti da autorità corrotte.

La "Mano nera": sulla scena dell'antico crimine di mafia. La passeggiata in notturna di sabato alle 21 (partenza da via Cavour, davaniti l prefettura, prenota) rilegge la storia di Joe Petrosino.

Il detective italo-americano Joe Petrosino venne ucciso a piazza Marina nel marzo del 1909. La sua storia, quella di un martire della lotta alla mafia ante litteram, è al centro della passeggiata.

Si racconteranno dei contatti, quelli ufficiali e quelli non ufficiali che Petrosino ebbe a Palermo, della diffidenza che nutriva nei confronti della polizia cittadina e degli informatori che alla fine lo tradirono.

Una vicenda emozionante e commovente quella di questo piccolo grande uomo che aveva cambiato la storia della lotta alla mafia negli Stati Uniti, ma che in Sicilia trovò la morte. Un tour per scoprire i segreti della misteriosa Mano Nera.

Un salto a fine Ottocento: sabato alle 9.30 si torna all'epoca dei mobili Ducrot con la passeggiata ai Cantieri culturali della Zisa (partenza da via Paolo Gili, 4. Prenota).

Anticamente sede delle officine Ducrot, il complesso di archeologia industriale dei Cantieri comprende ben 23 capannoni.

Qui tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento prende forma una produzione di design industriale unica, grazie anche a Ernesto Basile che collaborò alla creazione di parecchi elementi di arredo e design in stile Liberty che vennero utilizzati come arredi dei saloni delle navi da crociera e per gli arredi di Palazzo Montecitorio.

I Capannoni ospitarono anche l’Aeronautica Ducrot che ebbe una sua rilevanza per forniture belliche. Da allora e per parecchi anni quei capannoni sono rimasti inutilizzati fino alla trasformazione nei Canteri culturali che oggi conosciamo.

Particolare attenzione sarà data al periodo d’oro della produzione industriale quando Palermo figurava tra le città più importanti d’Italia.

Non lasciamoci scappare i mercati storici: sabato alle 10 si passeggia per Ballarò (partenza dai Quattro Canti, prenota).

L'arrivo è in piazza del Carmine per un tour urbano che attraversa un mercato antichissimo, forse il più antico di Palermo. Già all’inizio del Medioevo le fonti ne parlavano.

Migliaia di anni sono passati, migliaia di uomini e donne hanno vissuto o lavorato in questo mercato. La storia della città è profondamente intrisa della storia di Ballarò. Ed oggi, mentre la città sta cambiando, il mercato cambia pure a suo modo.

Per chi ama la natura, infine, sempre sabato e sempre alle 10 si va alla scoperta dei segreti di Grotta Conza (partenza da via Luoghicelli, prenota).

Situata nella zona del Vallone della Cala, alle pendici della dorsale formata da Monte Gallo, Pizzo Manolfo e Monte Raffo Rosso, in prossimità della borgata di Tommaso Natale, Grotta Conza è stata oggetto di particolare interesse da parte di studiosi e appassionati perché rappresenta un microcosmo estremamente particolare.

L’itinerario, lungo circa due chilometri, consentirà di scoprire le caratteristiche geologiche della grotta, che negli anni Sessanta del secolo scorso rischiava di essere compromessa dall’estrazione di materiali da costruzione.

Oltre alla scoperta dei misteriosi anditi della grotta, la passeggiata consentirà di fare la conoscenza della ricca vegetazione mediterranea di frassini, carrubi e fichi d’india, nonché della fauna del territorio circostante.

Ricordiamo ai lettori chi sono anche tante altre passeggiate per questo ultimo fine settimana dedicato a "Le Vie dei Tesori".

Dai tour di Monte Pellegrino e il suo Santuario agli itinerari a tema II Guerra Mondiale e non mancano i Trekking: sul sito del festival le trovi tutte.
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