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Torneranno anche quest’anno le "Capanne" di Mondello? Parte la mobilitazione sui social

Ormai manca poco all’inizio della stagione balneare e questa è la domanda che si pongono tutti coloro che a questo lembo di spiaggia hanno legato i ricordi delle loro giornate estive

Susanna La Valle
Storica, insegnante e ghostwriter
  • 22 febbraio 2022

Le capanne di Mondello

Torneranno anche quest’anno le “Capanne a Mondello”? È la domanda che si pongono tutti coloro che a questo lembo di spiaggia hanno legato i ricordi delle loro giornate estive. Sin da bambini, con mamme, zie cugini e gli immancabili amici, vivevano tra cortili con la spiaggia dorata e prolungati bagni di mare. Rifocillati da colazioni e altrettanti pranzi che decretavano l’immancabile sosta di almeno 2 ore prima di tuffarsi, con l’assillo agli adulti intenti a riposare: “Che ore sono, quanto tempo è passato?”

Ormai manca poco all’inizio della stagione balneare, molti di quei bambini, oggi adulti, si sono riuniti in un gruppo di Facebook, dove il tema sono proprio le “Capanne” considerate come una delle tradizioni di questa città. Jessica Lo Jacono è l’amministratrice di ben 861 membri. Visitare il gruppo vuol dire fare un tuffo in un passato comune, ognuno vi contribuisce con i propri scatti di famiglia che ritraggono bambini, ragazzi intenti a giocare, adulti beatamente sdraiati, capannelli di giovani, foto d’interminabili partite a carte.
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Sono immagini evocative piacere per il cuore e per gli occhi con la spiaggia il mare e il cielo ritratti a secondo l’orario, la stagione e il tempo. Per la Professoressa Lo Jacono, Mondello e Capanne sono inscindibili, e così anche quest’anno, ha promosso una petizione per rivederle sull’arenile. La Petizione conta oltre 400 firme ed è stata indirizzata alla Società Italo-Belga, e al Comune.

Lo scorso anno con qualche batticuore, e diversi problemi, le strutture erano tornate, nonostante il vistoso rincaro delle tariffe, condizione che ha scoraggiato diversi affezionati. Nella petizione di quest’anno, è stata fatta esplicita richiesta di non tenere conto della congiuntura economica avversa, chiedendo di conservare i prezzi dell’anno passato.

La questione delle “Capanne a Mondello” apre la solita diatriba tra chi la considera una consuetudine irrinunciabile che coinvolge ricordi e sentimenti, e chi vorrebbe invece l’abbattimento di ogni struttura posta sull’arenile, considerandola uno sfregio al panorama, e un modo per creare differenze sociali.

Rispetto al panorama ci sarebbe da obiettare; le cabine sono entrate a far parte del panorama dei lidi italiani, da quando i bagni di mare sono diventati (nei primi del novecento) una pratica medico- salutistica, era impensabile avere un posto riservato dove cambiarsi.

Tornando ai nostri giorni, soprattutto quelli legati al Covid, gli stabilimenti hanno dato un importante contributo attraverso il controllo delle entrate, la sanificazione e la pulizia degli spazi, oltre alla consueta attenzione e vigilanza. Rendere sicuro e piacevole il posto, come racconta la professoressa, ha portato molti turisti a chiedere di poter entrare, specie se confrontato alla spiaggia libera, ancora preda di spazzatura, poca civiltà e scarso decoro.

Non conosciamo quali saranno gli esiti di questa petizione, di sicuro sappiamo che le Capanne così come le conosciamo, potranno esserci ancora fino al 2023. Infatti, dal 2024 tutto potrebbe cambiare per gli stabilimenti, lidi o bagni, posti lungo tutto lo “Stivale”. Le disposizioni inerenti le concessioni del demanio pubblico dovranno tenere conto delle gare, come richiesto dalla Comunità Europea. E se da un lato potrà, forse, rappresentare una svolta definitiva per le “Capanne a Mondello”, c’è da dire che non è detto che le varie amministrazioni daranno nuovamente delle concessioni, magari preferendo un litorale completamente sgombro.

Oppure, potrebbero porre condizioni nel bando di gara proibitive per i gestori, provocando un ulteriore innalzamento delle tariffe. Nel frattempo gli imprenditori del settore hanno chiesto di aprire un tavolo di confronto in vista di questi cambiamenti, in considerazione anche degli investimenti che nel tempo sono stati fatti.

Comunque andrà la questione, e a prescindere dagli esiti di queste gare, c’è da augurarsi che almeno per le prossime due stagioni la società faccia tornare le “ Capanne “ nel borgo marinaro, con i cortili condivisi, protetti dalla staccionata e dai cancelletti color carta da zucchero.
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