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Tra lettere di famiglia e antiche fotografie: apre il Museo della Tonnara di Vendicari

Recentemente inaugurato in un’ala del Casale Modica, il museo custodisce decenni di documenti, fotografie e manufatti, utensili della vita che ruotava attorno alla tonnara

Balarm
La redazione
  • 13 aprile 2018

L'ingresso del museo della Tonnara di Vendicari

Percorrendo la provinciale 26 tra Rosolini e Pachino, nella punta estrema della Sicilia, si incontra il Museo storico della Tonnara di Vendicari.

Recentemente inaugurato in un’ala del Casale Modica, il museo custodisce decenni di documenti, fotografie e manufatti, attrezzi, utensili della vita che ruotava attorno alla tonnara. La visita al museo è un vero e proprio viaggio che ricostruisce l’affascinante storia della Tonnara di Vendicari, nell’ultimo scorcio della sua attività.

L’idea è di un cittadino privato: Michele Modica, discendente della famiglia Modica di San Giovanni che fin dal 1914 e per mezzo secolo ha gestito la tonnara.

Nella dimora storica della famiglia sono costuditi libri contabili, documenti sulle controversie legali, gli utensili utilizzati per la pesca e la lavorazione del tonno, le lettere che tratteggiano la vita dei proprietari della Tonnara e della folta comunità che vi gravitava attorno per almeno 6 mesi all’anno.
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Si potranno ammirare perfino gli abiti d’epoca e le foto storiche. Esposti anche i suppellettili di famiglia, le foto di cene di gala, e i menu della celebre nave da crociera “Andrea Doria”.

Insomma, mezzo secolo di storia: un riassunto tratto da documenti e oggetti che s’intersecano con le vicende del territorio. Una storia tutta siciliana che ci porta al 1914 quando Antonino Modica Munafò, bisnonno di Michele Modica, attuale proprietario del “Casale Modica”, ottenne la concessione della tonnara di Vendicari nel 1914.

Dopo un paio di anni di diatriba con i Nicolaci, che avevano perso la concessione della tonnara per la mancata attivazione per alcuni anni di seguito, valorizzò il luogo con nuove costruzioni e rilanciò le attività legate alla pesca e alla conservazione del tonno.

Vendicari così diventa il centro di una piccola comunità che per sei mesi all’anno vive attorno alla tonnara. L’attività gode del suo massimo splendore tra gli anni Venti e gli anni Trenta: alcune lettere esposte nel Museo raccontano le vicissitudini della comunità, che vantava anche una scuola per i bambini.

Fino al 1930 le attività fervide sono testimoniate dagli elenchi quotidiani del pescato, poi il flusso diminuisce e si interrompe a cavallo con i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, che danneggiano la tonnara.

Il colpo definitivo sarà dato dall’alluvione del 1950, che distrugge anche le saline. Il luogo rimane in concessione alla famiglia fino agli anni Ottanta, fino a quando l’espropriazione da parte della Regione determinerà l’autonomia di Vendicari e il suo statuto di riserva naturale.

Una storia, un passato, familiare e di un intero territorio che finalmente ritorna alla comunità. Un gesto, quello della famiglia Modica, importante che nasce dalla volontà di far conoscere, anche ai tanti turisti che trascorrono le vacanze in quel lembo di terra, un pezzo di storia e di tradizione della Sicilia che in passato ha rappresentato molto per l’economia dell’isola.

Il Museo è vistabile su prenotazione, chiamando il numero 333.9074179.
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