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Tutto cominciò con una marcia: così una delle più belle zone di Sicilia diventò riserva

Era il 18 maggio 1980: in migliaia percorsero i sentieri dello Zingaro e diedero il contributo per la prima Riserva Naturale di Sicilia

Balarm
La redazione
  • 18 maggio 2020

La storica marcia del 1860 (foto Alpauno)

Volevano farci una strada, per collegare San Vito Lo Capo a Scopello. Un'opera che avrebbe devastato una delle aree più selvagge e belle dell'intera Sicilia, quella che è oggi la Riserva dello Zingaro.

Era il 18 maggio 1980, quando una marcia di migliaia di persone percorse i sentieri dello Zingaro e diede il contributo decisivo per l'istituzione della prima Riserva Naturale Orientata della Sicilia.

«Quella marcia - riporta un comunicato stampa dell'associazione Peppino Impastato - bloccò una strada che avrebbe devastato la natura dei luoghi e aperto la via alla speculazione edilizia, salvando un territorio incontaminato e fornendo nuove prospettive di lavoro e di sviluppo compatibili con l’ambiente.

Quella marcia partorì una nuova generazione di cittadini sensibili alle tematiche ambientali, pronti alla difesa del territorio, aperti a nuove forme di rapporti tra essere umani e tra esseri umani e Natura. Per questo ricordiamo con orgoglio quella data, consapevoli che tante questioni e tanti problemi sono ancora aperti (la libera fruizione del mare e delle coste, le varie forme di inquinamento, la salvaguardia del patrimonio boschivo e naturalistico, il dissennato sviluppo edilizio, lo smaltimento dei rifiuti), ma che quella tracciata allora è la via da seguire».

Oggi, la Riserva dello Zingaro è una delle mete turistiche più apprezzate sia dagli amanti del trekking e della natura che dagli appassionati di mare. Le sue calette sono uno spettacolo a cielo aperto e la passeggiata da Scopello a San Vito Lo Capo è un vero must per gli appassionati dei cammini.
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